IATA: a luglio prosegue il lento miglioramento della domanda passeggeri

L’International Air Transport Association (IATA) ha annunciato che la domanda passeggeri a luglio (misurata in RPK) è proseguita a livelli criticamente bassi, -79,8% sotto i livelli di luglio 2019. Ciò è stato leggermente migliore del calo dell’86,6% su base annua registrato a giugno, dovuto principalmente ai mercati interni, in particolare Russia e Cina. La riapertura del mercato nell’area Schengen ha contribuito a stimolare la domanda internazionale in Europa, ma altri mercati internazionali hanno mostrato pochi cambiamenti da giugno. La capacità è stata del 70,1% inferiore ai livelli del 2019 e il load factor è sceso al minimo storico per luglio, al 57,9%.

“La crisi della domanda è proseguita con poca tregua a luglio. Con essenzialmente quattro viaggiatori aerei su cinque che rimangono a casa, l’industria rimane in gran parte paralizzata. La riapertura e la chiusura dei confini da parte dei governi o la rimozione e la reimposizione delle quarantene non dà a molti consumatori la fiducia necessaria per fare piani di viaggio, né alle compagnie aeree la fiducia per ricostruire gli orari”, ha affermato Alexandre de Juniac, IATA’s Director General and CEO.

International Passenger Markets

L’international passenger demand a luglio è crollata del 91,9% rispetto a luglio 2019, in leggero miglioramento rispetto al calo del 96,8% registrato a giugno. La capacità è crollata dell’85,2% e il load factor è sceso di 38,9 punti percentuali, al 46,4%.

Sempre riguardo gli international passenger markets, la domanda di luglio dei vettori europei è crollata dell’87,1% rispetto allo scorso anno, migliorando da un calo del 96,7% a giugno, anno su anno, riflettendo l’allentamento delle restrizioni di viaggio nell’area Schengen. La capacità è diminuita del 79,2% e il load factor è sceso di 33,8 punti percentuali, al 55,1%.

Il traffico di luglio delle compagnie aeree dell’Asia-Pacifico è diminuito del 96,5% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, praticamente invariato rispetto al calo del 97,1% di giugno. La capacità è diminuita del 91,7% e il load factor si è ridotto di 47,3 punti percentuali, al 35,3%.

Le compagnie aeree del Medio Oriente hanno registrato un calo del traffico del 93,3% a luglio, rispetto a un calo della domanda del 96,1% a giugno. La capacità è crollata dell’85,6% e il load factor è sceso di 43,4 punti percentuali, al 38,0%.

I vettori nordamericani hanno registrato un calo del traffico del 94,5% a luglio, un leggero aumento rispetto al calo del 97,1% di giugno. La capacità è diminuita dell’86,1% e il load factor è sceso di 53,0 punti percentuali, al 35,0%, il secondo più basso tra le regioni.

Domestic Passenger Markets

Il traffico domestico è diminuito del 57,5% a luglio, in miglioramento rispetto a un calo del 68% a giugno. La capacità domestica è diminuita del 42,2% e il load factor è sceso di 22,9 punti percentuali, al 63,3%.

Il traffico dei vettori cinesi è diminuito del 28,4% rispetto a luglio 2019. La ripresa ha subito un modesto rallentamento a giugno a causa di nuovi focolai di virus, ma ha ripreso il ritmo da metà luglio.

Il traffico domesico delle compagnie aeree russe è sceso del 17,7% a luglio, notevolmente migliorato rispetto al calo del 58% a giugno. La domanda è stata sostenuta da tariffe interne basse e dal boom del turismo interno.

(Ufficio Stampa IATA)

2020-09-01