Il vice premier Francesco Rutelli durante una intervista concessa al quotidiano Repubblica ha affermato che per la compagnia di bandiera Alitalia servono alleanze asiatiche, e assicura che la società sarà privatizzata. Il vice premier ha proseguito “Gli alleati vanno cercati nel Golfo, in Asia, in India, in Cina, in Thailandia. Gli altri, i francesi o i tedeschi, potrebbero essere meno generosi.
Meglio l’Asia, hanno soldi e aerei, gli mancano rotte e scali”, Da tempo si discute di una possibile fusione di Alitalia con Air France, anche se la compagnia francese ha chiarito che un’eventuale operazione sarà possibile solo dopo il risanamento del vettore italiano.
Ieri, il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ha affermato che l’ipotesi di alleanza coi francesi é “interessante”, ma che non può essere una svendita o un’annessione, e ha citato la possibilità di alleanze “sui mercati orientali”.
Rutelli ha detto anche che gli imprenditori e le aziende interessate a comprare Alitalia sarebbero numerose: “C’è la fila, se solo si torna a un progetto industriale serio”.
Alla domanda se non sarebbe meglio far fallire Alitalia, Rutelli risponde nell’intervista che è “meglio salvarla su basi radicalmente nuove.
Con un nuovo piano industriale che tenga conto dei numerosi errori del passato, con una nuova filosofia, allergica alla logica “più si vola, più si perde- enunciata dall’A.d. Cimoli“.
Il vice premier e ministro della Cultura ha detto anche “l’Alitalia sarà privata, non pubblica”, e ha sottolineato che i conti della società aerea sono andati “a rotoli anche con Malpensa“, lo scalo lombardo divenuto principale hub aereo italiano.
Ieri il ministro Bianchi ha detto che il management attuale di Alitalia resterà al suo posto solo se condividerà il piano di salvataggio studiaito dal governo: “Noi vogliamo lavorare a un piano di cui abbiamo indicato le linee guida che non può non essere diverso da quello che finora ha proposto il presidente Alitalia”. (Fonte Reuters)
2006-10-15