Sei aziende internazionali hanno lanciato un nuovo consorzio per dare vita alla zero-emission aviation in Nuova Zelanda. La visione dell’Hydrogen Consortium è quella di supportare il paese a fare da pioniere nello sviluppo commerciale di green hydrogen-powered aircraft.
I partner sono il leader aerospaziale internazionale Airbus, la global green energy company Fortescue Future Industries (FFI), la compagnia aerea Air New Zealand, la next generation energy company Hiringa Energy, il pioniere in liquid hydrogen solution Fabrum e Christchurch Airport.
L’Hydrogen Consortium è stato lanciato a Christchurch Airport, che sta sviluppando un distretto di energia rinnovabile di 400 ettari chiamato Kowhai Park.
Parlando al lancio, il Christchurch Airport chief executive, Justin Watson, ha affermato che il cambiamento climatico ha ulteriormente rafforzato la determinazione del settore dell’aviazione internazionale a decarbonizzare. “Sono stati compiuti importanti progressi”, afferma Watson. “Ci sono già stati test flights di zero emission aircraft. Esistono nuovi sustainable aviation fuels che possono ridurre le emissioni fino all’80% e un’enorme quantità di ricerca è in corso su come commercializzare queste soluzioni. L’Hydrogen Consortium vedrà alcuni dei migliori esperti del mondo collaborare su uno degli zero emission fuels più promettenti: il green hydrogen”.
Airbus sta lavorando per sviluppare e mettere in servizio il primo hydrogen-powered commercial passenger aircraft al mondo entro il 2035.
In stretta collaborazione con i suoi partner, Airbus terrà conto del fabbisogno di idrogeno dell’aviazione in Nuova Zelanda. Utilizzando il suo hydrogen hubs at airports concept, Airbus si impegnerà con gli attori del settore aeronautico e non aeronautico per eseguire una valutazione completa delle esigenze di approvvigionamento energetico per consentire operazioni di velivoli alimentati a idrogeno.
L’Airbus Vice President of the ZEROe Ecosystem Karine Guenan, afferma che il viaggio verso un’aviazione sostenibile richiede la creazione di un intero ecosistema, che coinvolgerà attori chiave di una varietà di settori: “Il consorzio che stiamo costruendo riunisce una serie di partner pionieristici con un interesse comune: trasformare in realtà l’hydrogen-powered aviation in Nuova Zelanda”.
La Christchurch liquid hydrogen solutions company Fabrum ha recentemente progettato l’hydrogen-powered technology per la Emirates Team New Zealand chase boat (Chase Zero) e ha sviluppato una lightweight liquid hydrogen fuel tank technology for aviation use.
Il co-fondatore Christopher Boyle non ha dubbi che il futuro dell’aviazione pulita sia sostenuto dal green hydrogen. “Il consorzio riunisce alcuni dei migliori esperti mondiali in green hydrogen: avere tutte queste organizzazioni attorno allo stesso tavolo velocizzerà ciò che tutti apprendiamo. Insieme faremo una grande differenza nel portare avanti la zero emission aviation, il che è una buona notizia per chiunque voglia volare in modo sostenibile in futuro”, ha affermato Christopher Boyle.
Hiringa Energy è un pioneering green hydrogen developer. Sta costruendo un’infrastruttura chiave per supportare la transizione della Nuova Zelanda all’idrogeno verde in molteplici settori di trasporto, tra cui trasporto aereo, marittimo e pesante su strada. Le prime quattro production and high-capacity refuelling stations di Hiringa entreranno in funzione nel 2023, con un’espansione a livello nazionale pianificata dal 2024.
Il suo chief executive Andrew Clennett ha affermato che l’adozione dell’idrogeno verde sta accelerando in tutto il mondo e la Nuova Zelanda è ben posizionata per essere un leader in questo spazio: “Ci sono bus, autocarri, treni e barche alimentati a green hydrogen già in servizio, alcuni dei quali hanno fatto rifornimento qui in Nuova Zelanda, tra cui l’Emirates Team New Zealand chase boat. Gli aerei sono un passo successivo fondamentale e questo consorzio si è formato per garantire che questi aerei abbiano l’infrastruttura e la fornitura di idrogeno di cui avranno bisogno per decollare qui. Il nostro team è molto motivato a sfruttare la nostra esperienza pratica, portando l’idrogeno verde sul mercato per realizzare questa transizione”.
Nei prossimi sei mesi i partner lavoreranno insieme per progettare un hydrogen ecosystem for aviation in Nuova Zelanda.
La prima fase si concentrerà sulla ricerca, che sarà completata entro la fine del 2023. Il consorzio svilupperà una visione per l’hydrogen aviation in Nuova Zelanda, esaminerà la supply chain dell’idrogeno e le sue sfide, valuterà il fabbisogno di idrogeno previsto del mercato dell’aviazione locale fino al 2050 e svilupperà un percorso di politiche, regolamenti e incentivi per promuovere lo sviluppo dell’hydrogen aviation.
La seconda fase si concentrerà sulla possibilità di effettuare hydrogen aircraft test flights in Nuova Zelanda.
Air New Zealand ha due obiettivi ambiziosi: effettuare il suo primo commercial demonstrator flight a partire dal 2026 e iniziare a sostituire la sua Q300 Turboprop fleet a partire dal 2030 con velivoli a basse emissioni.
Kiri Hannifin, Chief Sustainability Officer della compagnia aerea, ha affermato che il lavoro del consorzio sarà importante per Air New Zealand, per raggiungere tali ambizioni. “Per volare aerei alimentati a idrogeno in Nuova Zelanda avremo bisogno di un ecosistema aeronautico in grado di supportarlo. L’Hydrogen Consortium riunisce competenze in materia di energia, aeromobili, operatori aerei e aeroporti con l’obiettivo di dar vita a tutto ciò. Non vediamo l’ora di vedere cosa possiamo ottenere insieme”, ha affermato Hannifin.
Il CEO di Fortescue Future Industries (FFI), Mark Hutchinson, ha affermato che l’unione di tali organizzazioni innovative ha segnato un momento significativo nella ricerca di viaggi aerei senza combustibili fossili. “Fortescue Future Industries è un global green energy and technology business che porterà al consorzio il suo know-how nelle energie rinnovabili su larga scala e nella produzione e consegna di zero-emissions green hydrogen”, ha affermato Hutchinson.
“La missione è eliminare i combustibili fossili, anche dall’industria aeronautica, e l’idrogeno verde è la chiave per raggiungere questo obiettivo. L’idrogeno verde e l’energia verde sono la soluzione pratica e implementabile di cui tutti abbiamo bisogno ora e dobbiamo correre per fornirla su larga scala. I membri del consorzio hanno tutti una straordinaria esperienza e impegno per la decarbonizzazione dei viaggi aerei e insieme crediamo di poter sviluppare un percorso affinché la Nuova Zelanda diventi un pioniere globale in questa ricerca”, ha concluso Mark Hutchinson.
(Ufficio Stampa Airbus – Photo Credits: Airbus)