ATR PREVEDE UNA DOMANDA PER 3.000 NUOVI TURBOPROP NEI PROSSIMI 20 ANNI

ATR ha pubblicato oggi il suo nuovo Market Forecast (2018-2037), in cui stima un mercato per 3.020 aeromobili turboprop nei prossimi 20 anni. La domanda di questi velivoli nei prossimi due decenni conferma la salute del regional market fino a 90 posti. Dal 2010 i turboprop hanno rappresentato il 50% delle vendite totali in questo segmento, in cui ATR è la scelta preferita delle compagnie aeree regionali.

Il fattore chiave per questa prospettiva positiva è la crescita del traffico nella connettività regionale. Questo deriva dai mercati tradizionali, in cui le località meno collegate sono unite con nuove rotte regionali dirette, così come dai mercati emergenti, dove la soluzione più praticabile per connettere le persone e il trasporto di merci è il collegamento aereo con velivoli turboprop.

Nel Market Forecast 2018-2037, circa l’80% (2.390 aeromobili) della domanda totale dovrebbe provenire dalla categoria 61-80 posti, un segmento di mercato servito per anni dall’ATR 72. Il restante 20% (630 aeromobili) arriverà dal mercato 40-60 posti, un segmento in cui l’ATR 42, l’unico velivolo da 50 posti disponibile sul mercato, offre un forte potenziale per l’up gauge dei velivoli da 30 posti e la sostituzione di 50-seat regional aircraft.

Nei prossimi 20 anni la maggiore domanda di turboprop dovrebbe provenire dall’Asia (43%), seguita da Europa, Africa e Medio Oriente (31%) e dalle Americhe (26%).

Al di là degli aerei passeggeri, ATR stima che l’aumento del traffico merci genererà, nei prossimi due decenni, un potenziale per la consegna di 460 turboprop freighters. Questo include converted aircraft come l’ATR 72-600F recentemente lanciato, l’unico regional cargo aircraft disponibile direttamente dalla fabbrica.

L’aviazione regionale ha registrato uno sviluppo eccezionale, con il 58% degli attuali network regionali in tutto il mondo che sono stati creati negli ultimi 15 anni. La crescita delle rotte regionali è stata particolarmente intensa nel periodo 2012-2017, con ATR che ha svolto un ruolo importante, con una media annuale di oltre 100 nuove rotte create e un record di 155 nuove rotte nel 2017. Oggi i turboprop operano la metà dei voli inferiori a 330 nm in tutto il mondo e rappresentano la soluzione più efficiente in termini di consumo di carburante per i voli a corto raggio. Gli ATR sono particolarmente rinomati per la loro eco-efficienza, con un consumo di carburante inferiore del 45% rispetto ai regional jet e del 30% in meno rispetto al turboelica concorrente.

Sulla base del recente successo nell’aprire nuove rotte con il rischio più basso, ATR stima che i velivoli turboelica abbiano il potenziale per generare 2.770 nuove rotte nei 20 anni a venire. Durante questo periodo, il traffico regionale dovrebbe crescere ogni anno ad un ritmo del 4,5%, con circa il 30% del traffico nel 2037 proveniente da rotte che attualmente non esistono.

La capacità di innovare continuamente per soddisfare le esigenze del mercato sarà anche essenziale per la domanda di nuovi turbprop nel tempo. ATR ha un buon track record in questo dominio. Oltre al recente lancio della nuova versione cargo ATR 72-600F, ATR valuta una versione dell’ATR 42-600 con performance migliorate in decollo e atterraggio, aumentando così potenzialmente l’accessibilità e aprendo nuove rotte e mercati. Il produttore amplierà inoltre la versatilità operativa con il nuovo sistema ClearVision, attualmente in fase di certificazione, che migliora la visibilità e l’awareness del pilota. L’espansione dell’assistenza clienti e dei servizi, insieme alla loro progressiva digitalizzazione, continuerà anche a svolgere un ruolo chiave nel successo dei turboelica negli anni a venire. Oggi, con una flotta in servizio di oltre 1.100 aeromobili, i ricavi dei servizi ATR rappresentano circa il 20% del fatturato totale e si prevede che crescano del 10% all’anno.

(Ufficio Stampa ATR)