AERONAUTICA MILITARE: CAMBIO COMANDO ALLA GUIDA DEI “DIAVOLI ROSSI” – Giovedì 29 giugno, presso l’Aeroporto militare “Luigi Olivari” di Ghedi, si è svolta la cerimonia di passaggio di consegne al comando del 6° Stormo dell’Aeronautica Militare, fra il Colonnello Giacomo Lacaita, Comandante uscente, ed il Colonnello Luca Giuseppe Vitaliti, Comandante subentrante. L’evento è stato presieduto dal Generale di Divisione Aerea Luigi Del Bene, Comandante delle Forze da Combattimento di stanza a Milano, alla presenza delle principali autorità civili, militari e religiose della provincia lombarda, fra cui il Prefetto della città di Brescia, Dott.ssa Maria Rosaria Laganà, ed i Sindaci dei Comuni di Ghedi, Castenedolo, Borgosatollo, Montirone e Desenzano del Garda. Dinanzi al Picchetto d’onore, ai “Diavoli Rossi” schierati, al personale civile, ai Gonfaloni della Città di Ghedi, della città di Brescia, decorato con medaglia d’argento al valor militare, della provincia di Brescia, del Labaro del Nastro Azzurro e dei Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, la cerimonia ha raggiunto il momento più suggestivo e simbolico con la consegna della Bandiera di Guerra del 6° Stormo tra i due Comandanti, unitamente alla pronuncia della formula di riconoscimento per l’assunzione dell’incarico. “Prima di qualunque altra cosa, desidero rivolgere un deferente saluto alla Bandiera di Guerra del 6° Stormo, custode dei sacri valori del Reparto, testimone del sacrificio dei Diavoli Rossi che, nel tempo, in pace ed in guerra, hanno donato alla patria il loro bene più prezioso, tenendo fede fino in fondo al giuramento prestato”, con queste parole il Colonnello Lacaita ha introdotto il discorso di commiato. “Dismissione del velivolo Tornado, transizione sull’F-35, rinnovamento infrastrutturale e ottimizzazione della sicurezza delle operazioni, sono state queste le quattro direttrici su cui ho impostato la mia azione di comando e, ne sono sicuro, saranno le linee di sviluppo del Reparto nei prossimi anni”, ha proseguito dopo aver ringraziato il personale dello Stormo per l’encomiabile professionalità dimostrata. A seguire, il Colonnello Vitaliti, nel suo discorso di insediamento, ha ringraziato le Superiori Autorità per il prestigioso incarico affidatogli: “Profonderò massimo ed incondizionato impegno e darò tutto me stesso per essere all’altezza dei miei doveri”. Poi, nel rimarcare la lungimiranza con la quale l’Aeronautica Militare sta affrontando minacce e scenari del futuro, ha continuato evidenziando come “la trasformazione in atto rappresenta una grande sfida anche sotto il profilo organizzativo ed umano. L’F-35 è un vero e proprio moltiplicatore di forze, ma il salto quantico di capacità che consente può essere espresso a pieno solo se sostenuto dall’ampliamento dello spettro di conoscenze e competenze del personale e da una riorganizzazione che, facendo leva sulle qualità del sistema d’arma, sia caratterizzata da elevata flessibilità, efficienza e sostenibilità”. A conclusione degli interventi, il Generale Del Bene, dopo aver rivolto un saluto alle autorità e agli ospiti intervenuti, ha espresso il proprio apprezzamento sull’operato svolto dal Colonnello Lacaita. Ha dato poi un benvenuto a Ghedi al Colonnello Vitaliti, invitandolo ad intraprendere questa nuova avventura con entusiasmo e passione. Concludendo, rivolgendosi al personale del Reparto ha aggiunto: “A voi, donne e uomini del 6° Stormo, oggi schierati testimoni del passaggio simbolico della Bandiera di Guerra tra i due Comandanti, rivolgo un pensiero di sincera gratitudine: vi siete prodigati, in patria e all’estero, per assolvere gli onerosi compiti assegnati, agendo sempre con slancio, generosità e grande professionalità, portando avanti la tradizione di eccellenza di questo glorioso Stormo e il suo DNA. Quello dei Diavoli Rossi è un DNA fatto di duro lavoro in silenzio, di grande sacrifico, di poche parole ma di fatti concreti, di risultati piuttosto che forma” (Ufficio Stampa Aeronautica Militare).
AIRBUS: COLLABORARE CON GLI STAKEHOLDER PER MIGLIORARE LA SICUREZZA – Airbus informa: “In Airbus, miriamo a migliorare continuamente e in modo proattivo la sicurezza operativa dei nostri prodotti. Per questo ci impegniamo oltre lo stretto perimetro delle nostre responsabilità. Contribuiamo al miglioramento globale del modo in cui i nostri prodotti vengono operati e aiutiamo a raggiungere zero-accident air transportation in tutto il mondo. Un modo per farlo è attraverso workshop e seminari per fornire ai nostri stakeholder – così come al pubblico interessato – informazioni di base sui temi della sicurezza”. “Per Airbus Commercial Aircraft, i nostri Safety teams contribuiscono a programmi di scambio con le autorità aeronautiche nazionali al fine di rafforzare la loro capacità di supervisionare le operazioni degli aeromobili locali. In questo contesto, Airbus safety representatives conducono regolarmente “Hazards Identification Workshops”. Il loro obiettivo è identificare e comprendere meglio aviation hazards and risks con gli air transport system stakeholders, rafforzando la condivisione delle informazioni e fornendo futuri aggiornamenti dei national aviation safety plans. In una seconda fase, il rischio o pericolo può essere mitigato. Tali pericoli includono adverse meteorological conditions o unstable approaches, che in casi estremi possono portare a una runway excursion. Questo rischio può essere mitigato, ad esempio, segnalando tempestivamente le condizioni meteorologiche, con il rispetto delle standard operating procedures, con enhanced training programs e la promozione di sistemi di alerting systems on aircraft, come il Runway Overrun Prevention System (ROPS)“, prosegue Airbus. “Per aiutare a migliorare i livelli di sicurezza nella rotorcraft industry, gli Airbus Helicopters Safety teams tengono safety seminars. Durante questi Safety Roadshow, i safety experts accompagnano gli operatori di elicotteri civili e militari di tutto il mondo nel loro percorso per migliorare l’operational safety. Questi eventi sono organizzati in molti paesi diversi insieme alle autorità aeronautiche locali, ai supervisori della sicurezza, ai piloti, ai tecnici della manutenzione e ai dirigenti degli operatori. Dal 2009 Airbus Helicopters ha organizzato più di 200 Safety Roadshow in tutto il mondo per promuovere e rafforzare la in-flight safety culture, per promuovere le migliori pratiche nel settore e mitigare gli incidenti”, conclude Airbus.
IL TOUR DE FRANCE ADOTTA I SAF PER LE OEPERAZIONI IN ELICOTTERO – Airbus informa: “Gli elicotteri svolgono un ruolo essenziale nella trasmissione in diretta dei principali eventi sportivi. L’uso del SAF (sustainable aviation fuel) è una potente leva per ridurre la loro impronta di carbonio. I Tour de France and HBG group’s helicopters ne sono un esempio. L’elicottero svolge un ruolo essenziale nel trasmettere le immagini del Tour de France a milioni di spettatori ogni anno. HBG è un gruppo con vari brands, tra cui Mont Blanc Hélicoptères e Hélicoptères de France”. “Utilizziamo da sette a nove elicotteri per questa grande gara”, spiega Jean-Marc Genechesi, pilot, instructor and director of Hélicoptères de France. “I nostri elicotteri sono infatti utilizzati da due clienti: ASO, l’organizzatore del Tour, ed Euromedia (per France Télévisions), che fornisce le immagini che vengono trasmesse in tutto il mondo”. “ASO utilizza elicotteri per spostare vip o organizzatori, per i quali sono sufficienti i monomotore H125. Diverso è il caso di France Télévisions, che utilizza solo Ecureuil bimotore per le riprese”, prosegue Airbus. “La riduzione dell’impronta di carbonio è stata una delle principali preoccupazioni del Tour per diversi anni”, afferma Jean-Marc Genechesi. “Proprio quando le auto elettriche sono state introdotte nel convoglio, l’anno scorso ASO ci ha chiesto di coprire un terzo di tutte le tappe con SAF fuel, cosa che abbiamo fatto”. “L’H125 è certificato per volare con il 50% di SAF, come per tutti gli elicotteri della gamma Airbus. Oggi il SAF è in grado di ridurre le emissioni di CO2 in media dell’80% durante tutto il suo ciclo di vita, senza variazioni nei consumi o nella potenza erogata rispetto al fuel tradizionale. Con l’uso obbligatorio del SAF, HGB ha messo in atto i movimenti per rendere accessibile il biofuel durante tutto il corso della gara”, prosegue l’articolo. “Per il Tour 2023 il SAF sarà disponibile in diversi aeroporti, il che ci aiuterà a raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi”, afferma Jean-Marc. “In totale, Hélicoptères de France utilizzerà SAF per il 50% delle tappe per ASO e il 30% per France Télévisions”, conclude l’articolo (Published in Rotor Magazine – Airbus Helicopters customer magazine).
LA BELL H-1 FLEET SUPERA LE 500.000 ORE DI VOLO – L’attuale H-1 fleet di AH-1Z Vipers e UH-1Y Venoms ha raggiunto un importante traguardo, superando le 500.000 ore di volo. Quasi 400 elicotteri AH-1Z e UH-1Y, costruiti da Bell Textron Inc. e operati dal Corpo dei Marines degli Stati Uniti e dai loro alleati, si sono uniti per raggiungere il traguardo. “L’H-1 continua ad essere il principale esempio di una famiglia di velivoli che può fare di più con meno e offre un’interoperabilità e una expeditionary agility senza pari”, ha affermato Mike Deslatte, Bell H-1 vice president and program director. “Siamo entusiasti di raggiungere questo straordinario traguardo ed entusiasti per il futuro sia del Viper che del Venom, mentre continuano a crescere in numero e capacità in tutto il mondo”. L’H-1 Viper e il Venom forniscono un’enorme versatilità alla flotta. Entrambe le varianti hanno dimostrato l’integrazione con advanced weapons and datalink capabilities. “Siamo orgogliosi che le prime 500.000 ore di volo dell’UH-1Y e dell’AH-1Z abbiano incluso dispiegamenti costanti in deserti austeri, numerosi tipi di navi militari e ambienti freddi, a supporto degli U.S. and allied service members, a terra e in mare”, ha affermato Nate Green, Bell H-1 program manager. “Poiché il Viper e il Venom condividono l’85% di parti in comune, uno dei principali vantaggi di questo programma è che un singolo readiness improvement o capability upgrade può spesso supportare entrambi i velivoli”. Bell supporta il futuro degli H-1 attraverso il suo lavoro sul Marine Corps Structural Improvement Electrical Power Upgrade (SIEPU) program. Le structural and electrical modifications ottimizzano il velivolo per migliorare mission capabilities, aircrew safety, and interoperability. Bell sta attualmente lavorando per aumentare la electrical power capacity sulla piattaforma, che consentirà all’airframe di supportare l’integrazione di capacità aggiuntive per gli anni a venire. “Questo traguardo evidenzia le missioni cruciali che i nostri clienti hanno compiuto con l’H-1 durante questo periodo. Congratulazioni all’U.S. Marine Corps e ai loro alleati per questo straordinario traguardo. Bell è orgogliosa di essere partner su questa piattaforma”, ha aggiunto Deslatte. Bell fornisce servizi diversificati e completi agli H-1 squadrons, inclusi parts, maintenance, training, on-site field representatives, data analytics, a supporto delle operazioni in tutto il mondo.