L’aeroporto va pensato all’interno dell’economia marchigiana.
La società di gestione dell’aeroporto “Raffaello Sanzio ” di Ancona,l’Aerdorica, ha da circa due settimane rinnovato il consigliod’amministrazione, con la nomina di un nuovo amministratore delegato,Federico Wendler, ex-direttore commerciale del vettore Itali Airlines.Gli ultimi due bilanci di Aerdorica registrano un debito per 5 milionidi Euro. L’entrata del nuovo ceo ha causato diverse polemiche tra leorganizzazioni sindacali per alcune scelte gestionali considerateazzardate. AVIONEWS ha sentito in merito il parere di Paolo Pizzichini(Cisl), il quale ha parlato dello scalo anconetano come di unastruttura giovane, con un’aerostazione da poco rinnovata, in unadimensione di attuale sotto-utilizzo. Quello che si contesta è l’averpreferito inserire nuove figure professionali, considerate superflueper un aeroporto di piccole-medie dimensioni, piuttosto che attuarenuove strategie manageriali volte allo sviluppo e al superamento delsotto-utilizzo (per esempio, con l’introduzione di nuovi voli).
Considerati i costi aggiuntivi che si devono affrontare per il recenterafforzamento delle misure di sicurezza, specifica Pizzichini, lascelta delle nuove assunzioni (un responsabile del personale, unassistente dell’ad e un consulente per il piano industriale) apparequanto mai fuori luogo. Per quanto riguarda la decisione di chiudereEvolavia, la società di promozione dei voli low-cost partecipata al100% da Aerdorica che gestisce determinate rotte, i sindacati ritengonoche tale gestione vada monitorata e riorganizzata secondo viestrategiche ma non soppressa, non solo per motivi di tagli di posti dilavoro: infatti essa non sarebbe così improduttiva, anzi fondamentaleper l’andamento finanziario di Aerdorica, se si tentassero nuovesperimentazioni. Insomma l’impressione generale che hanno isindacalisti è che si sia puntato su sbrigativi e improvvisati effettisorpresa, piuttosto che interagire con una realtà territoriale che hauna sua storia e che va dunque rispettata. Quello che si chiede,conclude Pizzichini, è una pianificazione più meditata, che inseriscail “Raffaello Sanzio” all’interno dell’economia marchigiana.
2006-08-26