Lo ha più volte ripetuto il Presidente dell’ENAC, Vito Riggio, e forse sono in molti dentro l’ENAC a pensare che non ci sono ormai più margini di risanamento ambientale per Ciampino.
Questo è stato anche l’epilogo dell’incontro di oggi tra la direzione aeroportuale di Ciampino, con il Direttore Legnante, e la delegazione delle diverse associazioni di cittadini e comitati che, quasi sempre insieme alle loro amministrazioni locali, protestano contro l’abnorme aumento del traffico legato alle low-cost.
Un incontro voluto dallo stesso Direttore Generale di ENAC, Silvano Manera, in risposta all’ ennesima iniziativa di protesta questa volta organizzata dall’associazione Action all’inizio di Aprile.
Ma dalla direzione aeroportuale sono arrivati solo dei no. No alla riduzione del numero dei voli giornalieri ai livelli indicati da ARPA-Lazio, che dovrebbero essere 61 al giorno e non i 230 attuali. No alla introduzione di rotte e procedure antirumore efficaci e verificabili in decollo e in atterraggio, perchè dal lato di Marino c’è la montagna e quindi bisogna decollare passando sulle case e sulle scuole di Marino, no neanche per i decolli in direzione di Roma perchè da un lato si entrerebbe in conflitto con le rotte di Fiumicino e dall’altro si invaderebbe il Parco dell’Appia Antica. No al divieto più rigido dell’uso del freno motore (reverse) in atterraggio, rumoroso, inquinante e il cui uso è consentito solo in emergenza, perchè, secondo la direzione aeroportuale, a Ciampino non esistono gli abusi denunciati dai cittadini e, al massimo, si può attuare una settimana di monitoraggio a partire dal prossimo lunedì. No al divieto tassativo di volo notturno dalle 23.00 alle 6.00, perchè è regolato dalle sentenze del TAR e del Consiglio di Stato. No al divieto dell’uso dei rumorosi generatori elettrici a jet degli aerei in sosta, perchè è un problema che dipende da AdR. No al divieto tassativo dell’effettuazione delle prove dei motori a Ciampino nonostante, per ragioni di spazio, siano assenti in questo aeroporto le piazzole specificamente isolate per queste prove, perchè queste sono prove che si fanno in tutti gli aeroporti.
Insomma, chiusura su tutto. Unica concessione è stata l’apertura di una linea di comunicazione tra comitati e Direzione Aeroportuale, ma accompagnata da un rifiuto ad aprire una linea diretta di comunicazione per tutti i cittadini.
Insomma, siamo ad un punto morto, anche secondo la direzione aeroportuale non ci sono più margini, e, come ripete il Presidente dell’ENAC Vito Riggio, l’unica soluzione è chiudere questo aeroporto al traffico civile.
Ma perchè il Direttore Generale dell’ENAC e il Direttore dell’Aeroporto non si sono telefonati prima di organizzare l’incontro?
(Comunicato Stampa “Comitato Aeroporto di Ciampino”)
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