La svolta si insinua in sordina in mezzo agli auguri fra amministratori, in una riunione di Giunta all’apparenza del tutto ordinaria. Nel carrello delle delibere, invece, spunta l’accordo fra il ministero della Difesa, il ministero dei Trasporti, il Comune e la società Aeroporti Vicentini Spa per il passaggio di consegne fra l’amministrazione militare e la gestione civile che verrà. L’interregno, annunciato da tempo, sarà gestito sulla base di una convenzione «per il regolamento – recita il burocratese degli atti ufficiali – delle attività di supporto operativo e addestrativo da parte dell’aeronautica militare ai fini della dismissione dell’aeroporto militare di Vicenza».Si tratta di un processo che si sarebbe comunque compiuto indipendentemente dal progetto americano per la costruzione della nuova caserma, ma che tuttavia si incastra quasi alla perfezione nel puzzle dell’operazione a stelle e strisce. Il progetto Usa, infatti, prospetta l’inversione dei settori in cui è attualmente suddiviso il Dal Molin: la caserma verrebbe costruita sul lato di strada S. Antonino, dove oggi ci sono le strutture civili, mentre dove sono collocati hangar e palazzine militari, qualora il progetto dovesse ricevere il placet governativo, si articolerà il settore civile. Come sempre precisato dall’assessore ai Trasporti Claudio Cicero, che ha firmato la delibera, l’obiettivo è la trasformazione di una pista oggi militare ad uso civile, in una pista civile tout court. Il primo articolo della convenzione stabilisce che «in considerazione dell’interesse delle forze armate a rendere quanto più possibile completo, corretto e agevole il passaggio alla Aeroporti Vicentini Spa della gestione dei servizi di navigazione aerea, l’aeronautica militare provvederà ad assicurare il proprio supporto operativo e addestrativo sia con ampliamento dell’orario di apertura al traffico aereo e sia in addestramento sul campo degli operatori mediante utilizzo di proprio personale qualificato per un tempo massimo limitato al 28 aprile 2007». L’orario minimo di apertura della pista verrà quindi esteso dalle 7 alle 20, con flessibilità in base alle esigenze eventuali della società Aeroporti Vicentini. Una volta abilitato il personale di servizio informazioni aeroportuali, «i beni e gli spazi costituenti e pertinenti la struttura di volo come la pista, taxiway e raccordi, hangar e stazione antincendio saranno consegnati all’Enac-Aeroporti Vicentini». Da febbraio, inoltre, sarà permesso al personale civile l’esecuzione di «sopralluoghi a impianti tecnologici e strutturali strettamente connessi al passaggio e quindi alla futura gestione per prendere conoscenza degli stessi e valutare eventuali necessari adeguamenti e completamenti prima dell’effettivo passaggio di consegne». Per orari e per strutture, la pista è ormai civile: basta soltanto attendere che si sviluppi quel traffico aereo da più parti auspicato ma non ancora concretizzato.
2006-12-21