LA BOEING DELL’EST EUROPA
Nell’Ottobre 2002, l’intero mondo dell’aviazione ha festeggiato l’ottantesimo compleanno di Tupolev, il più longevo costruttore d’aerei nel continente euro-asiatico, fondato e diretto per lungo tempo da Andrey N. Tupolev, uno dei maggiori progettisti aeronautici del mondo.
Per più di ottant’anni, il Design Bureau ha disegnato e sviluppato più di trecento modelli dei più diversi tipi, da piccoli aeromobili a jet supersonici, da possenti bombardieri a velivoli per operazioni speciali (ricognizioni aeree, trasporti cargo in condizioni ambientali estreme…). Novanta progetti circa sono stati realizzati interamente in metallo e circa una quarantina di modelli è stata prodotta in serie.
Alcuni sono tra i più conosciuti dagli appassionati di aviazione e dagli spotter del mondo intero, visto che sono adottati da una moltitudine di compagnie dell’ex blocco sovietico: chi non ha mai sentito parlare del trireattore TU-154, del TU-134, il DC-9 del Soviet, e del bellissimo ma sfortunato TU-144, il “Concordski”?
Più di diciottomila velivoli col logo Tupolev hanno solcato, fino ad ora, i cieli. Sono state esportate centinaia di aeromobili che hanno rivelato sorprendenti capacità operative. Ad oggi, una quota consistente di passeggeri nei cieli della Russia e della Comunità Stati Indipendenti viene trasportata da aerei Tupolev.
Nel 2000 ha visto la luce un nuovo gruppo, Tupolev Public-Stock Company, che comprende il Design Bureau e l’impianto di produzione Aviastar di Ulianovsk. Sono in corso trattative per l’acquisizione della Kazan Aviation Manufacturing Corporation. Attualmente gli obiettivi principali sono:
• sviluppo ulteriore dei programmi TU-204/214 e TU-334 per il trasporto regionale;
• progetto e sviluppo del cargo a medio raggio TU-330 e dell’aereo executive TU-324;
• ulteriore evoluzione del progetto di aeromobili alimentati a combustibile alternativo.
Caratteristiche principali della produzione
Dagli anni ’50 fino a metà degli anni ’80, Tupolev ha prodotto su larga scala aeromobili che hanno caricato milioni di persone e milioni di chili di merci, portandoli in tutto il mondo.
Comune denominatore di tutta la produzione aeronautica sovietica è uno stile austero e spartano, detto “stile Aeroflot”, dal nome della compagnia di bandiera sovietica. Tale caratteristica è da attibuirsi a due fattori:
1. gli aerei civili erano spesso derivati da progetti di aerei militari, per ragioni di carattere economico (iniziare a costruire un aereo da zero costa molto di più che adattare un modello già esistente);
2. la disponibilità economica ed i gusti del cittadino sovietico medio non erano tali da favorire la costruzione di aerei lussuosi.
A queste due circostanze, bisogna aggiungere il fatto che i velivoli, dovendo operare in condizioni meteorologiche ed ambientali molto difficili (come la Siberia d’inverno), dovevano essere in grado di offrire prestazioni maggiori. Per ottenere ciò, si puntava a togliere qualche centinaio di chili risparmiando sulle rifiniture e sugli accessori (ecco spiegata la sostituzione delle cappelliere con reti portabagagli, che richiamano i treni del Far West). La qualità dell’avionica, per i primi tempi, teneva testa a quella dei vari Boeing e Douglas, ma il mancato disgelo tra i paesi del patto di Varsavia e quelli dell’Alleanza Atlantica rafforzava l’isolamento dell’URSS, provocando una forte arretratezza tecnologica ed un uso di strumentazioni criptiche e difficili da interpretare.
I modelli che meglio riassumono le caratteristiche di cui sopra e che hanno fatto la storia di Tupolev sono, in ordine cronologico:
1. il TU-134;
2. il TU-154;
3. il TU-144;
Meritano un discorso a parte le serie TU-204/214 e TU-334, poiché nate in un contesto, quello della Russia post-1991, con esigenze e richieste diverse da parte dei passeggeri.
TU-134
Dati della versione TU-134A
Capacità passeggeri: 76
Diametro della fusoliera: 2,9 m
Lunghezza: 37,1 m
Apertura alare: 29,0 m
Altezza dell’aeromobile: 9,02 m
Peso massimo al decollo: 47,6 t
Carico pagante: 8,2 t
Velocità di crociera: 850 – 900 km/h
Raggio di operatività: 2000 km
Anno del primo volo: 1963
Motori TU-134: Due Soloviev D30 da 64.5kN (14,490 lb)
Motori TU-134A: Due Soloviev D30 Serie II da 66.7kN (14,990 lb)
Per molti anni il TU-134 è stato il jet a corto raggio di punta in URSS e nell’Europa dell’est.
Il Design Bureau aveva progettato e costruito il primo aereo a reazione sovietico, il TU-104 (derivato dal bombardiere TU-16) e la sua versione accorciata, il TU-124. Siccome entrambi gli aeromobili soffrivano di preoccupanti cali di prestazione, si optò per lo sviluppo del TU-134. Inizialmente il progetto portava la sigla TU-124A, sfruttando molto il disegno del TU-124; successivamente si optò per la costruzione di un piano di coda a T e per il montaggio di due motori nella parte posteriore dell’aereo, portando quindi ad un nuovo tipo di aeromobile ed arrivando al TU-134.
La produzione iniziale del TU-134 durò pochi anni, per dare spazio nel 1970 alla versione allungata del velivolo, la A, con una fusoliera più lunga di 2,1 m e con una capienza di 76 passeggeri.
Altre varianti prodotte furono la B, provvista di un “cupolino” sul naso dell’aereo per un terzo membro dell’equipaggio, la B1, in grado di ospitare 90 passeggeri ma sprovvista di una cucina di bordo, e la B3, completa di bagni e di galley, con una capacità di 96 passeggeri.
I TU-134 prodotti sono 852; alcune centinaia di essi sono ancora in servizio. Tupolev sta lavorando ad un aggiornamento dell’avionica e degli allestimenti (sono state create molte versioni VIP e Business di questo tipo di aeromobile).
TU-144
Capacità passeggeri: 70-150 (a seconda delle richieste delle compagnie)
Lunghezza: 64,45 m
Apertura alare: 28,8 m
Altezza dell’aeromobile: 12,5 m
Peso massimo al decollo: 207 t
Velocità di crociera: 2120 km/h (volo supersonico)
Raggio di operatività: 6200 km (versione da 70 pass.), 5330 km (versione da 150)
Questo sfortunatissimo Tupolev è stato il primo aereo passeggeri supersonico; pur essendo meno prestante e resistente rispetto al corrispondente modello oltre cortina, il Concorde, debuttò qualche tempo prima di esso, il 31 Dicembre 1968. La presentazione di questo aeromobile al grande pubblico di Le Bourget è però finita tragicamente, con il primo TU-144 che, durante una virata sfogata, si spezzò in due tronconi, causando la morte degli otto membri dell’equipaggio.
Nel novembre 1977 iniziò il servizio di linea, terminato nel 1978 dopo soli 55 voli e 3284 persone trasportate. Nessuno dei 20 TU-144 costruiti è più ritornato in servizio.
Sono state prodotte due versioni di questo aereo, TU-144 e TU-144D, differenti per i motori utilizzati e per le prestazioni (i motori montati sulla D permettevano di raggiungere velocità più alte). Attualmente è allo studio una versione modificata del TU-144D, il TU-144LL, per la realizzazione di un aereo supersonico di seconda generazione.
TU-154
Dati della versione TU-154M
Capacità passeggeri: 164 – 180
Diametro della fusoliera: 3,8 m
Lunghezza: 48 m
Apertura alare: 37,5 m
Altezza dell’aeromobile: 11,4 m
Peso massimo al decollo: 104 t
Carico pagante: 18 t
Velocità di crociera: 850 – 900 km/h
Raggio di operatività: 4000 km
Anno del primo volo (versione B): 1968
Anno del primo volo (versione M): 1984
Motori Tu-154A/B/S: Tre Kuznetsov NK-82 da 93.2kN (20950 lb)
Motori Tu-154M: Tre Aviadvigatel (Soloviev) D-30KU-154-II da 103.6kN (23380 lb)
Assieme al TU-134, il TU-154 è stato l’aeromobile di maggior successo commercializzato da Tupolev; centinaia di aerei di questo tipo volano nei cieli russi e non solo, a conferma della bontà del progetto.
Questo aereo, concepito per sostituire il TU-104, l’AN-10 e l’IL-18, effettuò il suo primo volo nel 1968. Le necessità di operare su terreni semipreparati e su piste corte e di dover volare ad alte quote di crociera spinse i tecnici Tupolev ad equipaggiare l’aereo con motori Kustnetsov NK-82, gli stessi dell’IL-62. Le certificazioni per il volo di linea giunsero solo nel 1971, ma in tre anni si riuscì ad avere un alto numero di ordinativi dall’Aeroflot per questo trireattore a medio-lungo raggio.
La versione iniziale, la A, era stata sostituita quasi subito dalle versioni B (passeggeri) e S (cargo), con maggiori MTOW e capacità di carico. L’avionica della versione B era all’ultimo grido, ed era in grado di competere, per completezza e per efficienza, con quella del Lockheed Tristar e del Douglas DC-9-15.
Nel 1984, su richiesta dell’Aeroflot, venne costruita una versione di questo aereo, la M, con capacità di carico e peso massimo al decollo incrementati e con una strumentazione più aggiornata, che annoverava anche un primitivo FMGS. Inoltre, la versione M montava motori Soloviev (Aviadvigatel) più economici, potenti e silenziosi.
Al momento, Tupolev esclude ulteriori evoluzioni del progetto, dato l’accantonamento dell’idea del TU-154M2, equipaggiato con turbofan PS-90.
I progetti per il futuro
Dopo la caduta dell’Unione Sovietica, sono cambiate condizione economiche ed esigenze dei cittadini russi. In particolare, si è osservato un boom nel numero dei passeggeri trasportati in aereo. Data l’esigenza di rimanere al passo con i concorrenti occidentali proponendo aerei tecnologicamente avanzati e molto versatili, sono stati iniziati tre progetti importanti: TU-204, TU-214 e TU-334.
TU-204/TU-214
Questo aereo costituisce una valida ed economica alternativa ai Boeing 757 e agli Airbus A319/320/321. Prodotto nelle versioni –100 e –120, omologate entrambe secondo le normative Eurocontrol ed ICAO, è equipaggiato con motori PS-90 (TU-204-100 e TU-214) e Rolls Royce RB211-535 (TU-204-120). Ha un MCDU chiaro e leggibile e presenta un innovativo sistema fly-by-wire.
Aereo all’avanguardia nei consumi e in grado di operare su lunghe distanze, è stato adottato da molte compagnie locali russe (Kavmynvodiavia, Krasnojarsk airlines, Sibyr ed Air Cairo) e da altre compagnie internazionali, come TNT, che nel 2002 ha operato l’acquisizione di due esemplari di TU-204-120. Anche Aeroflot ha dimostrato interesse nell’acquisizione di aerei di questo tipo, essendo interessata a svecchiare la propria flotta di Ilyushin e Tupolev.
Ha ottenuto un discreto successo anche il TU-214, omologato secondo le principali norme internazionali sul trasporto aereo nel Dicembre 2000 ed in servizio con la compagnia Dalavia. Opera su rotte dalla Russia orientale per Cina e Giappone e viceversa. E’ equipaggiato con motori PS-90A.
TU-334
Nuova frontiera per il trasporto regionale. E’ equipaggiato con motori D463T1, prodotti da una joint venture tra Motor Sich, MMPP Salyut e UFA Engine Manufacturing Corporation. Si valuta la possibilità di poterlo equipaggiare con dei Rolls Royce Germany BR-715-55.
Questo aereo, ancora in fase di omologazione, può essere equipaggiato con avionica occidentale o avionica originale Tupolev, a seconda delle richieste delle compagnie.
L’aereo dovrebbe essere prodotto in Kazakistan, in virtù di un accordo che Tupolev PSC ha siglato con la Kazan Aviation Manufacturing Corporation il 13 Aprile 2005.
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