AERONAUTICA MILITARE IN CAMPO PER L’ADATTAMENTO DI MASCHERE DA SNORKELING IN DISPOSITIVI MEDICI – Il Reparto Sperimentale di Volo (RSV) dell’Aeronautica Militare ha concluso la sperimentazione dei raccordi per le maschere facciali da snorkeling trasformate in dispositivi di protezione medica. Il primo lotto di maschere e connettori è stato donato il 17 aprile al Policlinico Casilino di Roma. L’adattamento delle maschere da snorkeling in dispositivi di protezione si è concretizzato nella stampa 3D di raccordi mod. “ARTA” che consentono l’installazione di due filtri sulle maschere. Tale soluzione, destinata solo a particolari situazioni di emergenza in cui gli ordinari dispositivi di protezione respiratoria non sono disponibili, potrà essere adottata come protezione da parte del personale medico e sanitario in un utilizzo prolungato e con la garanzia di un corretto flusso filtrato d’aria sia in ingresso che in uscita. Nei prossimi giorni ulteriori connettori saranno prodotti con l’utilizzo delle stampanti 3D dell’RSV e saranno quindi donati alla struttura ospedaliera romana insieme alla maschere messe a disposizione dal personale del Centro Sperimentale Volo. L’iniziativa, nata nell’ambito del “progetto ARTA”, ha visto coinvolti in una collaborazione senza fini di lucro il Reparto Sperimentale di Volo, il Policlinico Casilino e l’azienda Solid Energy, esperta nel settore della manifattura digitale. Di particolare rilievo anche il supporto fornito dal Reparto Tecnologie Materiali Aeronautici e Spaziali che ha selezionato il materiale più idoneo all’uso desiderato ed effettuato dei confidence tests per la verifica dei connettori prodotti. Il Reparto Sperimentale di Volo, attraverso lo strumento della Certificazione Tecnico-Operativa (CTO), già nel mese di marzo aveva realizzato una serie di attività di studio, ricerca, sperimentazione e certificazione finalizzate ad ampliare la capacità di trasportare barelle di diverse tipologie su velivoli ed elicotteri della Forza Armata, potenziando considerevolmente le capacità di bio-contenimento dei velivoli KC-767A, C-27J, C-130J e degli elicotteri HH-101A, HH-139A e HH-212.

SWISS: MINIMUM TIMETABLE ESTESO FINO AL 17 MAGGIO – A causa delle continue restrizioni ai viaggi, per il momento SWISS ha deciso di prorogare il suo minimum timetable fino al 17 maggio. Oltre a un programma notevolmente ridotto per le rotte a corto e medio raggio che servono destinazioni europee selezionate da Zurigo e Ginevra, SWISS continuerà a operare tre voli a lungo raggio alla settimana per New York / Newark (USA). SWISS sta collaborando con il Dipartimento federale degli affari esteri (EDA) per rimpatriare cittadini svizzeri da tutto il mondo. Sono inoltre operativi voli cargo dedicati per garantire la consegna di attrezzature e dispositivi medici urgentemente necessari e il proseguimento del trasporto aereo per l’economia svizzera.

BOEING RIPRENDE LE OPERAZIONI NELL’A PHILADELPHIA AREA – Durante le due settimane programmate di sospensione delle operazioni presso la Boeing Philadelphia facility in Ridley Township, la società ha lavorato per riavviare la produzione con misure di sicurezza avanzate. Boeing riprenderà a operare nelle strutture produttive e in altre aree ritenute essenziali lunedì 20 aprile. “La priorità numero uno è continuare a proteggere la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti, delle loro famiglie e di tutti i nostri stakeholder”, afferma Boeing. Dalla sospensione delle operazioni del 3 aprile, Boeing Philadelphia ha adottato una serie di passaggi: pulizia migliorata dell’intera struttura e implementazione di procedure migliorate; pratiche di distanziamento fisico rinforzate; uso della maschera personale; screening della temperatura per tutti i dipendenti ogni giorno. La Boeing Philadelphia site leadership continuerà a monitorare le condizioni e le nuove informazioni relative a COVID-19, comprese le più recenti linee guida federali e statali, in modo da poter implementare continuamente nuove garanzie e procedure.

AIR FRANCE PROTEGGE I SUOI “STORAGE AIRCRAFT” – Di fronte a questa crisi sanitaria senza precedenti, Air France ha notevolmente ridotto la sua attività. La compagnia sta attualmente operando circa il 5% del normale orario di volo e 180 dei 224 aeromobili che compongono la sua flotta sono attualmente messi a terra e in storage a Parigi-Charles de Gaulle, Parigi-Orly e Tolosa Blagnac, dove Air France possiede una base di manutenzione. Sebbene numerosi aeroporti siano chiusi in tutto o in parte, le operazioni continuano dietro le quinte. Ogni giorno, circa 1.000 persone che lavorano nei diversi siti di deposito degli aeromobili si occupano dei grounded aircraft e mantengono in condizioni operative gli aeromobili che continuano a collegare le regioni francesi e servono destinazioni chiave in Europa e nel mondo. Air France continua inoltre a operare voli di rimpatrio per cittadini francesi ed europei, in coordinamento con il Ministry for Europe and Foreign Affairs, nonché voli cargo, in particolare da/per la Cina, nell’ambito del ponte aereo istituito per il trasporto di attrezzature mediche. Organizzare questo tipo di aircraft storage operation – il primo nel suo genere nella storia del trasporto aereo – è un lavoro scrupoloso condotto in conformità con le raccomandazioni di Airbus e Boeing. Tra i 3 tipi esistenti di operazioni di storage, Air France ha optato per un “active” storage, adattato agli aeromobili a terra per una durata compresa tra 1 e 3 mesi e che richiede circa 150 ore di lavoro suddivise in 3 fasi: initial storage, recurrent operations, initial removal from storage, che apre la strada al ritorno in servizio dell’aeromobile.