Assaereo in una nota diffusa oggi, sul differimento dal 22 al 30 novembre dello sciopero, proclamato dai sindacati sull’area di Malpensa e della Lombardia conseguenti al piano di riassetto dell’Alitalia, precisa che: “La comunicazione di tale spostamento è pervenuta ai vettori alle ore 14.00 del 20 novembre quando l’Alitalia, unico vettore con circa 130 voli programmati sugli scali Milanesi, sulla base della massiccia adesione prevista aveva già provveduto alla loro cancellazione con la contestuale riprotezione dei passeggeri su altri vettori e la ricomposizione della turnazione degli AA/MM ed equipaggi, processo irrecuperabile a meno di 48 ore dall’inizio dello sciopero.”
“La legge prevede in tali casi il preavviso di almeno 5 giorni” continua la nota, “salvo eccezionali circostanze legate a prevedibili conclusioni di contratti o vertenze nazionali, da escludersi nel caso in esame.”
Sull’accentramento delle varie azioni conflittuali per il prossimo 30 novembre Assaereo ribadisce: “la concentrazione di più scioperi da parte di diverse categorie, all’interno dello stesso settore, e la concomitanza di più astensioni in quello ferroviario, marittimo, trasporto locale ed aereo sommano in modo esponenziale gli effetti negativi delle singole azioni compromettendo la garanzia all’utenza delle prestazioni indispensabili nella quantità e qualità previste dalla legge con ulteriori incontrollabili disagi in particolare per i passeggeri provenienti da destinazioni internazionali.”
“La ripresa del servizio, a conclusione dello sciopero,” prosegue Assaereo, “ha fatto sempre registrare ulteriori pesanti effetti legati alla indisponibilità di macchine e di personale bloccati anche a causa degli scioperi nei contigui settori dei trasporti. Peraltro la legge non prevede specificamente la concentrazione di scioperi precedentemente proclamati, dalle più varie categorie, né per singolo settore né tanto meno per l’intero comparto dei trasporti quando possa essere compromessa la continuità dei servizi pubblici.”