Il Politecnico di Torino dà il via alla Città dell’Aerospazio

Politecnico Torino LogoÈ stato formalizzato, con un avvio simbolico dei lavori di demolizione e lo svelamento del progetto definitivo, l’inizio dei lavori per il primo edificio che sarà riqualificato nella futura Città dell’Aerospazio, tra Corso Marche e Corso Francia a Torino. Presenti alla cerimonia, oltre al Rettore Guido Saracco, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, il Vice Segretario Generale della Difesa Luisa Riccardi, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessora Gianna Pentenero in rappresentanza della Città di Torino, il Presidente della Camera di Commercio di Torino Dario Gallina e i rappresentanti delle principali aziende del settore e delle associazioni produttive piemontesi.

L’intervento che prende il via riguarda il primo nucleo di attività realizzate dal Politecnico di Torino nell’ambito della Città dell’Aerospazio. L’Ateneo avvia il complesso intervento edilizio finalizzato alla realizzazione della Piattaforma dell’Aerospazio presso l’edificio 37 e relative aree di pertinenza, la cui proprietà superficiaria è stata ceduta dalla società Leonardo al Politecnico a titolo gratuito con un accordo firmato nel dicembre del 2022.

L’intervento edilizio, che sarà realizzato dal Politecnico di Torino, prevede attualmente un quadro economico complessivo di circa 42 milioni di euro ed è finanziato attraverso fondi interni di Ateneo per circa 25 milioni e importanti finanziamenti pubblici definiti nell’ambito dell’‘Accordo di programma per la realizzazione di centri per l’innovazione e il trasferimento tecnologico attraverso la ricerca, la dimostrazione e la formazione curricolare, professionalizzante e continua funzionali allo sviluppo dell’industria manufatturiera 4.0 e dell’industria dell’aerospazio’, sottoscritto nel marzo del 2019 tra il Politecnico di Torino, l’Università di Torino, la Regione Piemonte, il Comune di Torino e la Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura di Torino, che prevede un importo di 15 milioni a carico della Regione Piemonte e 2,5 milioni a carico della Camera di Commercio di Torino.

La Piattaforma dell’Aerospazio è destinata ad ospitare laboratori per attività di ricerca condotte dall’Ateneo ed attività di ricerca collaborativa con aziende nel settore aerospaziale. Si tratta di 12mila metri quadri di laboratori per attività di ricerca condotte dall’Ateneo, ma anche in collaborazione con aziende nel settore aerospaziale. Prime fra tutte, quelle che risponderanno alla manifestazione di interesse in corso di pubblicazione proprio in questi giorni per coinvolgere il mondo aziendale nel progetto dell’infrastruttura tecnologica del Politecnico IS4Aerospace, finanziata dal PNRR. Le aziende potranno realizzare ricerca in partenariato con l’Ateneo su tre filoni di attività: tecnologie di propulsione ibrido-elettrica e generazione, propulsione ibrido-elettrica e space exploration.

Sempre nell’ambito PNRR, l’Ateneo è leader dello Spoke 1 del Centro nazionale per la mobilità sostenibile MOST, dedicato alla Air Mobility, ma anche dello Spoke dedicato all’Aerospazio e alla Mobilità Sostenibile nell’ambito dell’ecosistema dell’innovazione NODES: questi progetti troveranno nella Città dell’Aerospazio la loro casa naturale, con la possibilità di portare altre iniziative di ricerca e di innovazione.

Per il Politecnico, gli interventi nell’ambito della Città dell’Aerospazio riguarderanno anche una seconda manifestazione di interesse, questa volta per gli spazi del campo volo, rivolta ad aziende interessate allo sviluppo di laboratori per il training di piloti e manutentori aeronautici e per il supporto della sperimentazione indoor/outdoor per la nuova aviazione avanzata (Advanced Air Mobility).

Infine, anche l’ESA Business Incubation Centre Turin, incubatore di start up nel settore aerospaziale promosso dall’ESA e nato a Torino grazie a Politecnico, Incubatore I3P e Fondazione LINKS sarà collocato nei nuovi spazi della Città dell’Aerospazio.

“Crediamo moltissimo nel progetto della Città dell’Aerospazio di Torino, nella quale potremo portare le nostre molteplici competenze in numerosi ambiti di ricerca e innovazione. In particolare, sono convinto che qui andremo a costruire una vera e propria Comunità di Conoscenza e Innovazione, modello anche a livello europeo di collaborazione nella tripla elica Università-Industria-Stato. Raccordate in rete con altre entità analoghe e guidate da una strategia nazionale, le CCI potranno essere la via da percorrere perché il nostro Paese possa rafforzare la propria posizione su tematiche cardine di ricerca, e l’aerospazio è sicuramente una di quelle nelle quali il nostro Ateneo, che ogni anno laurea 300 ingegneri aerospaziali, e il nostro territorio potranno dare il proprio contributo a livello nazionale. Un vero e proprio propulsore territoriale per la formazione sia accademica sia professionalizzante, per la ricerca applicata e per il dialogo con il territorio”, ha commentato il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco.

La missione spaziale WIVERN del Politecnico di Torino accede alla fase avanzata di sviluppo del programma dell’ESA “Earth Explorer”

La missione spaziale WIVERN coordinata dal Politecnico di Torino è stata selezionata per partecipare alla fase finale di preparazione del prestigioso programma di osservazione della Terra “Earth Explorer” dell’ESA, ora giunto allo sviluppo dell’undicesima missione. Wind velocity radar nephoscope – WIVERN è una proposta di missione spaziale elaborata dal Politecnico di Torino e dall’Università di Reading con la collaborazione di numerose università e centri di ricerca da tutto il mondo. Alla base del concetto di missione proposto vi è la misura di venti in nube. Tali osservazioni andranno a colmare la lacuna dell’attuale Sistema di Osservazione Globale del WMO – World Meteorological Organization e verranno assimilate dai maggiori centri previsionali meteo mondiali (e.g. ECMWF). Studi preliminari dimostrano infatti che tali misure contribuiranno a migliorare in modo significativo le previsioni del tempo.

Se supererà l’ultima tappa della selezione, il progetto italiano WIVERN potrà quindi fornire, grazie al suo innovativo radar Doppler a scansione conica a 94 GHz, le prime misure di vento all’interno delle nuvole e delle precipitazioni. Tali osservazioni contribuiranno a migliorare le previsioni meteo per eventi estremi quali uragani, cicloni mediterranei e sistemi frontali, consentendo una maggiore comprensione del modo in cui questi sistemi evolveranno con il riscaldamento globale. WIVERN contribuirà inoltre a migliorare l’osservazione di profili verticali di nubi e delle precipitazioni, permettendo di effettuare un’analisi più accurata degli effetti di retroazione che i sistemi in esame hanno sul clima.

(Ufficio Stampa Politecnico di Torino)

2023-12-01