Procede nei tempi previsti la realizzazione del sistema di navigazione satellitare europeo Galileo. Oggi è stata firmato nel Centro spaziale del Fucino l’accordo fra la Telespazio (Finmeccanica-Alcatel) e la Regione Abruzzo per la costruzione di uno dei due Centro di controllo di Galileo (l’altro si trova in Germania, a Monaco), è imminente, nel Lazio, l’avvio del Galileo Test Range, importante per sviluppare apparecchiature in grado di ricevere il segnale di Galileo, e potrebbe essere questione di settimane la nomina del responsabile della società concessionaria, incaricata di reperire i fondi necessari per completare il sistema.
E’ il quadro presentato oggi a Fucino dall’amministratore delegato della Telespazio, Giuseppe Veredice, in occasione della firma della convenzione. “Al momento – ha osservato – non c’é alcuna percezione di ritardi. Galileo è un programma unico al mondo e lo slittamento di qualche mese nel programma non è rilevante ai fini della validità dell’iniziativa e delle possibilità di sviluppo applicativo”.
Che cos’è Galileo: nato dalla collaborazione fra Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Unione Europea, è il primo sistema di navigazione satellitare progettato per scopi civili ed è destinato a sviluppare servizi nei trasporti (stradali, aerei, ferroviari e marittimi), telecomunicazioni e sicurezza. Dopo la fase di validazione in orbita dei primi 4 satelliti, che si concluderà nel 2009, dal 2010 saranno lanciati gli altri satelliti della costellazione.
Centro di controllo: l’accordo di oggi prevede un finanziamento di 10 milioni dalla Regione Abruzzo, su un costo complessivo stimato in circa 22 milioni. L’infrastruttura, che avrà una superficie di oltre 4.000 metri quadrati, sarà realizzata dal Consorzio di sviluppo industriale di Avezzano. Galileo test range: è la struttura-laboratorio destinata a preparare il terreno alle applicazioni e alle apparecchiature che riceveranno il segnale di Galileo. La struttura nascerà a breve nel Polo tecnologico di Roma per iniziativa della Regione Lazio, Telespazio, Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Alcatel Alenia.
Società concessionaria: è formata dalle aziende europee coinvolte nel programma. Nelle prossime settimane si attende la nomina dell’amministratore delegato, che dovrà reperire i 2,4 miliardi necessari per completare il sistema Galileo, dopo la prima fase del programma, costata 1,1 miliardi di euro. Il concessionario dovrà inoltre negoziare il rischio di cui dovranno farsi carico i privati e l’ammontare del contributo pubblico.
L’Authority: è ancora aperta la partita per assegnare la sede della Galileo Supervisory Authority. Secondo Veredice la sede ideale dovrebbe essere l’Italia, dove si trovano sia il centro di controllo sia il Galileo Test Range. “Nell’area fra il Lazio e l’Abruzzo – ha concluso – si trova tutto ciò di cui l’ente sovranazionale ha bisogno per esercitare le attività di controllo e di indirizzo”.
(ANSA)