POTENZIARE L’AZIONE DEGLI 007 PER DIMINUIRE IL RISCHIO ATTENTATI?

L’annuncio della polizia britannica oggi di aver sventato un piano perfar esplodere diversi aerei in volo tra Gran Bretagna e Stati Uniti dimostra la necessità perl’Italia di potenziare le possibilità d’azione dei servizi segreti, senza delegittimarli. E’ quanto afferma Claudio Scajola, presidente del Comitato parlamentare di controllo suiservizi segreti (Copaco), intervistato da Sky Tg24.
“L’obiettivo che dobbiamo raggiungere in Italia è stare molto attenti in questa fase delicata anon delegittimare il ruolo dei nostri servizi anzi ad aumentare le possibilità di azione e dimovimento dei servizi segreti. Il successo di Londra dimostra come abbiamo bisogno di unaintelligence che lavori nascostamente segretamente con gli strumenti necessari”, ha dichiaratol’ex ministro del governo Berlusconi.
La riforma dei servizi segreti è da tempo un tema di discussione tra i partiti politici e figuranell’agenda del governo italiano guidato da Romano Prodi. Il ruolo dei servizi segreti ètornato al centro di polemiche dopo l’inchiesta sul rapimento a Milano dell’ex imam AbuOmar, che ha visto coinvolti i vertici del Sismi.
Scajola ha confermato come espresso dal Viminale che in Italia non ci sono segnalispecifici di allarme attentati, anche se la soglia di attenzione è alta.
“La situazione di verifica dello stato di sicurezza del nostro paese è alta dal giorno dopodell’attentato dell’11 settembre 2001”, ha spiegato Scajola. “Il terrorismo internazionale ha una matrice ben chiara, è un terrorismo di matricefondamentalista. Di fronte a questo il primo nemico sono gli Stati Uniti, sono l’Inghilterra masono anche gli altri paesi occidentali, Francia, Italia, che si stanno muovendo per combattere ilterrorismo internazionale”, ha proseguito il numero uno del Copaco. “Nel caso specifico italiano, vi sono stati sempre i margini (di sicurezza) grazie alla forteazione che hanno sempre svolto le forze dell’ordine e i servizi segreti e grazie a una politicaconsiderata di attenzione verso le ragioni di tutti”.
“Del terrorismo internazionale bisogna ricordarsene ogni giorno — ha concluso Scajola –senza delegittimare il ruolo di nessuno perché è una guerra lunga e difficile e ci vuole ancoramolto tempo per vincerla”. (Reuters)

2006-08-10