L’European Union Aviation Safety Agency (EASA) ha ospitato il primo workshop internazionale sulle sfide e sui futuri processi per la certificazione degli aeromobili alimentati a idrogeno, con l’obiettivo di sviluppare un approccio di certificazione che abbia il supporto dell’intera comunità.
Mentre i Sustainable Aviation Fuels (SAF) sono visti come una misura immediata per ridurre le emissioni dell’aviazione, a lungo termine saranno necessarie altre fonti di carburante e tecnologie per la sostenibilità del settore. Le tecnologie innovative e dirompenti, come l’idrogeno, presentano possibili risposte, ma comporteranno anche cambiamenti significativi nella progettazione degli aeromobili. È quindi necessario un nuovo approccio di certificazione per garantire che questi aeromobili soddisfino elevati standard di sicurezza.
Il workshop, a cui hanno partecipato oltre 100 persone, ha riunito la hydrogen community, inclusi rappresentanti di fuel cell companies, mondo accademico, istituti di ricerca, start-up aviation companies e aircraft companies affermate. Ha inoltre incluso diverse autorità internazionali, ad esempio la Federal Aviation Administration (FAA), la Civil Aviation Authority of the United Kingdom (UK CAA) e il Japan Civil Aviation Bureau (JCAB).
“Il passaggio all’aviazione sostenibile è un progetto globale che richiede un approccio armonizzato”, ha affermato Rachel Daeschler, EASA Certification Director. “Dobbiamo tutti lavorare insieme per garantire che gli aerei alimentati a idrogeno del futuro e il loro ecosistema siano sicuri e sostenibili. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo assicurarci che la conoscenza sia condivisa in modo da comprendere appieno tutti gli aspetti”.
Gli hydrogen-powered aircraft avranno un design molto diverso da quello odierno. Sarà necessario un cambiamento nell’approccio di certificazione a causa della complessità dell’integrazione dell’idrogeno come carburante, inclusi i limiti da stabilire e le interfacce tra i sistemi degli aerei. Definire il giusto approccio di certificazione e la cooperazione tra le autorità è quindi fondamentale.
Sebbene l’uso dell’idrogeno come combustibile sia un importante argomento di ricerca nel mondo accademico, e questo stia portando a una crescita costante della conoscenza, il settore dell’aviazione non ha esperienza in servizio con tali aeromobili poiché non sono ancora stati sviluppati. Ciò pone sfide per la sicurezza, poiché vi è una conoscenza limitata dei fattori chiave per rendere sicuro il volo con aeromobili alimentati a idrogeno. I partecipanti al workshop hanno concordato che è quindi necessario prestare maggiore attenzione all’applicazione delle tecnologie nell’aviazione e all’esplorazione di technology bricks, come lo stoccaggio dell’idrogeno, e alle airworthiness considerations, come la prevenzione di incendi ed esplosioni e altri aspetti simili.
L’industria ha presentato alcuni progetti in corso e argomenti attualmente in fase di esplorazione, ad esempio weight distribution, fuel tank distribution, storage of liquid hydrogen, fuel cell stack and systems. Ciò ha reso ancora più evidente che le sfide future sono numerose e che quindi è essenziale lavorare insieme e condividere i risultati a livello globale. Le discussioni che sono seguite hanno sollevato diverse questioni principali riguardanti i limiti di certificazione, le approvazioni per fuel cell equipment, weight restrictions (per small aircraft) e molto altro.
Ciò che è stato chiaro a tutti i partecipanti è che gli attuali livelli di sicurezza devono essere almeno mantenuti.
È stato concordato il coinvolgimento delle autorità in una fase iniziale, ma è stato anche discusso il momento giusto per tale passaggio, poiché si è ritenuto che fosse necessaria una certa maturazione della tecnologia per coinvolgere le autorità in modo efficace. È stato anche discusso il ruolo degli operatori e quando e come coinvolgerli al meglio.
Molti progetti sono già in corso per supportare la transizione verso nuove tecnologie e promuovere la collaborazione. Ciò include EASA Innovation Services, nonché EU Research programmes and initiatives, come Clean Aviation e Alliance for Zero-Emission Aviation (AZEA) come mezzo per lavorare insieme e come piattaforma per condividere e diffondere la conoscenza.
Le presentazioni sono state fornite da Toyota, APUS, Airbus, PowerCell, Rolls-Royce, German Aerospace Center (DLR), EUROCAE, AZEA, SAE International, General Aviation Manufacturers Association (GAMA), FAA, UK-CAA, Clean Aviation, CONCERTO, MTU Aero Engines AG e Cranfield University.
(Ufficio Stampa EASA)