Il Consiglio di Amministrazione di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A., riunitosi oggi sotto la Presidenza di Enrico Postacchini, ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2020.
“Come tutti gli operatori aeroportuali, viviamo in modo particolarmente pronunciato le conseguenze di un evento del tutto inaspettato come l’esplosione di un’emergenza sanitaria globale, che nel nostro caso si traduce in un’inevitabile contrazione del traffico aereo e conseguente calo per tutte le componenti del business. Non possiamo peraltro non rilevare come l’intero settore aeroportuale, sia a livello nazionale sia europeo, non stia ricevendo la necessaria attenzione da parte delle Istituzioni in termini di supporto concreto in questa difficilissima fase per la nostra industria. Basti pensare che a livello europeo la Commissione ha autorizzato fino al 31 agosto 2020 aiuti per oltre 31 miliardi di euro alle compagnie aeree e poco più di un miliardo agli aeroporti. Questi dati parlano da soli”, ha commentato Nazareno Ventola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna.
“Come Aeroporto di Bologna – ha proseguito Ventola – abbiamo risposto con prontezza e risolutezza alle sfide dettate dalle contingenze avverse, rafforzando la solidità patrimoniale del Gruppo e adeguandoci senza indugio alle disposizioni sanitarie dettate dalle Autorità. Il tutto nell’ottica di confermare il nostro impegno a beneficio del territorio, rendendoci disponibili a portare avanti in modo sostenibile gli impegni presi sotto il profilo dello sviluppo infrastrutturale e mantenendo per quanto possibile i livelli occupazionali dello scalo”.
Le risposte del Gruppo alla crisi indotta dalla pandemia hanno riguardato, in primis, le misure a tutela della sicurezza dei passeggeri, dei dipendenti e di tutta la community aeroportuale. Le azioni hanno riguardato la misurazione della temperatura corporea a tutti i passeggeri – dapprima attraverso termometri laser, poi con termoscanner di ultima generazione – l’installazione in tutto l’aeroporto di erogatori di gel igienizzante e l’affissione di cartellonistica sulle misure igieniche da rispettare e sulle precauzioni da adottare per evitare la diffusione del virus. Per garantire il distanziamento fisico, inoltre, sono stati suddivisi i flussi dei passeggeri in arrivo e in partenza all’interno del terminal, oltre alla chiusura di alcune aree in linea con le ridotte necessità operative. A questo proposito, l’Aeroporto ha ottenuto ad agosto dall’Airport Council International (ACI) World – tra i primi aeroporti al mondo – l’Airport Health Accreditation, programma che valuta la conformità degli scali alle raccomandazioni internazionali di settore sulla sicurezza sanitaria in contrasto al Covid-19 (leggi anche qui).
Con l’obiettivo di contenere il costo del lavoro e al contempo salvaguardare il più possibile i livelli occupazionali, è stato avviato un piano di smaltimento delle ferie arretrate e successivamente è stata attivata la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per tutti i dipendenti. Sono state attivate misure di riduzione dei costi esterni, grazie alle rinegoziazioni di contratti in essere con i fornitori, riviste le tempistiche di realizzazione degli investimenti e degli interventi disostituzione/rinnovamento che non rivestono carattere di urgenza e attivata la ricerca di nuove fonti di finanziamento poi finalizzata nel mese di luglio. Con la finalità di sostenere la solidità patrimoniale e contenere gli impatti economico-finanziari, inoltre, l’Assemblea dei Soci della Capogruppo del 30 aprile 2020, oltre all’approvazione del Bilancio 2019, ha deliberato la destinazione dell’utile dell’esercizio 2019 interamente a riserva.
Il primo semestre del 2020 si è chiuso con un calo del traffico passeggeri pari al 67,7% rispetto allo stesso periodo del 2019 e con una riduzione dei movimenti pari al 59,4%. Il risultato è frutto dell’ottima performance registrata nel mese di gennaio (+9,9% vs 2019) e nelle prime tre settimane del mese di febbraio (+5,3% vs 2019), cui è seguita una netta inversione di tendenza a partire dal 22 febbraio 2020 per effetto dello scoppio dell’emergenza sanitaria da Covid-19, con, in particolare, il quasi azzeramento dei passeggeri nei mesi di aprile e maggio.
Pur in presenza di volumi di traffico minimi, l’aeroporto di Bologna è rimasto aperto ed operativo per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria, in quanto rientrante nella lista degli scali indicati dal decreto interministeriale n. 112 del 12 marzo 2020 (Ministero delle Infrastrutture di concerto con il Ministero della Salute). Con la riapertura dapprima degli spostamenti all’interno dei confini nazionali e successivamente delle frontiere con l’estero si è assistito ad una graduale, seppur modesta, ripresa del traffico aereo.
Relativamente al traffico merci, nel primo semestre del 2020 si registra un traffico cargo pari a circa 20 milioni di Kg, in calo del 19,7% rispetto allo stesso periodo del 2019, per via prevalentemente degli effetti dell’emergenza sanitaria da Covid-19 sul business e la relativa contrazione della merce via aerea. Solo parziale la compensazione dovuta all’utilizzo di voli charter operati per rispondere alla domanda di materiale sanitario.
I ricavi consolidati nel semestre ammontano a 33,5 milioni di euro, in calo del 43,1% rispetto ai 58,9 milioni dell’anno precedente, per via della contrazione del traffico dovuta alle misure poste in essere per fronteggiare l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19.
I costi di gestione nel periodo si riducono complessivamente dell’11% rispetto ai primi sei mesi del 2019, a seguito della contrazione del traffico e all’attivazione di azioni di efficientamento messe in atto per ridurre l’impatto del calo dei volumi sulla redditività.
Il primo semestre 2020 presenta un Margine Operativo Lordo (EBITDA) negativo per 683 mila euro, a fronte di un dato positivo di 20,5 milioni di Euro nello stesso periodo del 2019, per effetto di una contrazione dei ricavi, strettamente correlata all’andamento del traffico, e di una maggiore rigidità dei costi, tenuto conto anche della struttura ad elevati costi fissi che contraddistingue i gestori aeroportuali.
Il risultato netto del periodo, interamente di competenza del Gruppo, si attesta ad una perdita di 4,7 milioni di euro contro un risultato netto positivo di 9,4 milioni del primo semestre 2019, per una contrazione pari a 14,2 milioni di euro.
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 30 giugno 2020 è negativa per 5,8 milioni di euro, rispetto a una posizione finanziaria netta positiva di 10,5 milioni del 31 dicembre 2019 (-16,3 milioni). Il Patrimonio Netto consolidato e del Gruppo si attesta a 173,4 milioni di euro contro 178,2 milioni al 31 dicembre 2019.
Nel mese di luglio i passeggeri sono stati 228.070, con un decremento del 75,2% sullo stesso mese del 2019, ma in crescita rispetto a giugno 2020 nel quale si erano registrati appena 35.000 passeggeri. Ad agosto i passeggeri mensili sono stati 312.156, con un decremento del 65,9% sullo stesso mese del 2019, ma in crescita rispetto a luglio. I movimenti aerei sono stati 3.302, pari ad un decremento del 50,2% su agosto 2019, ma in crescita del 46,9% rispetto ai movimenti del luglio di quest’anno.
Nei primi otto mesi del 2020 il Marconi ha registrato 1.974.082 passeggeri (-68,5%), con 19.815 movimenti (-59,4%) e 20.678 tonnellate di merce trasportata (-18,4%).
Alla fine di agosto sono operative sullo scalo 24 compagnie aeree con collegamenti verso 74 destinazioni nazionali e internazionali.
Le prospettive di ripresa dei volumi di traffico per il secondo semestre risultano incerte e strettamente correlate all’evoluzione dell’emergenza sanitaria Covid-19. Dalle prime analisi dell’evoluzione della pandemia e del relativo impatto sul trasporto aereo, alcuni studi di settore ipotizzano, nei prossimi anni, una ripresa non graduale e lineare del traffico, quanto piuttosto un andamento più altalenante dei volumi, che possano risentire di una situazione disomogenea nella diffusione dei contagi nei singoli paesi. Sulla base dei volumi registrati nei primi otto mesi dell’anno, delle informazioni attualmente disponibili e degli studi di settore si può prevedere che i volumi di traffico a fine 2020 possano registrare una significativa contrazione rispetto al 2019.
Il Gruppo manterrà in atto per quanto possibile le misure di contenimento costi e con riserva di rivalutazione ed eventuale riduzione dei programmi di investimento / sostituzione non indispensabili e non urgenti e continuerà a lavorare per ottenere l’accesso a ulteriori finanziamenti bancari, in ottica di adeguata provvista delle esigenze finanziarie del Gruppo.
(Ufficio Stampa Aeroporto di Bologna – Photo Credits: Aeroporto di Bologna)