Le indiscrezioni si sono rincorse per qualche anno, ma stavolta è ufficiale: Air Europa – vettore spagnolo del gruppo Globalia – rafforza la propria presenza in Italia; i prossimi mesi vedranno concretizzarsi le voci di corridoio e addirittura il numero di voli giornalieri raddoppierà rispetto all’offerta attuale: i due scali in cui già opera, Roma Fiumicino e Milano Malpensa, beneficeranno dell’introduzione del terzo volo giornaliero (con orari studiati per agevolare i transiti a Madrid di chi proseguirà verso le destinazioni di lungo raggio), mentre la novità più sostanziale sul nostro mercato è il ritorno della compagnia all’aeroporto di Venezia, che mancava nel network da qualche anno e che rientrerà ora con un bigiornaliero: novità che Andrea Funes, direttore commerciale per l’Italia, al TTG di Rimini non ha esitato a definire “una vera rivoluzione”.
Gli impegni di Air Europa, possibili anche grazie al continuo arricchimento e rinnovamento della flotta (gli ordini in essere prevedono l’incremento di macchine sia di lungo raggio – con i B787 Dreamliner nelle versioni -8 e -9, le cui consegne saranno completate nel 2022 e che a regime andranno a sostituire gli A330 – che di medio raggio, con 13 B737-800 e una ventina di B737 MAX 8 in ordine e ancora da ricevere).
Tra le destinazioni internazionali, Recife (operativo dal prossimo dicembre) conferma la tendenza all’espansione sul Brasile; sarà la terza destinazione servita da Air Europa, dopo San Paolo e Salvador de Bahia. In America centrale seguirà, nella seconda metà del 2018, l’apertura del collegamento su Panama ad ulteriore conferma che l’area del centro e sud America rappresenta un’area di grandi investimenti per il vettore; gli Stati Uniti dovrebbero rimanere senza modifiche al network.
Gli A330, come detto, a regime saranno sostituiti da velivoli più efficienti e moderni; in questa fase transitoria sarà comunque migliorata l’esperienza del passeggero grazie alla possibilità di fruire dell’intrattenimento di bordo attraverso i device personali.
Parecchia carne al fuoco, quindi, e a Palma di Mallorca non sembrano accontentarsi di risultati che ad oggi sono certamente positivi.
(Fabrizio Ripamonti – MD80.IT)