IATA invita gli Stati a seguire le linee guida dell’OMS sui viaggi transfrontalieri

L’International Air Transport Association (IATA) ha invitato gli Stati a seguire le nuove linee guida sui viaggi della World Health Organization (WHO) (Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS). La guida raccomanda un “risk-based approach” per l’attuazione delle misure relative al COVID-19 e ai viaggi internazionali.

Nello specifico, l’OMS ha raccomandato ai governi di:

– Non richiedere la prova della vaccinazione COVID-19 come condizione obbligatoria per l’ingresso o l’uscita.
– La possibilità di allentare le misure come i test e/o i requisiti di quarantena per i viaggiatori che sono completamente vaccinati o hanno avuto una precedente infezione da COVID-19 confermata negli ultimi sei mesi e non sono più infettivi.
– Garantire percorsi alternativi per gli individui non vaccinati attraverso i test in modo che siano in grado di viaggiare a livello internazionale. A tal fine, l’OMS raccomanda test rRT-PCR o test diagnostici rapidi di rilevamento dell’antigene (Ag-RDT) seguiti da test rRT-PCR di conferma di campioni positivi.
– Implementare misure di test e/o quarantena per i viaggiatori internazionali “in base al rischio” con politiche su test e quarantena riviste regolarmente per garantire che vengano revocate quando non più necessarie.

“Queste raccomandazioni di buon senso e basate sul rischio dell’OMS, se seguite dagli stati, consentiranno di riprendere i viaggi aerei internazionali riducendo al minimo la possibilità di importare COVID-19. Come osserva l’OMS e come dimostrano gli ultimi dati dei test nel Regno Unito, i viaggiatori internazionali non sono un gruppo ad alto rischio in termini di COVID-19. Su 1,65 milioni di test effettuati sui passeggeri internazionali in arrivo nel Regno Unito da febbraio, solo l’1,4% è risultato positivo al COVID-19. È ormai tempo che i governi incorporino i dati nel processo decisionale basato sul rischio per la riapertura delle frontiere”, ha affermato Willie Walsh, IATA’s Director General.

L’OMS ha anche invitato gli Stati a comunicare “in modo tempestivo e adeguato” eventuali modifiche alle misure e ai requisiti internazionali relativi alla salute. “I consumatori affrontano un labirinto di regole di ingresso alla frontiera confuse, scoordinate e in rapida evoluzione che li scoraggiano dal viaggiare, causando difficoltà economiche tra coloro che sono impiegati nel settore dei viaggi e del turismo. Secondo il nostro ultimo sondaggio sui passeggeri, il 70% dei viaggiatori recenti ha ritenuto che le regole fossero una sfida da comprendere”, ha affermato Walsh.

Inoltre, l’OMS ha incoraggiato gli stati a esaminare accordi bilaterali, multilaterali e regionali, in particolare tra le contee vicine, “con l’obiettivo di facilitare il recupero di attività socioeconomiche chiave”, incluso il turismo, per il quale i viaggi internazionali svolgono un ruolo vitale.

“La pandemia ha messo a rischio oltre 46 milioni di posti di lavoro, normalmente sostenuti dall’aviazione. Incorporando queste ultime raccomandazioni dell’OMS nelle loro strategie di apertura delle frontiere, gli stati possono iniziare a invertire il danno economico degli ultimi 18 mesi e mettere il mondo sulla strada della ripresa”, ha affermato Walsh.

(Ufficio Stampa IATA)

2021-07-15