ATR ha firmato una lettera di intenti (LoI) con Toki Air, una nuova regional commercial airline in Giappone che opererà dall’aeroporto di Niigata. La cooperazione con ATR aiuterà Toki Air a raggiungere il suo scopo di rivitalizzare la città di Niigata, aumentando la mobilità all’interno e tra le regioni circostanti.
Attraverso questa LoI, ATR e Toki Air stanno avviando consultazioni per aggiungere aeromobili ATR 42 alla flotta della compagnia aerea e introdurre la variante ATR 42-600S – STOL, Short Take-Off and Landing. Questa nuova versione dell’ATR 42-600, attualmente in fase di sviluppo, offrirà capacità di decollo e atterraggio su piste di soli 800 metri con 40 passeggeri a bordo in condizioni di volo standard. Le prime consegne sono previste per l’inizio del 2025.
Toki Air ha già firmato un contratto di leasing per due ATR 72-600 che entreranno in funzione nel 2022. Toki Air e ATR hanno lavorato a stretto contatto per identificare le migliori rotte per l’aeromobile, sviluppando un modello di business che massimizzi i vari vantaggi che gli aerei ATR hanno da offrire. La compagnia aerea ha scelto i turboelica ATR per la loro compatibilità con la connettività regionale in un paese come il Giappone, nonché per la loro efficienza operativa che consente di ridurre le emissioni di CO2 e di viaggiare a costi contenuti. Toki Air sarà anche il primo operatore giapponese a introdurre la soluzione Cargo Flex di ATR nella propria flotta e questo li aiuterà ad adattarsi a qualsiasi fluttuazione della domanda passeggeri/merci.
Stefano Bortoli, CEO di ATR, ha commentato: “La versione ATR 42-600S è uno strumento fondamentale per espandere gli orizzonti di molte comunità remote in tutto il mondo, ed è particolarmente vero in Giappone. Le rotte aeree costituiscono una parte essenziale dei viaggi e dei trasporti interni dell’arcipelago e sappiamo quanto sia difficile garantire questi collegamenti in modo sostenibile. Con l’ATR 42-600S, crediamo fermamente di poter offrire la giusta soluzione ai requisiti del Giappone, ora e in futuro”.
Oltre all’aeroporto di Niigata, Toki Air opererà anche da e per l’aeroporto di Sado, situato sull’isola di Sado, al largo della costa di Niigata. La sfida principale è decollare e atterrare sulla sua pista corta, che misura solo 890 metri, per la quale l’ATR 42-600S sarebbe perfetto. L’acquisto dell’ATR 42-600S renderebbe Toki Air la prima compagnia aerea giapponese ad operare questo tipo di velivolo, posizionandosi come pionieri nel regional aviation network in Giappone.
Afrijet continua ad evolvere la sua flotta verso l’ATR 72-600
ATR finalizza la vendita di tre ATR 72-600 alla compagnia aerea centrafricana Afrijet, che utilizzerà l’aeromobile per sostituire parte della sua flotta ATR 72-500. Dal secondo velivolo in poi, questi ATR 72-600 saranno equipaggiati con il motore P&WC di ultima generazione, il PW127XT-M, che offre una maggiore efficienza e consuma meno carburante. L’accordo è un’ulteriore prova dell’efficacia dell’ATR nella crescita di rotte e reti regionali, grazie alle sue operazioni convenienti. Afrijet ha iniziato inizialmente con velivoli ATR usati per poi passare a un ATR 72-600 in leasing nel 2020. Questa acquisizione diretta di aeromobili nuovi aumenterà la dimensione della flotta -600 a quattro ATR 72-600, consentendo l’apertura di nuove rotte e frequenze.
È stato dimostrato che la connettività regionale ha un impatto significativo sulle economie locali, con un aumento del 10% dei voli regionali che potrebbe portare a una crescita del 6% del PIL regionale. L’ATR è un apripista collaudato grazie alla sua efficienza operativa e versatilità, bruciando oltre il 40% in meno di carburante e quindi emettendo il 40% in meno di CO2 rispetto a un jet regionale.
Il CEO di Afrijet, Mark Gaffajoli, ha osservato: “Per essere efficace in Africa, un aereo deve essere efficiente in termini di costi, affidabile e versatile dal punto di vista operativo. Abbiamo bisogno di questi nuovi velivoli ATR, poiché la creazione di connettività nel Golfo di Guinea è vitale per il boom del commercio e dell’integrazione comunitaria nella zona CEMAC. In qualità di operatore nell’Africa equatoriale, sede della seconda foresta più grande del mondo, siamo orgogliosi di prepararci a investire in un device con una bassa impronta di carbonio e un impatto ecologico controllato e prevedibile”.
Stefano Bortoli, CEO di ATR, ha dichiarato: “Afrijet continua a fidarsi di ATR per la sua attività e siamo sempre orgogliosi di vedere una compagnia aerea passare da una flotta ATR legacy, all’introduzione di aeromobili di ultima generazione e infine all’acquisto di una nuova flotta. Essere in grado di farlo in tempi così difficili dimostra davvero che Afrijet ha una strategia e un modello di business eccellenti. Dimostra anche che l’ATR è l’aereo perfetto con cui fornire connettività regionale in Africa”.
(Ufficio Stampa ATR – Photo Credits: ATR)