IATA, in un proprio comunicato, informa:: “L’International Air Transport Association (IATA) critica la decisione della European Commission (EC) di fissare la winter slot use threshold al 50%, ignorando i consigli e le prove presentate da EU member states e airline industry, che avevano sostenuto una soglia molto più bassa.
L’annuncio dell’EC significa che, da novembre ad aprile, le compagnie aeree che operano in slot-regulated airports devono utilizzare almeno la metà di ogni singola serie di slots che detengono. Non c’è alcun sollievo nel restituire gli slots all’inizio della stagione consentendo alle compagnie aeree di adeguare il loro programma alla domanda realistica o permettendo ad altri vettori di operare. Inoltre, è stata disattivata per le operazioni intra-EU la norma sulla “forza maggiore”, con la quale la slot rule è sospesa se sono in vigore circostanze eccezionali legate alla pandemia COVID-19.
Il risultato di questi cambiamenti sarà quello di limitare la capacità delle compagnie aeree di operare con l’agilità necessaria per rispondere a una domanda imprevedibile e in rapida evoluzione, portando a voli inutili e dispendiosi per l’ambiente. Inoltre, indebolirà ulteriormente la stabilità finanziaria del settore e ostacolerà il recupero del global air transport network”, afferma IATA.
“Ancora una volta la Commissione ha dimostrato di non essere in contatto con la realtà. Il settore aereo sta ancora affrontando la peggiore crisi della sua storia. La Commissione aveva l’open goal di utilizzare la slots regulation per promuovere una ripresa sostenibile per le compagnie aeree, ma l’ha mancato”, ha affermato Willie Walsh, IATA’s Director General.
“L’argomento della Commissione è che la ripresa del traffico intra-EU di quest’estate ha giustificato una soglia di utilizzo del 50% senza alcuna riduzione. Ciò è in contrasto con le evidenze significative riguardo le prospettive incerte per la domanda di traffico quest’inverno, fornite dai principali Stati membri dell’EU, nonché da IATA e dai suoi membri. Per esempio:
– L’entità dell’intra-EU recovery è nella migliore delle ipotesi solo un indicatore parziale dell’entità del recupero negli slot-constrained airports, dove gli slot chiave sono necessari per global traffic connections che non sono ancora stati ripristinate. IATA stima che i viaggi internazionali raggiungeranno solo il 34% dei livelli del 2019 entro la fine del 2021.
– La domanda invernale è sempre inferiore alla domanda estiva, anche nelle annate buone. L’evidenza delle prenotazioni anticipate è che stanno andando ben al di sotto dei livelli visti lo scorso inverno. Le long haul bookings per l’EU sono attualmente in media al 20% dei livelli del 2019.
– Nonostante il lancio dei vaccini, i governi continuano a essere estremamente cauti nell’aprire le frontiere. La loro risposta alle variants of concern è ancora quella di chiudere i confini o istituire misure di quarantena che annullano istantaneamente la domanda di viaggio. È chiaro che la domanda di viaggi aerei in Europa è ancora estremamente debole e imprevedibile.
Altri regolatori in tutto il mondo hanno compreso le argomentazioni. I regolatori di Regno Unito, Cina, America Latina e Asia-Pacifico hanno messo in atto misure molto più flessibili. Solo l’EU ha insistito sul fatto che il traffico tornerà a una velocità ben oltre ogni ragionevole previsione”, afferma IATA.
“Solo una settimana dopo che la Commissione ha pubblicato il suo ‘Fit for 55’ carbon emissions plan, pubblica una slots regulation che potrebbe costringere le compagnie aeree a volare indipendentemente dal fatto che esista una domanda sufficiente per quella rotta. Il Transport Commissioner Valean ha dichiarato: “Dobbiamo agire con ambizione per il nostro pianeta, ma senza punire i nostri cittadini o le nostre imprese”. Chiaramente, questa decisione sugli slot non soddisfa queste condizioni”, conclude Walsh.
(Ufficio Stampa IATA)