IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA POLACCO IN VISITA ALLA TFA 4th WING – “Volevo guardarvi negli occhi per dirvi grazie per essere qui, per il vostro lavoro, che noi apprezziamo molto”. Queste le parole che il Capo di Stato Maggiore della Difesa polacco, Generale Wieslaw Kukula, ha rivolto al personale italiano della Task Force Air 4th Wing, rischierata a Malbork per salvaguardare il fianco est dell’Alleanza Atlantica nell’ambito della missione NATO di enhanced Air Policing. “Siamo parte della NATO, siamo parte dell’Unione Europea e questo significa che ci sono patti importanti dietro, patti ai quali siamo noi, che indossiamo l’uniforme, a riempire con i fatti. E questi fatti comportano sforzi e rischi. Lontani dalle nostre famiglie, dalle nostre case, sappiamo davvero cosa significa servire la propria patria e io voglio ringraziarvi dal più profondo del mio cuore”. Il Generale Kukula, accompagnato dal generale Maciej Klisz del Comando Operativo e da una nutrita rappresentanza dell’Aeronautica polacca, è stato accolto dal Comandante della TFA, Colonnello Gianluigi Colucci. Scopo della visita ringraziare personalmente tutto il personale del contingente italiano che sta dando supporto nella difesa del Paese attraverso la salvaguardia dello spazio aereo della Polonia e della sua integrità territoriale in un momento geopoliticamente complesso ed estremamente delicato. Le autorità militari polacche, dopo aver ricevuto un briefing sulle attività svolte dalla Task Force e sul velivolo Eurofighter, si sono recati in linea volo per poterlo vedere da vicino. L’F-2000 è oggetto di particolare attenzione da parte della Polonia che, in fase di ammodernamento delle proprie Forze Armate, sta rinnovando la propria flotta aerea in vista soprattutto della dismissione dei Mig-29. L’importanza della cooperazione tra i due Paesi, del lavoro di squadra è stato sottolineato anche dal Colonnello Colucci che, rivolgendosi al generale Kukula ha dichiarato: “La vostra presenza qui oggi è un segno della vicinanza della leadership militare polacca a noi, uomini e donne, che, lontani dalla nostra patria, lavoriamo per la pace e la sicurezza internazionale. Questa visita assume un significato ancora più profondo se consideriamo la complessità dello scenario internazionale; un tempo segnato dall’esistenza di una situazione geopolitica fragile. In questo delicato contesto, il nostro impegno è ancora più cruciale, al fine di salvaguardare l’integrità territoriale della Polonia e dello spazio aereo della NATO. La presenza della massima espressione della leadership militare polacca ci riempie di orgoglio e ci motiva a continuare con dedizione e senso del dovere nella nostra missione, rendendoci consapevoli di quanto il nostro ruolo con quella dell’Aeronautica Militare polacca, sono elementi importanti nell’equilibrio del fianco orientale dell’Alleanza atlantica. La vostra visita al Contingente Italiano rappresenta per noi un enorme sostegno nel perseguire gli obiettivi assegnati, e questo ci permette di affrontare con ancora maggiore determinazione le sfide che ci attendono”. La Task Force Air “4th Wing” impiega quattro velivoli Eurofighter (F-2000) provenienti da quattro Stormi di difesa aerea dell’Aeronautica Militare: 4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo di Istrana. Grazie a questi velivoli è possibile garantire il decollo e l’intercettazione di qualunque traccia sospetta rilevata dai radar in pochi minuti, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno (Ufficio Stampa Aeronautica Militare).
SAAB RICEVE ORDINE PER COMBAT BOAT DALLA SVEZIA – Saab ha ricevuto un ordine dalla Swedish Defence Materiel Administration (FMV) per dieci combat boat. Il valore dell’ordine è di circa 400 milioni di corone svedesi. Il periodo contrattuale inizia nel 2024 e le consegne verranno effettuate ininterrottamente nei prossimi anni. Si basano sul CB90 Next Generation design e sono prodotte dal cantiere Saab a Docksta.
ADR: CONGESTIONE DELLO SPAZIO AEREO – Aeroporti di Roma ieri informava: “In ragione dell’attuale congestione dello spazio aereo nazionale ed europeo potranno verificarsi ritardi e cancellazioni. Si consiglia di contattare la compagnia aerea di riferimento”.
IATA ACCOGLIE LA PROPOSTA DELLA ECOLOGICAL COMMISSION SPAGNOLA PER LA PRODUZIONE DI SAF – IATA ha accolto con favore l’approvazione di una proposta legislativa non vincolante al governo spagnolo per promuovere la produzione di Sustainable Aviation Fuel (SAF) in Spagna. La Ecological Transition and Demographic Challenge Commission del Congresso dei Deputati spagnolo ha approvato una proposta che chiede al governo centrale di: fornire incentivi per la produzione di SAF; Finanziare ricerca e sviluppo per nuove fonti SAF; Stabilire public-private partnerships per SAF; Sviluppare strategie per l’accesso ai rifiuti e ai biomateriali per le materie prime SAF. “La proposta globale della Commissione Ecologica per un maggiore sostegno statale al SAF è un grande passo nella giusta direzione. È particolarmente incoraggiante che questa proposta abbia il sostegno di tutto lo spettro politico. Riconoscendo l’importanza dell’aviazione, il consenso politico è quello di decarbonizzare il volo senza limitare l’accesso delle persone ai viaggi aerei. Ora è fondamentale che il governo spagnolo trasformi questa proposta in legge”, ha affermato Rafael Schvartzman, IATA’s Regional Vice President for Europe. Il SAF è la tecnologia principale per l’aviazione per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette di CO2 entro il 2050. È necessario un notevole aumento della produzione per aumentare la produzione annuale globale di SAF dagli attuali livelli di 1,5 milioni di tonnellate nel 2024 a oltre 400 milioni di tonnellate entro il 2050. L’UE ha fissato un mandato a breve termine per l’utilizzo dei SAF pari al 2% di tutto l’aviation fuel prelevato negli aeroporti dell’UE nel 2025 (che salirà al 6% entro il 2030), mentre a livello globale l’ICAO mira a raggiungere un 5% di riduzione delle emissioni di carbonio del trasporto aereo entro il 2030 utilizzando SAF e Low Carbon Aviation Fuels. “Le compagnie aeree sono fermamente focalizzate sul raggiungimento di zero emissioni nette di carbonio entro il 2050. Poiché i governi stabiliscono interim targets, è fondamentale che stabiliscano politiche per raggiungerli. La Commissione ecologica spagnola ha correttamente compreso che la produzione di SAF è molto indietro rispetto alla domanda. Trasformare queste proposte in legge risolverà questo problema, oltre a creare posti di lavoro, sostenere il settore del turismo e migliorare l’indipendenza energetica. La Spagna sarà un leader in Europa e un esempio globale da seguire per gli altri governi”, ha concluso Schvartzman.
AIRBUS INSIEME ALLA FRENCH AIR FORCE – L’industria aeronautica francese accompagna la French Air Force sin dalla sua creazione il 2 luglio 1934, oggi conosciuta come Armée de l’Air et de l’Espace (AAE) dopo aver inglobato lo spazio nel 2020. Come spiega il General Guy Girier, Defence Advisor at Airbus Defence and Space: “Airbus ha ereditato la tradizione industriale della French Air and Space Force ed è riuscita a tenere il passo con il tactical and strategic transport, grazie a una gamma di prodotti che consentono di trasportare rapidamente truppe ed equipaggiamenti”. Airbus è presente con l’AAE in quattro principali aree di attività: military air transport, transport and combat helicopters, satellites and intelligence. “Il duplice ruolo di Airbus come azienda di prodotti civili e militari ha consentito di rispondere alle esigenze specifiche delle forze armate e dell’aeronautica in particolare. Ad esempio, per rinnovare la sua government transport fleet, l’esercito ha acquistato successivamente degli A319, poi un A330, che è stato trasformato in un “Air Force One” in stile francese per trasportare il presidente francese, messo in servizio nel 2010. Altre soluzioni, come come gli A330 MRTT (Multi Role Tanker Transport), hanno sostituito i C135 acquisiti nel 1957. L’A400M ha beneficiato dell’esperienza del Transall con le sue principali caratteristiche tattiche – decolli e atterraggi brevi da terreni accidentati – moltiplicando al tempo stesso le sue capacità di trasporto, compresi carichi pesanti e fuori misura, e migliorandone il carico utile e l’autonomia”, afferma Airbus. “Airbus supporta anche l’aeronautica francese con i suoi elicotteri da trasporto e da combattimento. Messo in servizio nel 2006, l’H225M Caracal è una vera risorsa nella ricerca e nel salvataggio in combattimento. Supporta inoltre le forze di terra e svolge missioni di salvataggio e trasporto tattico. La sua capacità di rifornimento in volo conferisce al Caracal un vantaggio aggiuntivo ed unico. L’H125M Fennec viene utilizzato per light transport missions, medical evacuations (MEDEVAC), search and rescue (SAR), base protection, active air safety measures (MASA), missioni per monitorare e proteggere siti sensibili dalle minacce aeree poste da slow, light or ultra-light aircraft. Il programma HIL (Hélicoptère Interarmées Léger) mira a dotare le tre forze armate francesi di un’unica flotta di elicotteri H160M, a partire dal 2026, in sostituzione dei cinque modelli attualmente in servizio”, prosegue Airbus. “L’industria spaziale ha avuto successo negli anni ’70 con le immagini satellitari. Airbus ha fornito diversi satelliti ottici per l’osservazione della terra, HELIOS (1995) e CSO (2018), nonché immagini acquisite dai satelliti SPOT (dal 1986), Pléiades (dal 2011) e infine Pléiades Neo (dal 2021). La French Air Force si sta posizionando anche per il futuro dei MALE (Medium Altitude Long Endurance) drone systems con l’Eurodrone, che è in grado di volare sopra i 20.000 piedi per un massimo di 40 ore. Il FCAS è un progetto europeo, che coinvolge Francia, Germania e Spagna. Il Belgio ha appena aderito al programma in qualità di membro osservatore. Un new-generation multi-role combat aircraft è circondato da weapons systems and UAV, tutti interconnessi all’interno di un combat cloud, con l’ambizione di fornire la migliore situazione tattica in tempo reale”, conclude Airbus.
L’H135 DELLA SPANISH NAVY COMPLETA LA PRIMA FASE DELLA NAVAL QUALIFICATION – L’H135 “Nival” della Spanish Navy completa la prima fase della Initial Naval Qualification Campaign. “Lo scorso marzo si è conclusa la prima fase di entrata in servizio con la valutazione operativa dell’H135 “Nival” del Dodicesimo Squadrone della Marina Militare, dislocato presso la base navale di Rota (NAVSTA Rota). Per diverse settimane sono stati effettuati test di sistema, installati sensori e sono stati effettuati decolli e atterraggi su una nave della Marina spagnola. Questi test hanno permesso di raccogliere informazioni sul comportamento dell’H135 su una “Maritime Action Ship (BAM)”, sia di giorno che di notte. La fase di messa in servizio è attualmente in corso e il suo completamento è previsto nella seconda metà di quest’anno”, afferma Airbus. “La Marina ha preso in consegna i suoi primi due H135 nel quarto trimestre del 2023, rendendoli i primi elicotteri Airbus della sua flotta. In totale, la Marina avrà sette unità, che si uniranno al Twelfth Aircraft Flotilla Squadron (FLOAN) nei prossimi due anni. I primi due H135 sono volati alla base navale di Rota lo scorso dicembre 2023. L’H135 è equipaggiato con le tecnologie più avanzate disponibili, tra cui l’avionica Helionix di Airbus Helicopters. Oltre al pilota automatico a 4 assi, l’H135 offre un layout innovativo del cockpit per una migliore situational awareness. La semplicità, l’affidabilità e la sicurezza dell’H135, unite alla sua versatilità, lo hanno reso l’elicottero da addestramento preferito da molte forze armate come quelle di Australia, Germania, Giappone, Regno Unito e, ovviamente, Spagna”, prosegue Airbus. “Questa flotta apporta nuove capacità alle Forze Armate spagnole in termini di applicazioni militari e di interoperabilità, poiché questa piattaforma è utilizzata anche da Air Force and Army Aviation. La Spanish Navy sta cercando di espandere ulteriormente l’uso dei Nival nelle applicazioni navali”, conclude Airbus.
ROLLS-ROYCE: UNA SOLUZIONE DIFFERENTE PER I COMMUTER AIRCRAFT – “Il commuter aircraft market è in crescita, con un incremento della domanda per soluzioni sicure e sostenibili che possano consentire ai passeggeri di utilizzare le infrastrutture esistenti. Lo sviluppo di sistemi di propulsione per supportare questo mercato comporta sfide, dal soddisfare le esigenze di diverse configurazioni di piattaforma e classi di potenza, all’esplorazione di normative nuove ed in evoluzione per ottenere la certificazione”, afferma Rolls-Royce. Patrick Springer, EPU Lead Engineer and William Hunter, Motor Lead Engineer at Rolls-Royce, ha parlato della electric propulsion unit (EPU) che è in sviluppo per la Regional Air Mobility (RAM). Patrick spiega: “Trovare la soluzione giusta richiede un approccio iterativo. Vogliamo fornire una soluzione affidabile per una varietà di applicazioni, che si tratti di velivoli monomotore, bimotore o quadrimotore. Con la nostra EPU, abbiamo esaminato fin dall’inizio la domanda dei costruttori di velivoli per trovare la giusta potenza per poter azionare aeromobili di diverse dimensioni”. “Stiamo sviluppando la nostra comprensione simultaneamente con i clienti”, aggiunge William. “A volte si verificano cambiamenti nel panorama industriale anche in termini di requisiti e normative. Dobbiamo quindi essere agili nel modo in cui lavoriamo e comunichiamo con i nostri clienti fin dall’inizio”. “Questo modo di lavorare ha consentito ai nostri team di sviluppare un dimostratore di motore per la mobilità aerea regionale composto da new technology bricks che ha già raggiunto il test bench presso la nostra struttura di Monaco. La nostra EPU è costituita da un air-cooled radial flux permanent magnet synchronous motor, air-cooled power electronics, e dalla nostra multilane system architecture, che implementa quattro winding systems che possono essere azionati in modo indipendente, consentendo fault tolerant operation”, prosegue Rolls-Royce. “Durante lo sviluppo, abbiamo sempre cercato di offrire il design più affidabile ed economicamente vantaggioso”, spiega William. “Il nostro direct-drive, air cooled system evita la necessità di un oil circuit, riducendo la complessità e aumentando l’affidabilità, senza compromettere la sicurezza”. “Oltre a fornire la potenza e le prestazioni richieste per le commuter applications, la nostra EPU modulare e scalabile consentirà una facile integrazione nelle piattaforme degli aeromobili e ridurrà i costi di manutenzione e funzionamento. La sicurezza è stata uno degli obiettivi principali del team sin dall’inizio del lavoro sull’EPU concept, integrandolo nella strategia di sviluppo a tutti i livelli. I metodi di test utilizzati dal team sono fondamentali per garantire ciò”, prosegue Rolls-Royce. William spiega: “Non si tratta solo di capire dove il sistema potrebbe fallire, ma anche le conseguenze di qualsiasi fallimento. Attraverso i nostri programmi di test, siamo in grado di avere questo know-how internamente, in modo da poter sviluppare conoscenze essenziali su come qualificare questi sistemi per il settore aerospaziale”. “L’anno scorso, il team ha montato il primo technology demonstrator sul test bench, contribuendo a confermare la basic mechanical and electrical functionality del motore. Il team sta già lavorando su un secondo motore identico, che fornirà ulteriore fiducia per passare alle fasi successive di sviluppo”, conclude Rolls-Royce.