Il Consiglio di Amministrazione di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A., riunitosi sotto la Presidenza di Enrico Postacchini, ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2023.
“Questi primi sei mesi del 2023, in continuità con quanto avvenuto a partire dalla fine del 2022, hanno evidenziato risultati in crescita costante. Alcuni di questi, trainati dall’ottimo andamento della stagione estiva, hanno finalmente raggiunto e in alcuni casi superato i valori pre-pandemici, andando oltre anche le più ottimistiche previsioni di inizio anno”, ha dichiarato Nazareno Ventola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. “È importante sottolineare che tutto ciò sta avvenendo comunque in un contesto macroeconomico e geopolitico di incertezza, caratterizzato da manovre finanziare restrittive e da una generale perdita di slancio dell’economia mondiale. Elementi sfidanti questi, che impongono attenzione soprattutto all’interno del settore nel quale operiamo, molto suscettibile ai fattori esogeni. Alla luce di tutto ciò, proseguiremo nel nostro percorso di consolidamento e di crescita, seguendo sempre i driver della sostenibilità ambientale, sociale ed economica e dell’innovazione”.
“Il primo semestre del 2023 ha evidenziato una progressiva ripresa dei volumi di traffico. Se i primi tre mesi hanno risentito ancora della stagionalità della domanda e delle incertezze a livello macroeconomico e geopolitico, l’inizio della stagione estiva ha permesso di segnare un pieno recupero rispetto ai valori pre-pandemici.
Nel primo semestre 2023 lo scalo ha registrato complessivamente un +24,7% rispetto ai primi sei mesi del 2022 e un +3,1% rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia. Sono stati 36.766 i movimenti (+13,7% sul 2022) e 25.903 le tonnellate di merce trasportata (-1,8%). Numeri, questi, che permettono di archiviare ufficialmente il “periodo nero” del Covid sebbene i movimenti restino ancora inferiori dell’1,2% mentre il traffico merci è stato superiore del 4,1%.
Il load factor medio risulta in aumento dal 75,5% del primo semestre 2022 all’82,2% del primo semestre 2023. Il riempimento medio degli aeromobili risulta inoltre superiore anche rispetto al primo semestre 2019 (80,7%).
Il traffico low cost ha fatto registrare una variazione positiva dei volumi rispetto al 2019 (+20,7%), mentre il traffico di linea ha mostrato un recupero più lento (-20,8% rispetto al 2019).
Si conferma la ripresa più rapida del comparto domestico, con i passeggeri su voli nazionali che hanno raggiunto e superato i livelli pre-pandemia (+16,1% rispetto al 2019).
Infine, l’andamento del traffico cargo (-1,8% rispetto al 2022 e +4,1% sul 2019) risente della grande incertezza che caratterizza l’intero settore cargo mondiale, derivante dalla difficile situazione internazionale ed economica connessa al perdurare della guerra in Ucraina e dalle recenti tensioni finanziarie”, afferma l’Aeroporto di Bologna.
“I ricavi consolidati si attestano a 66,9 milioni di euro e complessivamente calano dello 0,7% rispetto al 2022 e crescono del 13,7% se confrontati con il 2019.
Un risultato che, nella comparazione con il primo semestre del 2022, risente fortemente del contributo di 21,1 milioni di euro derivante dal Fondo di compensazione danni Covid incassato nel periodo di confronto. Se si considerano i ricavi rettificati, al netto quindi del Fondo di compensazione sul 2022 e dei ricavi per i servizi di costruzione (pari a 13 milioni di euro nel 2023 e 4,2 milioni nel 2022), i ricavi rettificati del periodo si attestano a 53,8 milioni ed evidenziano una crescita del 28% sul 2022 e del 4% sul 2019.
I ricavi per servizi aeronautici crescono del 24,7% rispetto al 2022 per effetto dell’andamento positivo del traffico e calano del 4% rispetto al 2019 a fronte di un calo delle tariffe aeronautiche e in considerazione di un diverso mix di traffico; i ricavi per servizi non aeronautici crescono del 31,9% rispetto al 2022 e del 14,6% rispetto al 2019; i ricavi per servizi di costruzione crescono (+211,6% rispetto al 2022 e +84,2% rispetto al 2019) per maggiori investimenti realizzati nel settore aviation. Gli altri ricavi e proventi della gestione, al netto del Fondo di compensazione di 21,1 milioni rientrante in questa categoria nel 2022, sono in aumento del 46,6%.
I costi del periodo si attestano a 48,2 milioni di euro e crescono complessivamente del 41,7% sullo stesso periodo del 2022 e del 25,5% sul 2019 per effetto dell’incremento del traffico e della dinamica inflattiva.
Il primo semestre del 2023 registra un Margine Operativo Lordo (EBITDA) di 18,7 milioni di euro contro un Margine di 33,4 milioni di euro del 2022, fortemente influenzato del contributo derivante dal Fondo di compensazione e di 20,5 milioni di euro nel 2019.
Il Risultato Operativo (EBIT) si attesta a 10,7 milioni di euro, contro 26,8 milioni del primo semestre 2022. Maggiormente significativo come confronto, in quanto non impattato dal contributo per danni Covid, è quello con il primo semestre 2019 che aveva registrato un Risultato Operativo di 13,7 milioni di euro (-22%).
Il Risultato ante imposte del primo semestre 2023 si attesta a 9,6 milioni di euro contro 27 milioni al 30 giugno 2022 e 13,2 milioni di euro al 30 giugno 2019.
Il risultato netto del periodo, interamente di competenza del Gruppo, si attesta a un utile di 6,8 milioni di euro, in forte recupero rispetto agli esercizi condizionati dalla pandemia, ma in contrazione rispetto all’utile netto di 9,4 milioni di euro del primo semestre 2019 (-27,7%).
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 30 giugno 2023 è pari a 2 milioni di euro contro 7 milioni di euro al 31 dicembre 2022 e -13,5 milioni al 30 giugno 2022. Il flusso di cassa operativo unitamente alla liquidità disponibile hanno consentito l’avanzamento del piano investimenti per 13,9 milioni di euro nel periodo in esame. Il Patrimonio Netto consolidato e del Gruppo, pari a 196,1 milioni di euro contro 189,3 milioni al 31 dicembre 2022, si incrementa per effetto del risultato economico complessivo del periodo”, prosegue l’Aeroporto di Bologna.
“Le ultime previsioni di ACI Europe ed Eurocontrol, nonostante la spinta positiva del turismo di rivalsa e la riapertura al traffico internazionale del mercato asiatico dopo le stringenti restrizioni ai movimenti, confermano che la capacità di traffico non riuscirà entro la fine del 2023 a recuperare i livelli pre-pandemici del 2019, continuando a scontare un contesto macroeconomico e geopolitico di incertezza caratterizzato da manovre finanziarie restrittive ed una generale perdita di slancio dell’economia globale. Il calo della produttività rappresenterà quindi un rischio al ribasso nei prossimi trimestri nonostante le previsioni inflazionistiche segnino un trend al ribasso (specialmente per i beni energetici), insieme alla difficoltà di reperimento della manodopera nel settore del turismo, la quale rappresenta un freno per l’unico settore economico che presenta attualmente un andamento più vivace.
Inoltre, sempre secondo ACI, lo sviluppo del traffico aereo futuro risulterà condizionato da una combinazione di fattori particolarmente sfidanti per la resilienza del settore.
Nei prossimi mesi il Gruppo continuerà ad essere impegnato nel superare i limiti della capacità infrastrutturale di alcuni sottosistemi, con diversi interventi che andranno ad insistere sull’aerostazione passeggeri, in un’ottica proattiva rivolta al miglioramento della qualità del servizio. Questo in un contesto di pieno funzionamento dell’infrastruttura e dei processi operativi. Inoltre, il Gruppo continuerà a lavorare all’implementazione di iniziative programmate in termini di sostenibilità e trasformazione digitale.
Infine, tenuto conto del completamento dell’istruttoria con ART per la definizione della dinamica tariffaria 2023-2026 si ha ragione di ritenere che risulti prossima la conclusione dell’istruttoria preordinata alla stipula del “Contratto di programma” ENAC-AdB 2023-2026“, conclude l’Aeroporto di Bologna.
(Ufficio Stampa Aeroporto di Bologna – Photo Credits: Aeroporto di Bologna)