In virtù delle recenti notizie sull’abbandono delle trattative da parte di Air France si riporta questo articolo dell’Agenzia ANSA che chiarisce in termini semplici in cosa consiste la cosiddetta Legge Marzano.
La legge Marzano, che prende il nome dall’ex ministro delle Attivita’ Produttive e nasce durante i grandi crack finanziari (Cirio e Parmalat), contiene misure per la ristrutturazione industriale di grandi imprese in stato di insolvenza. Un provvedimento, quello richiamato oggi dal ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa, che pero’ lo stesso Marzano proprio nei giorni scorsi ha escluso che per ora si possa applicare alla situazione Alitalia (la legge Marzano ”non si puo’ applicare in questo caso perche’ – spiegava pochi giorni fa – la condizione che fa scattare il provvedimento e’ una dichiarazione di insolvenza che non si e’ verificata”). Entrata in vigore il 21 febbraio 2004 la legge, ha convertito il decreto legge varato il 23 dicembre dello stesso anno dal Consiglio dei Ministri su iniziativa del ministro delle Attivita’ Produttive. La legge era finalizzata a fronteggiare in particolare l’ emergenza del caso Parmalat, ma piu’ in generale era destinata ad intervenire nelle situazione di crisi dei grandi gruppi. Il provvedimento prevede l’accesso ad una procedura di amministrazione straordinaria con un commissario che ha 180 giorni di tempo (piu’ una possibile proroga di 90 giorni) per il piano di ristrutturazione. Nell’ambito di questo programma il commissario straordinario puo’ tra l’altro ”prevedere la soddisfazione dei creditori attraverso un concordato, di cui deve indicare dettagliatamente le condizioni e le relative garanzie”. La soddisfazione dei creditori puo’ essere conseguita anche attraverso l’ attribuzione ”di azioni o quote, ovvero obbligazioni, anche convertibili in azioni o altri strumenti finanziari e titoli di debito”. Piu’ in generale con la Legge Marzano consente di intervenire in situazioni di crisi di grandi aziende dovute a situazioni di insolvenza e definisce anche i requisiti per l’ ammissione alla procedura fissando sia l’importo minimo del debito sia il numero dei lavoratori coinvolti. Viene regolata poi la procedura per l’ ammissione immediata all’ amministrazione straordinaria che e’ stabilita con decreto del ministro delle Attivita’ Produttive. La legge definisce inoltre le funzioni del commissario e definisce l’iter. Lo stato di insolvenza viene accertato dal tribunale e, se il ministero delle Attivita’ produttive non autorizza l’ esecuzione del programma, si prevede la conversione dell’ amministrazione straordinaria in fallimento. Tra i poteri del ministero anche quello di autorizzare operazioni di cessione e utilizzo dei beni.
(Ansa).