L’European Union Aviation Safety Agency (EASA) ha fornito un sistema digitalizzato e sicuro per lo scambio dei drones registration data tra le autorità nazionali degli Stati membri, mettendo in atto il quadro tecnico per consentire agli utenti registrati di far volare i loro droni ovunque nell’Unione Europea con una sola registrazione.
I drone users saranno legalmente obbligati a registrarsi come utenti dei loro droni presso le loro autorità aeronautiche nazionali dal 31 dicembre 2020, quando entrerà in vigore l’European regulation on drones (EU) 2019/947.
“I droni sono nuovi arrivati in ambienti urbani frenetici in particolare, ed è importante che le autorità aeronautiche sappiano chi li sta usando e per quale scopo, per garantire che i cittadini che svolgono le loro attività quotidiane si sentano, e in effetti siano, al sicuro, anche se i droni volano nelle vicinanze”, ha affermato Patrick Ky, EASA Executive Director. “Vogliamo rendere questo processo il più semplice possibile per gli utenti. Il repository consente di condividere con altri le informazioni registrate presso un’autorità, creando le basi per un utilizzo continuo dei droni in tutta l’Unione europea senza la necessità di registrarsi in Stati membri separati”.
Il regolamento sui droni era originariamente previsto con entrata in vigore il 30 giugno 2020, ma la sua applicabilità è stata posticipata a causa della pandemia COVID-19. Inizialmente, richiede la registrazione obbligatoria degli operatori di droni e di “certified” drones, che sono tipicamente i droni più grandi utilizzati per business purposes. Il regolamento prevede ulteriori disposizioni che diventeranno gradualmente applicabili fino al 31 dicembre 2022.
La soluzione lanciata dall’EASA il 15 ottobre 2020 è un broker system basato su tecnologie web aperte e standard protetti, che facilita il trasferimento di informazioni sui droni tra gli Stati membri attraverso l’Agenzia, che funge da hub.
Parallelamente, fungerà da banco di prova per un progetto più ampio per creare una banca dati di informazioni completamente centralizzata presso EASA, fornendo la base per una cooperazione più efficace tra EASA e i suoi Stati membri in materia di certificazione, sorveglianza e applicazione, come richiesto dall’articolo 74 della Basic Regulation.
Questo database, che dovrebbe essere lanciato in incrementi tra la metà del 2022 e la fine del 2024, fungerà da archivio per certificati, approvazioni, licenze, dichiarazioni e trasferimenti di responsabilità, oltre ai dati di registrazione dei droni.
(Ufficio Stampa EASA)