Sabato 17 dicembre a Volandia, si è tenuta la conferenza “Il caso Mattei”. L’incidente aereo in cui fu coinvolto Enrico Mattei, precipitato con il suo Morane Saulnier MS.760B Paris II, marche di registrazione I-SNAP, a Bascapè, provincia di Pavia, il 27 ottobre 1962, divide ancora oggi l’opinione pubblica, 60 anni dopo l’incidente. Motivo per cui è stato sicuramente molto interessante discuterne, anche da un punto di vista aeronautico e riguardo l’evoluzione che hanno avuto le inchieste sugli incidenti aerei nel tempo.
L’Avv. Claudio Tovaglieri, Presidente Comitato Scientifico di Volandia, ha dato il benvenuto alla platea ed ha sottolineato l’importanza di questi eventi per il Museo: “Conferenze come quella di oggi, sono opportunità che riscuotono successo sia tra gli appassionati di storia dell’aviazione sia tra coloro che sono legati ad altre passioni. È sempre bello vedere un pubblico così numeroso e partecipe agli eventi, soprattutto dopo lo stop forzato del recente periodo”.
L’Avv. Paolo Re del Foro di Pavia, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Volandia, moderatore dell’evento, ha introdotto i relatori della conferenza.
Il Prof. Massimo Ferrari, già docente Università Cattolica Milano ed ex Presidente UGAI NORD, ha trattato l’argomento: “Mattei, il contesto socio politico e l’attualità della visione imprenditoriale”. Ha fornito un quadro esplicativo della figura di Mattei sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista imprenditoriale, esaminando le varie fasi del personaggio nel tempo e la sua evoluzione come imprenditore.
Il secondo intervento è stato opera del Prof. Bruno Franchi, Presidente ANSV, docente Università di Modena e Reggio Emilia, quale ha evidenziato “L’evoluzione della normativa e delle tecniche relative alle inchieste aeronautiche”.
L’interrogativo che si è posto il professor Franchi è stato: “Se l’incidente di Mattei fosse accaduto oggi, quale sarebbe il quadro normativo ed organizzativo di riferimento?”
Nel periodo in cui è successo l’incidente aereo di Mattei erano in vigore le normative dell’epoca. La conferenza è stata anche occasione per realizzare spunti di riflessione proprio in questa materia: la necessità negli anni di aggiornare le normative e le tecniche relative alle inchieste aeronautiche, proprio per adeguarsi al cambiamento tecnologico e al contesto in cui si va ad operare.
Infatti, qualche tempo dopo sono state abrogate vecchie normative non più attuali, è nata l’ANSV e sono state definite nuove norme e tecniche di indagine in ambito aeronautico, orientate alla safety investigation.
In seguito, è stata la volta del Prof. Gregory Alegi, docente Università Luiss Roma, il quale ha spiegato “Le conclusioni della Commissione Savi”. Analizzando le varie fasi dell’inchiesta, le documentazioni e le testimonianze dell’epoca, il lavoro dei componenti la Commissione, ha argomentato al pubblico presente i motivi per cui la Commissione stabilì che si trattò di un incidente aereo.
Gli interventi si sono conclusi con il Dott. Vincenzo Calia, già Sostituto Procuratore Generale della Repubblica a Milano, che ha parlato dell’“Omicidio di Mattei”. Il Dottor Calia ha riaperto il caso Mattei nel 1994, quando era Pubblico Ministero a Pavia e titolare dell’inchiesta avviata appunto nel 1994 e conclusa nel 2003. Il Dott. Calia ha spiegato come, dopo l’esame di molti documenti e materiale, con l’ausilio di consulenze tecniche e l’ascolto di testimoni, è giunto alla conclusione che non si è trattato di un incidente aereo, ma di un attentato. Di questo parla anche nel suo libro “Il caso Mattei”, scritto con Sabrina Pisu.
La conferenza non aveva l’obiettivo di prendere una posizione netta sul caso Mattei, bensì lo scopo di trattare nel dettaglio l’incidente avvenuto quel giorno affrontandolo da tutti i punti di vista, in modo che ognuno possa farsi la propria idea sull’accaduto. Dal punto di vista tecnico – aeronautico è stato molto interessante osservare la notevole evoluzione che hanno avuto le investigazioni tecniche degli incidenti aeronautici, non solo nei metodi ma anche nella forma dei final report, arrivando alle inchieste attuali.
Come era prevedibile, il confronto ha suscitato un acceso dibattito e ha permesso ai presenti di riflettere su quanto affermato dai vari oratori, per poter trarre le proprie conclusioni in merito.
(Spaccato esposto a Volandia del motore Turbomeca Marborè che equipaggiava il Morane Saulnier MS.760 Paris)
(Redazione Md80.it – Photo Credits: Md80.it)