AERONAUTICA MILITARE: VOLO SANITARIO URGENTE CON FALCON 900 DA LECCE A BOLOGNA – Si è concluso, intorno alle 22:40 di venerdì 2 febbraio, il trasporto sanitario d’urgenza di un uomo in imminente pericolo di vita, accompagnato da Lecce a Bologna da un Falcon 900 del 31° Stormo di Ciampino. Su richiesta della Prefettura della città pugliese al COA (Comando Operazioni Aerospaziali) dell’Aeronautica Militare, il velivolo è partito dall’Aeroporto Roma-Ciampino diretto a Lecce, per imbarcare il paziente e l’equipe medica provenienti dall’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina. Il volo è poi ripartito verso l’Aeroporto di Bologna, dove, al suo arrivo, un’ambulanza in attesa ha accompagnato i passeggeri al Policlinico Sant’Orsola. Il trasporto sanitario d’urgenza è una delle attività istituzionali che l’Aeronautica Militare svolge al servizio della collettività. Il 31° Stormo è uno uno dei Reparti che svolge il servizio di prontezza operativa per tale genere di missioni. I Reparti di volo dell’Aeronautica Militare sono a disposizione della popolazione 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, con mezzi ed equipaggi in grado di assicurare il trasporto di pazienti, organi, equipe mediche e ambulanze anche in condizioni meteorologiche complesse. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate, per questo genere di interventi, dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare, della 46ª Brigata Aerea di Pisa e dagli elicotteri del 15° Stormo di Cervia (Ufficio Stampa Aeronautica Militare).

AERONAUTICA MILITARE: TRASPORTO SANITARIO CON C-130J DI UNA NEONATA CON DUE AMBULANZE – È atterrato questa notte poco dopo l’una, presso l’aeroporto di Ciampino, il velivolo da trasporto tattico C-130J che ha portato da Bari a Roma una neonata di soli due giorni, in imminente pericolo di vita. Messo a disposizione dall’Aeronautica Militare su richiesta della Prefettura di Bari al COA (Comando Operazioni Aerospaziali), il C-130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa ha permesso di imbarcare ben due ambulanze, con a bordo la piccolissima paziente e l’equipe medica, e di accorciarne notevolmente i tempi di viaggio dall’Ospedale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Bari) all’Ospedale “Bambino Gesù” di Roma. Il velivolo è decollato dall’aeroporto di Pisa dopo che l’equipaggio militare ha effettuato tutte le procedure necessarie e si è diretto verso l’aeroporto di Bari, dove ha imbarcato i due mezzi adibiti al trasporto sanitario d’urgenza, di cui uno di back-up. Dopo l’atterraggio presso l’aeroporto di Ciampino, le due ambulanze hanno continuato il loro viaggio verso l’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma. Il C-130J ha invece fatto rientro a Pisa, tornando subito disponibile per possibili nuove attivazioni. La 46ª Brigata Aerea di Pisa è uno dei Reparti dell’Aeronautica Militare che svolge il servizio di prontezza operativa per questo genere di missioni, insieme al 31° Stormo di Ciampino, al 14° Stormo di Pratica di Mare e agli elicotteri del 15° Stormo di Cervia. I Reparti di volo sono infatti a disposizione della collettività 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, con mezzi ed equipaggi in grado di operare, anche in condizioni meteorologiche complesse, per assicurare il trasporto urgente non solo di persone in imminente pericolo di vita, ma anche di organi, equipe mediche o ambulanze (Ufficio Stampa Aeronautica Militare).

LA PRIMA METAL 3D PRINTER PER LO SPAZIO SARA’ TESTATA SULLA ISS – La prima metal 3D printer per lo spazio, sviluppata da Airbus per l’European Space Agency (ESA), sarà presto testata a bordo del modulo Columbus della International Space Station (ISS). “Potrebbe rappresentare un vero e proprio punto di svolta per la produzione nello spazio e per le future missioni sulla Luna o su Marte. La Additive Manufacturing (AM) è un processo industriale che ha aperto nuovi modi di guardare alla progettazione delle parti. A bordo della ISS ci sono già diverse plastic 3D printers, la prima delle quali è arrivata nel 2014. Gli astronauti le hanno già utilizzate per sostituire o riparare parti in plastica, poiché uno dei maggiori problemi della vita quotidiana nello spazio è la fornitura di attrezzature, che può richiedere mesi per arrivare. Ma non tutto può essere fatto di plastica. Questo vincolo logistico si intensificherà sulle future stazioni sulla Luna e su Marte nei prossimi decenni. Anche se la materia prima deve ancora essere lanciata, stampare il pezzo è comunque più efficiente che trasportarlo intero fino alla destinazione finale”, afferma Airbus. Gwenaëlle Aridon, Airbus Space Assembly lead engineer, afferma: “La metal 3D printer porterà nuove capacità di produzione in orbita, inclusa la possibilità di produrre load-bearing structural parts che siano più resilienti di un equivalente in plastica. Gli astronauti saranno in grado di produrre direttamente strumenti come chiavi inglesi o interfacce di montaggio che potrebbero collegare diverse parti insieme. La flessibilità e la rapida disponibilità della stampa 3D miglioreranno notevolmente l’autonomia degli astronauti”. “Mentre il processo di stampa 3D è stato padroneggiato sulla Terra, la stampa del metallo nello spazio presenta una serie di sfide tecniche. Il metal 3D printing a bordo della ISS aiuterà a migliorare la comprensione della qualità del metal printing in orbita e fornirà preziose informazioni sul funzionamento di una metal 3D printer nello spazio. La stampa di parti strutturali nello spazio è un passo importante nella preparazione delle tecnologie di cui l’umanità avrà bisogno per una presenza prolungata sulla Luna. La metal 3D printer è stata sviluppata da un consorzio comprendente Airbus Defence and Space, AddUp, Cranfield University e Highftech Engineering, nell’ambito di un programma finanziato dall’European Space Agency (ESA)”, conclude Airbus.

2024-02-03