Il primo volo del Racer, avvenuto nelle scorse settimane, ha segnato l’inizio di una nuova era (leggi anche qui). “Il suo design ibrido offre soluzioni semplici ed eleganti alle sfide tecniche degli high-speed helicopters”, afferma Airbus.
Julien Guitton, direttore del programma, ha affermato: “Questo è un momento incredibile. Nella vita di qualsiasi engineer or worker, il volo inaugurale di un nuovo velivolo, soprattutto se ad alto livello di innovazione, è un’esperienza unica e straordinaria”.
“Gli ultimi aggiustamenti per il primo volo sono stati realizzati da un team molto affiatato, con non più di 50 ingegneri, supportato da tutta l’azienda e da numerosi partner”, prosegue Airbus.
“Lo scopo del Racer non è quello di andare il più veloce possibile, ma di offrire capacità operative migliorate al giusto prezzo per missioni in cui la velocità può davvero essere una risorsa”, riassume Julien Guitton. “Quando chiediamo agli utenti finali se interessano loro le alte velocità, la risposta è invariabilmente ‘yes, but’. La velocità a qualunque prezzo, senza tener conto dell’impatto economico e ambientale, non interessa a nessuno”.
“Al momento del lancio del progetto, nell’ambito dell’European Clean Sky 2 programme, gli obiettivi erano ambiziosi: una riduzione del 20% del consumo di carburante e delle emissioni di CO2 rispetto ad un conventional aircraft di pari peso, e una riduzione altrettanto significativa dell’impronta acustica. Le simulazioni, confermate dai primi voli, hanno dimostrato che il Racer soddisfa questi requisiti.
La chiave di questo successo risiede nella ‘compound’ formula dell’aeromobile, che è già stata testata con successo sull’X3 demonstrator dal 2010. Il Racer combina un’architettura unica (special fuselage aerodynamics, helicopter rotor, fixed wing and propulsive propellers) con un engine power management innovativo e un autopilot che sa sfruttare al meglio questa combinazione”, continua Airbus.
“L’Eco-Mode system, sviluppato con il supporto della DGAC (French Civil Aviation Authority) e di numerosi altri partner, svolge un ruolo essenziale nel fornire le performance che ci aspettiamo”, sottolinea Julien Guitton. “Si tratta di mettere uno dei due motori in stand-by durante il cruise flight, con la possibilità di un restart quasi istantaneo se necessario. L’aeromobile vola leggermente più lentamente di quanto farebbe con entrambi i motori attivi, ma è comunque più veloce di un elicottero convenzionale. Soprattutto, consente di risparmiare il 20% sul consumo di carburante”.
“Le prestazioni dell’ala sono inoltre ottimizzate in tutte le fasi del volo, grazie all’utilizzo di flaps posti sul trailing edge, contribuendo a ridurre i consumi di carburante. Fornendo il 40% della portanza totale, l’ala toglie il carico dal rotore, riducendo dynamic loads and vibrations. Il Racer promette anche di essere più confortevole di un elicottero convenzionale”, prosegue Airbus.
“Il flight control system e l’autopilot ci permettono di sfruttare appieno tutte le possibilità offerte dalla compound formula”, spiega Julien Guitton, che fornisce anche il seguente esempio: “Regolando la distribuzione della potenza tra i rotori, possiamo modificare la posizione dell’aeromobile ed effettuare low-noise approaches senza precedenti”.
Sono previsti altri vantaggi, come intervalli di manutenzione più lunghi.
“La nostra capacità di convalidare soluzioni tecniche che offrono long operating life cycles rappresenta una sfida importante per questo programma”, conclude Julien Guitton.
(Ufficio Stampa Airbus – Photo Credits: Airbus)