easyJet ha presentato oggi la sua Roadmap verso net-zero, in cui vengono delineate le modalità per raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette di CO2 entro il 2050.
L’annuncio fa seguito all’impegno preso l’anno scorso dalla compagnia nell’aderire a Race to Zero, la campagna promossa dalle Nazioni Unite. Si tratta della tabella di marcia più ambiziosa finora adottata da una compagnia aerea, in quanto si concentra sulle nuove tecnologie. La Roadmap prevede che, adottando una tecnologia a zero emissioni di anidride carbonica – quando questa sarà disponibile – la compagnia aerea sarà in grado di eliminare il 78% delle proprie emissioni di anidride carbonica per passeggero al chilometro entro il 2050 (vs. 2019). Al contempo, le emissioni residue saranno gestite da una tecnologia di rimozione della CO2. L’ambizione finale di easyJet è quella di far volare la sua intera flotta a zero emissioni di anidride carbonica.
Il percorso verso una tecnologia a zero emissioni di anidride carbonica è in corso: Rolls-Royce sta infatti completando gli ultimi passaggi necessari per effettuare i primi test a terra di un motore alimentato a idrogeno. Uno step importante della partnership recentemente annunciata da easyJet insieme a Rolls-Royce, che ha lo scopo di sviluppare una tecnologia per motori a combustione di idrogeno che sia in grado di alimentare anche gli aerei a fusoliera stretta come quelli impiegati da easyJet.
Oltre alla transizione verso una tecnologia a zero emissioni di anidride carbonica, la Roadmap di easyJet prevede anche una combinazione di misure che includono il rinnovamento della flotta, l’efficientamento delle operazioni, l’ammodernamento dello spazio aereo, l’uso dei SAF (Sustainable Aviation Fuel) e di tecnologie per l’eliminazione delle emissioni di anidride carbonica. Da tempo easyJet è impegnata a ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica e dal 2000 – in un arco di tempo di vent’anni – ha già ridotto di un terzo le proprie emissioni per passeggero per chilometro.
Oggi easyJet ha annunciato un investimento di diversi milioni di sterline nella più recente tecnologia per aeromobili destinata a tutta la sua flotta. Ciò consentirà alla compagnia di ottenere riduzioni sostanziali e permanenti delle emissioni di anidride carbonica nel breve periodo, attraverso l’ottimizzazione delle manovre di discesa degli aeromobili. easyJet ha inoltre confermato di aver già concordato con il suo fornitore Q8Aviation tutte le forniture di SAF necessarie per i prossimi cinque anni come indicato nella sua Roadmap.
Johan Lundgren, CEO di easyJet, ha così commentato il lancio della Roadmap: “Sfidare lo status quo è parte del DNA di easyJet: lo si è visto 25 anni fa, quando la compagnia ha reso accessibile il volo a tutte le persone e lo si vede oggi nella sua volontà di guidare il settore nel processo di decarbonizzazione.
Oggi siamo la prima compagnia aerea a tracciare una Roadmap ambiziosa in cui la tecnologia a zero emissioni di anidride carbonica viene considerata fondamentale nel percorso verso le zero emissioni nette entro il 2050 e verso un volo a zero emissioni per tutta la nostra flotta.
Sono lieto che oggi sia possibile fare un passo avanti verso questo obiettivo grazie al nostro partner Rolls-Royce, che sta completando gli ultimi passaggi per iniziare a testare a terra il primo motore a idrogeno.
La decarbonizzazione del trasporto aereo è un’impresa importante che sta vedendo la collaborazione dell’intero settore. Abbiamo però bisogno del sostegno del governo britannico e delle istituzioni europee per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette e per questo abbiamo delineato quali azioni sono oggi necessarie da parte loro.
Con la definizione della nostra Roadmap possiamo assicurare che ci stiamo concentrando sulle misure che ci porteranno al net-zero negli anni a venire, per contribuire a garantire un futuro sostenibile per l’aviazione a beneficio della prossima generazione e del nostro pianeta”.
La Roadmap si basa sulle conoscenze e sulle previsioni tecnologiche attuali; con il tempo i singoli elementi potrebbero dover essere adattati o ridimensionati. L’obiettivo intermedio basato su evidenze scientifiche precedentemente annunciato dalla compagnia aerea – ovvero quello che prevede una riduzione dell’intensità delle emissioni di anidride carbonica del 35% entro il 2035 – è stato convalidato dalla Science-Based Targets initiative, rendendo easyJet il primo vettore low-cost al mondo con un obiettivo intermedio di riduzione delle emissioni di anidride carbonica convalidato dalla SBTi.
Le componenti chiave della Roadmap prevedono:
Tecnologia a zero emissioni: sebbene easyJet stia vagliando tutte le opzioni possibili per un volo a zero emissioni, sulla base degli attuali progressi tecnologici, l’idrogeno offre il maggior potenziale di decarbonizzazione per una compagnia aerea a corto raggio come easyJet. La compagnia prevede di adottare una tecnologia a zero emissioni di CO2 non appena questa sarà disponibile: secondo la Roadmap, infatti, il 78% delle emissioni di anidride carbonica per passeggero per chilometro potrebbe essere eliminato grazie a questa tecnologia entro il 2050 (vs. 2019), mentre le emissioni residue potrebbero essere eliminate grazie alla tecnologia di rimozione della CO2. L’obiettivo di lungo termine di easyJet é quello di un volo, per tutta la flotta, a zero emissioni di CO2.
L’idrogeno non produce emissioni di CO2 e possiede il potenziale di ridurre in modo significativo anche quegli effetti del trasporto aereo che non sono direttamente correlati alla CO2. Negli ultimi due anni, lo sviluppo della tecnologia a zero emissioni di anidride carbonica ha subito un’accelerazione esponenziale e easyJet sta collaborando con i partner, tra cui Airbus, Rolls-Royce, GKN Aerospace, Cranfield Aerospace Solutions e Wright Electric, per accelerare questo processo. Si tratta di uno sforzo che coinvolge l’intero settore e, in qualità di grande compagnia europea, easyJet non si limita a fornire ai suoi partner il suo punto di vista di compagnia aerea e cliente, ma vuole dimostrare ai produttori di aeromobili che esiste realmente una domanda di aeromobili a zero emissioni di CO2.
Rinnovamento della flotta: Il rinnovamento della flotta è una misura fondamentale per la decarbonizzazione, in quanto permette di sostituire gli aeromobili più vecchi con modelli più recenti e più efficienti dal punto di vista dei consumi. easyJet investirà a prezzo di listino 21 miliardi di dollari nei prossimi anni per continuare a rinnovare la propria flotta. Tutti i 168 nuovi aeromobili consegnati saranno di tipo Airbus NEO, e si andranno ad aggiungere ai 59 aeromobili NEO già in flotta che fanno di easyJet uno dei maggiori operatori monomarca di aeromobili della famiglia A320neo in Europa. In termini di carburante, questi aerei sono più efficienti di almeno il 15% rispetto agli aeromobili che vanno a sostituire, oltre a garantire una riduzione del loro impatto sonoro del 50%. Il passaggio ad aeromobili di ultima generazione più efficienti dal punto di vista del consumo di carburante, insieme al passaggio ad aeromobili più grandi, hanno un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica nel breve termine, grazie alla maggiore efficienza in termini assoluti rispetto all’impiego di carburante e a una riduzione delle emissioni per posto.
Miglioramento ed efficientamento delle operazioni: easyJet continua a operare nel modo più efficiente possibile ed è sempre alla ricerca di nuove modalità per migliorarsi ulteriormente. Oggi easyJet ha annunciato un investimento di svariati milioni di sterline che riguarderá l’intera flotta per l’adozione di un software di ultima generazione che aiuterà la compagnia aerea a ottenere una riduzione significativa e permanente delle emissioni di anidride carbonica nel breve termine, attraverso l’ottimizzazione delle manovre di discesa degli aeromobili. Questa soluzione va a unirsi all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e all’adeguamento delle procedure operative standard per ridurre il consumo di carburante e quindi le emissioni di anidride carbonica: tra queste il rullaggio con un solo motore al decollo e all’atterraggio, l’utilizzo di informazioni meteorologiche avanzate per migliorare le prestazioni di navigazione e, ancora, il lavaggio dei motori per rimuovere i detriti e consentire migliori prestazioni della turbina. A ciò si aggiungono le partnership con i principali stakeholder nel campo dell’efficienza del volo, come Airbus, Collins Aerospace, NATS ed Eurocontrol. easyJet ha inoltre recentemente ricevuto da Airbus il primo A320neo dotato della più recente tecnologia Satellite Landing System (SLS) che contribuisce a migliorare ulteriormente l’efficienza delle sue operazioni, riducendo così il consumo di carburante.
Ammodernamento dello spazio aereo: si tratta di un aspetto cruciale per l’intero settore, in quanto è la fonte di riduzione più attuabile in questo momento: più voli diretti implicano infatti tempi di volo più brevi e quindi meno uso di carburante con conseguente riduzione delle emissioni. easyJet sta collaborando con gli stakeholder e le autorità per modernizzare lo spazio aereo, partecipando a iniziative come il Cielo Unico Europeo e il programma di modernizzazione dello spazio aereo del Regno Unito, coordinato dall’Airspace Change Organising Group (ACOG). Queste importanti iniziative sono necessarie per un sistema di gestione del traffico aereo più efficiente e ottimizzato dal punto di vista ambientale. Per esempio, il Cielo Unico Europeo ha dichiarato l’intenzione di ridurre del 10% le emissioni di anidride carbonica derivanti dall’aviazione europea. easyJet è uno dei membri fondatori del Single European Sky ATM Research (SESAR) 3, un partenariato pubblico-privato europeo istituzionalizzato per accelerare la realizzazione del Cielo Digitale Europeo. easyJet è stata inoltre recentemente nominata come prima compagnia partner per la valutazione di Iris, un programma innovativo per la gestione del traffico aereo, condotto da Inmarsat, leader mondiale nelle comunicazioni satellitari, insieme all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e ad Airbus, che apre la strada a una gestione più efficiente del traffico aereo.
Sustainable Aviation Fuel (SAF): easyJet continuerà a utilizzare il SAF, secondo le necessità, fino a quando la sua flotta non passerà ad aeromobili a zero emissioni di anidride carbonica, in modo da ottenere una riduzione sostanziale delle emissioni di anidride carbonica prodotte durante il ciclo di vita rispetto al cherosene. Oggi easyJet ha confermato di aver contrattualizzato tutti i volumi di SAF previsti dalla sua Roadmap per i prossimi cinque anni con il suo fornitore Q8Aviation, uno dei principali fornitori europei di carburante per aerei. L’anno scorso, in aggiunta, easyJet è stata la prima compagnia aerea a operare voli dall’aeroporto di Gatwick con una miscela di SAF al 30% e Jet A-1, fornito da Q8Aviation.
Tecnologia di rimozione della CO2: easyJet ha firmato una lettera di intenti con Airbus per sostenere lo sviluppo della tecnologia di rimozione della CO2, che cattura l’anidride carbonica direttamente dall’atmosfera e la immagazzina in modo sicuro e definitivo nel sottosuolo. easyJet è tra le prime compagnie al mondo a sostenere questa tecnologia innovativa riconosciuta dagli scienziati del settore climatico e inclusa nell’ultimo rapporto del Gruppo Intergovernativo di Esperti sul Cambiamento Climatico (IPCC) come strumento fondamentale per aiutare il mondo ad andare oltre la mitigazione del clima e a sostenere il raggiungimento di obiettivi net-zero attraverso la rimozione delle emissioni residue.
L’SBTi richiede alle compagnie aeree di decarbonizzare direttamente all’interno delle proprie operazioni, senza quindi dover ricorrere alla compensazione delle emissioni di CO2 esterne al settore o ad altri meccanismi come l’Emissions Trading System dell’UE o CORSIA. In linea con ciò, easyJet passerà dalla compensazione delle emissioni di anidride carbonica esterne al settore, che è sempre stata considerata una misura di breve termine, al sostegno e alla promozione dei singoli elementi previsti dalla Roadmap per rendere il net-zero una realtà, come dimostrato dagli investimenti effettuati finora. Dal lancio del suo programma di compensazione delle emissioni, la compagnia ha compensato quasi 8,7 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica (19 novembre 2019 – 30 giugno 2022). easyJet continuerà a compensare per conto dei suoi clienti per tutti i voli prenotati fino alla fine di quest’anno, anche per volare nel 2023. A partire da gennaio 2023, la compagnia aerea offrirà ai suoi clienti un’opzione di compensazione volontaria.
easyJet sta destinando un investimento di svariati milioni di sterline alla sua partnership con Rolls-Royce per favorire lo sviluppo della tecnologia dei motori a combustione di idrogeno per gli aerei a fusoliera stretta. Ha inoltre annunciato l’intenzione di acquistare in futuro crediti per la rimozione delle emissioni di anidride carbonica grazie alla sua partnership con Airbus. Tutto ciò si aggiunge al rinnovo della flotta in corso per sostituire gli aeromobili più vecchi con aeromobili di tipo Airbus NEO, più efficienti nei consumi di almeno il 15%. Ciò avverrà con un investimento a prezzo di listino di 21 miliardi di dollari e con un investimento a breve termine di diversi milioni di sterline per ottenere ulteriori efficienze operative.
Inoltre, easyJet investirà in progetti ambientali locali che supportano la biodiversità a beneficio delle comunità locali in cui opera. Questi investimenti in materia di sostenibilità saranno continuamente revisionati per garantire il massimo impatto.
(Ufficio Stampa easyJet – Photo Credits: easyJet)