Nella Giornata Mondiale dell’Acqua, SAVE fa il punto sul programma di attività riferite al ciclo dell’acqua all’aeroporto di Venezia, sviluppate secondo una logica di economia circolare.
Per l’occasione, due classi primarie dell’Istituto Comprensivo “Angelo Roncalli” di Quarto D’Altino hanno visitato lo scalo lagunare, incluso l’impianto di depurazione, elemento centrale per la gestione efficiente della risorsa idrica.
La tutela e la valorizzazione dell’acqua costituiscono obiettivi primari del programma di sviluppo sostenibile del Gruppo SAVE, focalizzato su progetti che puntano al minor consumo di una risorsa preziosa e limitata.
“Le attività dedicate al ciclo dell’acqua si suddividono in un due macroaree. La prima area riguarda la depurazione delle acque reflue, che viene realizzata attraverso il depuratore inaugurato lo scorso anno in totale sostituzione del precedente, in grado di trattare una portata media giornaliera di 1.155 m3, vale a dire un volume annuo di acqua pari a 420.000 m3.
La caratteristica principale dell’impianto consiste nel riutilizzo per usi non potabili dell’acqua derivante dal processo di depurazione, in una logica di economia circolare che verrà implementata progressivamente negli anni, come previsto dal Masterplan 2037 dell’aeroporto. Dall’inizio di quest’anno, l’acqua trattata (non potabile) viene riutilizzata per i servizi igienici del terminal passeggeri posti prima dei controlli di sicurezza, per scopi di irrigazione, per il raffreddamento della centrale di trigenerazione e per tutti i vari possibili utilizzi non potabili, consentendo un risparmio di acqua potabile di circa il 30%.
La seconda macroarea attiene alla gestione delle acque meteoriche, attività particolarmente sensibile in considerazione della specificità del Marco Polo, ubicato tra la laguna e la terraferma. Le acque di pioggia che bagnano le aree pavimentate del sedime sono sottoposte, mediante innovativi impianti automatici, al trattamento di depurazione prima di essere rilasciate nei canali consortili e in laguna. Prima dello scarico finale, il processo di trattamento avviene tramite 120 filtri che assorbono tutte le sostanze di scarto, assicurando la qualità richiesta. Il monitoraggio e il controllo delle acque lagunari e delle acque sotterranee viene realizzato da SAVE in collaborazione con ARPAV, che verifica periodicamente la qualità dei trattamenti”, afferma il Gruppo SAVE.
“Al trattamento delle acque meteoriche si associa l’attività di sicurezza idraulica, che comprende in particolare il bacino di laminazione realizzato da SAVE in un’area agricola di 12 ettari a Ca’ Noghera. Si tratta di una vasca naturale, con una capacità di oltre 100.000 m3, che funge da collettore di acque meteoriche in caso di eventi straordinari contribuendo a migliorare la sicurezza idraulica anche dei territori limitrofi lo scalo.
L’intervento ha favorito lo sviluppo della biodiversità, a tal punto da consentire di avviare l’iter per far diventare l’area parte di un’Oasi di Protezione più estesa, chiusa alla caccia e con particolari tutele ambientali dal punto di vista faunistico”, prosegue il Gruppo SAVE.
Davide Bassano, Direttore Sostenibilità Gruppo SAVE, afferma: “Per il secondo anno consecutivo SAVE celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, che rappresenta un’occasione per fare il punto sulle complesse attività collegate al ciclo dell’acqua all’aeroporto di Venezia, un esempio di come la presenza di un’infrastruttura complessa e tecnologica come un aeroporto possa diventare un’opportunità virtuosa di economia circolare di una risorsa preziosa come l’acqua. L’appuntamento è dunque al prossimo anno, con nuovi sviluppi e progetti”.
(Ufficio Stampa Gruppo SAVE)