International Consolidated Airlines Group (IAG) oggi ha presentato i risultati consolidati del Gruppo per i nove mesi al 30 settembre 2020.
“I risultati sono stati influenzati in modo significativo dall’epidemia COVID-19, che ha avuto un impatto materiale sui settori delle compagnie aeree e dei viaggi globali, in particolare dalla fine di febbraio 2020 in poi e senza segnali immediati di recupero.
Vi è stato un aumento del programma di volo nel terzo trimestre rispetto al secondo trimestre, in parte guidato dalla domanda estiva per il tempo libero, con ulteriori procedure operative implementate per proteggere i clienti e il personale. La domanda continua a essere influenzata negativamente dalle restrizioni governative e dai requisiti di quarantena.
In risposta all’elevata incertezza del contesto attuale, IAG prevede ora che la capacità nel quarto trimestre non sarà più del 30% rispetto al 2019. Di conseguenza, il Gruppo non prevede più di raggiungere il pareggio in termini di net cash flow da attività operative nel quarto trimestre.
Sono in atto azioni di riduzione dei costi in tutto il Gruppo, inclusa la riduzione dei costi dei dipendenti in Spagna attraverso l’uso di Accordi ERTE e regimi di sostegno salariale in Irlanda e Regno Unito, insieme a riduzioni dei costi dei fornitori, che portano una riduzione dei cash operating costs per il terzo trimestre del 54% rispetto ai piani originali.
Sono stati raggiunti accordi con la maggior parte dei gruppi di dipendenti di British Airways”, afferma IAG.
Passenger capacity nel terzo trimestre in calo del 78,6% rispetto al 2019 e per il periodo di nove mesi in calo del 64,3% sul 2019. Total revenue nei nove mesi pari a 6,595 miliardi di euro (-66%).
Perdita operativa nel terzo trimestre prima degli exceptional items pari a 1,300 miliardi di euro (utile operativo 2019: 1,425 miliardi di euro).
Perdita operativa prima degli exceptional items per i nove mesi pari a 3,200 miliardi di euro (utile operativo 2019: 2,520 miliardi di euro)
Loss after tax before exceptional items per il periodo di nove mesi che si attesta a 3,176 milioni di euro.
Liquidità pari a 5,011 miliardi di euro al 30 settembre 2020, in diminuzione di 1,672 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2019.
Luis Gallego, Chief Executive Officer di IAG, ha dichiarato: “Nel terzo trimestre segnaliamo una perdita operativa di 1,300 miliardi di euro prima degli exceptional items, rispetto a un utile operativo di 1,425 miliardi di euro lo scorso anno. La perdita operativa complessiva è stata di 1,918 miliardi di euro, compresi exceptional items relativi alla copertura combustibile più i costi di ristrutturazione presso British Airways e Aer Lingus. Questi risultati dimostrano l’impatto negativo di COVID 19 sulla nostra attività, ma sono esacerbati dal continuo cambiamento delle restrizioni governative. Ciò crea incertezza per i clienti e rende più difficile pianificare la nostra attività in modo efficace. Chiediamo ai governi di adottare test pre-partenza utilizzando test affidabili e convenienti, con l’opzione del post flight testing per liberare le persone dalla quarantena quando arrivano da paesi con alti tassi di infezione. Questo porterebbe ad aprire rotte, stimolare le economie e far viaggiare le persone con fiducia. Quando apriamo rotte, c’è una domanda repressa per viaggiare. Tuttavia, continuiamo a prevedere che ci vorrà almeno fino al 2023 affinché la domanda passeggeri raggiunga i livelli del 2019. Il Gruppo ha compiuto progressi significativi nella ristrutturazione e continuiamo a ridurre la nostra base di costi e ad aumentare la percentuale dei nostri costi variabili. Abbiamo anche completato con successo un aumento di capitale da 2,74 miliardi di euro nel trimestre. Rafforza la nostra posizione finanziaria e strategica e rende IAG in una posizione migliore per trarre vantaggio dalla ripresa della domanda di viaggi aerei”.
Come annunciato il 28 febbraio 2020, data l’incertezza sull’impatto e sulla durata di COVID-19, IAG non fornisce la guidance sugli utili per il 2020.
(Ufficio Stampa International Airlines Group)