ACCORDO NELLA UE: DA DOMANI ALLE 8 RIAPRONO GLI SCALI

ACCORDO NELLA UE: DA DOMANI ALLE 8 RIAPRONO GLI SCALIDa domani alle ore 8 iniziera’ la graduale riapertura degli spazi aerei e degli aeroporti europei. Lo hanno annunciato i ministri dei Trasporti Ue a conclusione di una riunione di emergenza in videoconferenza a Bruxelles. “Da domani in poi – ha detto il commissario europeo ai Trasporti, Siim Kallas – vedremo progressivamente l’apertura degli aeroporti e molti piu’ aerei decollare”, ha aggiunto spiegando anche che la sicurezza dei passeggeri non verra’ mai messa in discussione. Si trattera’, secondo Eurocontrol, di un 10-15% di voli in piu’ mentre la situazione dovrebbe ritornare alla normalita’ intorno a giovedi’. L’accordo Ue prevede l’individuazione di tre zone di rischio che, gradualmente verranno riaperte ai voli, sempre sotto lo stretto monitoraggio delle autorita’ aeroportuali. Il presidente di turno, il ministro dei Trasporti spagnolo, Jose Blanco, ha invece rinviato al mittente le critiche arrivate da giorni delle compagnie aeree: “Siamo sicuri che stiamo andando incontro a tempi molto duri – ha affermato – e che il blocco provochera’ loro molte perdite, ma la sicurezza e’ una priorita'”. “Nelle aree a bassa contaminazione di cenere – ha detto in un comunicato l’autorita’ irlandese – gli stati potranno subito permettere alle compagnie aeree di volare, supportate dalle rilevazioni statistiche e dalle analisi degli esperti”. Ci sara’ invece una limitata “no fly zone” intorno alle aree piu’ vicine all’eruzione. Intanto la Gran Bretagna ha gia’ annunciato che a partire da domani mattina aprira’ gli scali della Scozia per poi sbloccare gradualmente gli altri aeroporti al Nord e al Sud del Paese. Il Belgio aprira’ il suo spazio aereo, mentre la Francia riaprira’ dei ‘corridoi’ aerei per permettere il passaggio dalle citta’ limitrofe a Parigi. Da Amsterdam invece i primi tre voli dopo cinque giorni di chiusura partiranno domani per Shangai, Dubai e New York. L’Unione europea e’ pronta ad autorizzare aiuti finanziari pubblici eccezionali alle compagnie aeree colpite dall’eruzione del vulcano islandese come gia’ fatto in occasione dell’attacco terroristico dell’11 settembre 2001. Lo ha affermato il commissario alla Concorrenza Ue, Joaquim Almunia. Le attuali misure restrittive “non sono necessarie” ribadisce la British Airways ricordando che il volo di prova effettuato dalla compagnia e’ “un’ulteriore prova” delle eccessive misure di sicurezza. La nube di cenere vulcanica si sta riducendo (l’eruzione e’ “sensibilmente calata” e la colonna di cenere non supera i 3 km”, quindi e’ meno della meta’ rispetto al culmine dell’eruzione), ma continua a paralizzare il traffico aereo in gran parte dell’Europa. Ad accrescere l’allarme e’ arrivata la notizia che un caccia della Nato impegnato con altri F-16 in voli di prova in punti non precisati dell’Europa, e’ rientrato a terra con problemi: nel motore c’erano frammenti di vetro causati dalla nube.

(AGI – www.agi.it)

2010-04-19