Le Forze Armate italiane parteciperanno alla decima edizione dell’esercitazione Joint Project Optic Windmill (JPOW X), che si svolge da domani 4 settembre al 19 settembre 2008 presso la base aerea “De Peel” di Venray, in Olanda.
Si tratta di un evento addestrativo multinazionale a cadenza biennale basato su attività simulate che concerne la difesa aerea e missilistica di teatro (Theatre Air and Missile Defence – TAMD).
L’Italia, che è alla sua prima piena partecipazione alla JPOW, contribuirà con 43 militari delle Forze Armate e con modelli simulativi di assetti nazionali: il radar AN/TPS77 in dotazione all’Aeronautica Militare, il sistema missilistico SAMP/T dell’Esercito Italiano e il sistema CMS/PAAMS imbarcato sulla nave Andrea Doria della Marina Militare.
La partecipazione italiana alla JPOW si inserisce nel quadro del continuo impegno profuso da Esercito, Marina e Aeronautica per garantire l’integrazione e l’interoperabilità dei vari sistemi in dotazione con quelli della NATO e dei Paesi alleati. Nel settore della difesa anti-missile, il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha affidato la guida di questo processo all’Aeronautica Militare, alla quale le norme in vigore attribuiscono la responsabilità dell’approntamento e dell’impiego del dispositivo per la difesa dello spazio aereo nazionale tramite l’impiego di tutti i mezzi che a livello interforze vi concorrono.
L’obiettivo dell’esercitazione è verificare l’integrabilità e l’interoperabilità di sistemi di comando e controllo, sensori e intercettori impiegati nel settore della difesa anti-missile dai vari Paesi partecipanti e dalla NATO.
Lo scopo ultimo è la sperimentazione e la validazione di un’architettura di sistema che, tramite l’integrazione dei sistemi resi disponibili da vari Paesi, consenta la difesa di un contingente multinazionale rischierato in un’ipotetica area di operazioni contro minacce aeree e missilistiche di ogni tipo.
In parallelo, la NATO avrà l’obiettivo di una prima validazione della Target Architecture 1 (TA-1), un network di difesa anti-missile balistico costituito da vari sistemi forniti da nazioni dell’Alleanza Atlantica. Tale obiettivo rientra nel programma ALTBMD (Active Layered Theatre Ballistic Missile Defense), avviato dalla NATO nel 2005 per sviluppare una capacità di difesa specificamente volta alla protezione delle proprie truppe, ovunque siano proiettate, da minacce di missili balistici di corta e media portata.
Inoltre, l’esercitazione sarà parte di eventi addestrativi di più ampio livello, indicati con il termine Joint Project Optic Alliance (JPOA), concernenti lo scambio di informazioni per l’avvistamento, il tracciamento e il riporto di bersagli balistici in volo.
L’esercitazione si svolgerà in un ambiente totalmente sintetico, nel senso che sia i sistemi impiegati – alcuni dei quali simulati tramite appositi modelli informatici – sia il personale che li gestisce operano in uno scenario virtuale generato da apparati di simulazione. Pertanto, sia le minacce che le performance dei sistemi sono simulate. L’elevato grado tecnologico degli apparati utilizzati garantisce, comunque, un altissimo livello di fedeltà. In questo modo è possibile sperimentare aspetti operativi, tecnici e logistici in situazioni che altrimenti non sarebbero riproducibili.
(Aeronautica Militare Italiana)