Volotea è una compagnia che ha sempre cercato di distinguersi riguardo l’importante tema della sostenibilità. Sono molte le iniziative che la compagnia, nell’ambito del programma di sostenibilità “Voloterra”, ha messo in atto per ridurre le emissioni e rendere più sostenibili le proprie operazioni.
Md80.it ha avuto la possibilità di intervistare Gloria Carreras, direttore ESG di Volotea, discutendo di questo argomento fondamentale per le compagnie aeree ed il settore dell’aviazione in generale.
– Volotea è una compagnia che ha sempre messo al primo posto la sostenibilità delle sue operazioni. Quali sono gli obiettivi di sostenibilità di Volotea a medio e lungo termine?
Nata nell’ultimo decennio, Volotea è consapevole della delicata situazione ambientale che stiamo vivendo e dell’imperativa necessità di cambiare le cose. È per questo che la compagnia si impegna, giorno dopo giorno, a ridurre il proprio impatto sull’ambiente e ad adottare un approccio più responsabile per i voli low-cost: per collegare le città europee di piccole e medie dimensioni usiamo solo voli diretti, senza scali intermedi, evitando il 65% delle emissioni di CO2 generate da un volo in coincidenza, e massimizziamo l’occupazione dei nostri voli, tanto che dal 2018 abbiamo avuto un tasso di occupazione medio del 90%.
Ma c’è di più. Nel 2022 abbiamo presentato “Voloterra”, il nostro programma di sostenibilità che si basa su cinque pilastri chiave: un modello di business efficiente, sulla riduzione delle emissioni di CO2, su innovazione e nuove tecnologie, sulla compensazione delle emissioni e, infine, sull’importanza della trasparenza. Grazie a questo impegno costante, alle numerose iniziative e ai rapidi progressi ottenuti nell’ultimo periodo, Volotea ha intenzione di ridurre le proprie emissioni dirette di CO2 per passeggero-chilometro del 50% entro il 2025, con ben 5 anni di anticipo rispetto al target iniziale, e ha prefissato un obiettivo ancora più ambizioso, di riduzione del 58% entro il 2030.
Grazie a Voloterra e alle molteplici iniziative che abbiamo avviato, Volotea è stata la prima compagnia a superare l’audit di Bureau Veritas, l’organizzazione leader mondiale nei servizi di test, ispezione e certificazione, sia nel 2022 che nel 2023. Inoltre, l’impegno di Volotea è stato riconosciuto anche nell’edizione 2023 dei Norns Awards – programma internazionale che celebra gli innovatori e gli agenti del cambiamento che plasmano il futuro dei loro settori – tanto da ottenere il premio per la compagnia aerea low-cost più sostenibile.
– Grazie al passaggio ad una flotta all-Airbus, con la rimozione dei Boeing 717, quale è stato il guadagno in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni?
Dal 2021 abbiamo iniziato il rinnovo della nostra flotta di Boeing 717, più inquinante, con oltre 40 Airbus A319-A320, molto più puliti ed efficienti. Questa iniziativa, insieme agli progetti avviati da Volotea, ci ha permesso di ridurre le nostre emissioni di CO2 per consumo di carburante per passeggero-chilometro (RPK) del 45.5% a fine 2022.
– I Sustainable Aviation Fuel (SAF) rappresentano la soluzione più immediata per ridurre le emissioni di carbonio. Quali programmi ha Volotea riguardo l’utilizzo dei SAF?
La ricerca di combustibili sostenibili è sicuramente tra le alternative più immediate per compiere un primo passo concreto verso una mobilità aerea più sostenibile. A partire dal 2022 abbiamo iniziato a introdurre nei nostri aerei SAF: solo nello stesso anno abbiamo utilizzato circa 481.000 litri di combustibile sostenibile. In questa prospettiva, stiamo esplorando diverse collaborazioni con i principali produttori di SAF. Tra queste possiamo citare l’accordo con Airbus, per operare alcuni voli della sua navetta interna Amburgo-Tolosa con il 34% di SAF.
– In Spagna nei mesi scorsi Volotea ha raggiunto un accordo con Cepsa per la decarbonizzazione del trasporto aereo attraverso la produzione di Sustainable Aviation Fuel (SAF), con la distribuzione, a partire dal 2025, di SAF Cepsa a Volotea per le rotte che la compagnia aerea opera in Spagna. Sono previsti accordi simili per le rotte in altri Paesi?
Come appena anticipato, il combustibile sostenibile per l’aviazione rappresenta una soluzione immediata per contribuire in modo tangibile alla transizione verso un’aviazione più sostenibile. Tuttavia, è fondamentale garantire un approvvigionamento di SAF sufficiente, per un’adozione che sia davvero su larga scala, e un equilibrio tra i costi derivanti dall’uso di SAF e i costi per il consumatore finale. È per questo che lavoriamo sinergicamente con i principali player del settore e, oltre ad Airbus, abbiamo stretto proprio quest’anno una significativa partnership con la compagnia energetica Cepsa per velocizzare la decarbonizzazione del trasporto aereo attraverso lo studio e la produzione di SAF. La produzione di questo carburante sostenibile avverrà a partire da residui organici come, per esempio, oli usati in cucina o rifiuti agricoli, tra gli altri. Questi biocarburanti incentivano l’economia circolare poiché vengono prodotti da scarti che, altrimenti, finirebbero in discariche, e riducono le emissioni dei velivoli fino al 90% rispetto ai combustibili tradizionali. L’accordo prevede anche lo sviluppo di nuove alternative energetiche, come l’idrogeno rinnovabile e l’elettrificazione delle flotte di terra di Volotea, che includono i veicoli per le consegne, le operazioni di carico e scarico dei bagagli e l’assistenza agli aerei. Sicuramente prevediamo di intensificare questo tipo di collaborazioni anche in altri Paesi.
– Dal punto di vista delle operazioni di volo, quali iniziative ha attuato Volotea (a livello di pianificazione del volo, rotte, tecniche di pilotaggio, ecc…) per un volo più efficiente e con una riduzione dei consumi?
Tra i progetti principali che abbiamo avviato, oltre 50 a partire dal 2012, anno in cui abbiamo iniziato a operare, segnaliamo l’ottimizzazione di tutte le fasi di volo, mediante l’applicazione dell’intelligenza artificiale, per migliorare le prestazioni e, contemporaneamente, ottimizzare l’uso di combustibili; lavaggi più frequenti dei motori e del rivestimento esterno dei nostri aeromobili per ottenere una flotta più efficiente e, infine, l’uso di un solo motore durante le operazioni a terra (Single Engine Taxi Without APU).
– Volotea ha in atto programmi di compensazione della CO2?
Parallelamente allo sviluppo di tecnologie alternative senza emissioni, ci stiamo impegnando a compensare il 25% delle nostre emissioni totali di CO2 entro il 2025. Nel 2022, abbiamo compensato il 9% delle nostre emissioni dirette di CO2 investendo in diversi progetti di compensazione, sia internazionali sia all’interno dell’UE, verificati e certificati da standard internazionali altamente riconosciuti. Tra questi, le attività di riforestazione in Francia, più precisamente in Bourgogne Franche-Comté, Hauts de France, Nouvelle Acquitaine e Val de Loire. Tutti questi progetti sono certificati dal Label Bas Carbon, un sigillo certificato dal governo francese.
– Volotea aveva annunciato di essere impegnata in progetti a lungo termine con altre compagnie e l’industria per investire in tecnologie innovative e all’avanguardia per il volo a zero emissioni, puntando su tecnologie come la propulsione ibrido-elettrica ed elettrica. Quali sono gli sviluppi previsti nel lungo termine a riguardo?
Volotea sostiene lo sviluppo del progetto di Dante Aeronautical dal 2019. Nel 2021 abbiamo istituito un consorzio che include anche Air Nostrum, e nel dicembre 2022 abbiamo acquisito una quota minoritaria di partecipazione in Dante-Dovetail. Sempre a dicembre dello stesso anno abbiamo firmato un accordo con Dante-Dovetail e Air Nostrum per sostenere lo sviluppo di tecnologie innovative e all’avanguardia, in grado di garantire voli a basso costo e senza emissioni. Recentemente, Dovetail è stata riconosciuta come la “Migliore Startup dell’Anno” dalla prestigiosa pubblicazione australiana Australian Aviation, un riconoscimento del loro lavoro pionieristico nell’aviazione elettrica a emissioni zero. Inoltre, hanno ottenuto una posizione di rilievo nel Programma Innova Invest, supportato dal Ministero dell’Industria, del Commercio e del Turismo spagnolo, e hanno ricevuto un finanziamento per ricerche innovative in Spagna. Di recente, siamo anche entrati a far parte del Consiglio di Dante-Dovetail, un traguardo di cui siamo particolarmente orgogliosi. Tuttavia, la transizione verso aeromobili con idrogeno o a energia elettrica è una sfida complessa e articolata per aeromobili di medio e lungo raggio, che richiede un percorso lungo e ancora da esplorare. Per piccoli aeromobili nelle brevi distanze, gli aerei elettrici sono quasi pronti.
Lo Staff di Md80.it ringrazia Gloria Carreras, direttore ESG di Volotea, per la disponibilità.
(Redazione Md80.it – Photo Credits: Volotea)