Aeronautica Militare: conclusa l’esercitazione multi-dominio Joint Stars 2023

AM F 35 Joint StarsÈ terminata la Joint Stars 2023, l’esercitazione complessa multi-dominio che ha visto le Forze Armate italiane addestrarsi nella difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, nella sicurezza cibernetica e spaziale, nella difesa da contaminazione chimica, biologica, radiologica o nucleare e nel contrasto alle minacce emergenti, tra cui droni sottomarini o aerei.

“Durante la Joint Stars i reparti di Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri, si sono anche esercitati in 28 eventi “interagenzia”, allo scopo di incrementare l’integrazione e l’interoperabilità tra le componenti delle Forze Armate e le altre articolazioni dello Stato coinvolte nella gestione dell’ordine pubblico, nelle attività di contrasto al terrorismo e ai traffici illeciti, nel soccorso ai profughi e nella gestione delle situazioni emergenziali.

In totale le attività addestrative, pianificate e dirette dal Comando Operativo di Vertice Interforze, hanno visto operare oltre 5.300 uomini e donne e 900 piattaforme provenienti dalle Forze Armate, inclusa Guardia Costiera, e dai Corpi Armati e non dello Stato, quali Guardia di Finanza, Protezione civile, Corpo militare della Croce Rossa Italiana, Vigili del Fuoco.

Coinvolti anche assetti stranieri – tra questi un battaglione meccanizzato norvegese, assetti delle NATO Standing Naval Forces e ufficiali di staff sloveni. Alle attività hanno preso parte, per la prima volta in una esercitazione interforze, studenti universitari di importanti atenei nazionali (LUISS “Guido Carli”, LUMSA, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Università degli Studi di Genova)”, afferma l’Aeronautica Militare.

“L’ultima attività addestrativa si è svolta presso il Poligono Sperimentale Interforze di Salto di Quirra (PISQ), dove sono stati lanciati missili Aster e missili Stinger. Ai lanci missilistici hanno contribuito oltre 150 soldati provenienti da tutti i reparti dell’Artiglieria Controaerei, che si sono addestrati e approntati per garantire il corretto svolgimento dell’esercitazione a fuoco e il raggiungimento della piena capacità operativa.

Anche per questo evento, particolare cura è stata posta al tema ambientale: i materiali rilasciati sul territorio o nei fondali marini interessati dalle attività addestrative della Joint Stars, che per essere impiegati devono essere preliminarmente valutati attraverso le rispettive Schede di Sicurezza Integrata e dichiarati non contaminanti, verranno comunque rimossi.

Campagne di individuazione e rimozione dei residuati sono già state pianificate nel periodo estivo di sospensione delle attività e i materiali recuperati che non potranno trovare utile re-impiego verranno regolarmente smaltiti secondo le norme vigenti in materia”, prosegue l’Aeronautica Militare.

“Decisivo il ruolo dell’Aeronautica Militare nell’esercitazione che ha garantito un importante contributo a livello operativo e tecnico e ha fornito un determinante supporto logistico.

Nel corso dell’esercitazione sono stati impegnati diversi assetti dell’Aeronautica Militare che, oltre ad essere rischierati presso il Reparto Sperimentale e di Standardizzazione Tiro Aereo (R.S.S.T.A) di Decimomannu, hanno operato prevalentemente dalle proprie basi di appartenenza o rischierati nelle vicinanze della zona di addestramento, come i Tornado del 6° Stormo di Ghedi, i T-346, il P-72 del 41° Stormo di Sigonella, gli elicotteri HH-139 ed HH-101A del 9° Stormo.

In particolare, dalla 46ª Brigata Aerea di Pisa hanno operato i C-130J e i C-27J per trasporto personale e materiale, aviorifornimento, attività di aviolancio di forze speciali e trasporto sanitario in bio-contenimento, dal 14° Stormo di Pratica di Mare il G-550 CAEW per le capacità di Comando e Controllo e di sorveglianza aerea e il KC-767, dal 32° Stormo di Amendola il velivolo a pilotaggio remoto MQ-9 “Predator”, mentre dal 37° Stormo di Trapani hanno operato gli F-2000 Eurofighter e gli F-35, provenienti dal 4° Stormo di Grosseto, del 32° e 36° di Gioia del Colle e 51° di Istrana.

Impiegato presso il PISQ l’assetto FARP (Forward Arming and Refuelling Point) del 3° Stormo di Villafranca, capacità della Difesa che permette un elevato livello di efficacia nella condotta di Operazioni Speciali, Personnel Recovery, Search and Rescue (SAR) e in soccorso alla popolazione civile, garantendo la disponibilità di carburante ed equipaggiamento anche in zone isolate ed in contesti logisticamente complessi, ampliando il raggio di azione dei velivoli ad ala rotante.

Rischierato su Decimomannu anche il Reparto Mobile di Comando e Controllo, con personale del Reparto Difesa Aerea e Missilistica Integrata e del Reparto Addestramento Controllo Spazio Aereo, per la gestione del sistema D-ASACS, Deployable Air Surveillance and Control System.

Impiegate anche le forze di terra dell’Aeronautica Militare, provenienti dal 16° Stormo di Martina Franca e dal 17° Stormo di Furbara, con compiti di Counter Unmanned Aerial Systems, Joint Terminal Attack Control e Supporto Tattico alle Operazioni Speciali in funzione di Extraction Forces per le missioni di Personnel Recovery”, continua l’Aeronautica Militare.

“Tutte le attività aeree della JOST23 sono state pianificate e gestite attraverso il Comando di Componente Aerea attivato su Poggio Renatico, sede del Comando Operazioni Aerospaziali.

Il R.S.S.T.A. Aereo di Decimomannu si è distinto durante l’esercitazione JOST23, dimostrando la sua importanza cruciale e fornendo un ambiente strategico e tattico perfetto per le operazioni congiunte. La base aerea cagliaritana, la cui vasta infrastruttura e le ampie aree di addestramento hanno permesso di condurre operazioni complesse e realistiche, ha consentito alle forze partecipanti di affinare le proprie capacità operative. La base ha fornito indispensabili servizi di supporto, tra cui alloggiamento, rifornimento e manutenzione, contribuendo al successo complessivo dell’esercitazione. Nonostante l’intensa attività militare, le dinamiche della base non sono state influenzate negativamente e sono state infatti assicurate sia le attività di volo che le attività inerenti la l’International Flight Training School (IFTS), dimostrando, ancora una volta, l’affidabilità ed il ruolo fondamentale della base nel supportare importanti missioni internazionali”, conclude l’Aeronautica Militare.

(Ufficio Stampa Aeronautica Militare – Photo Credits: Aeronautica Militare)

 

 

 

 

2023-06-07