Nei giorni scorsi abbiamo avuto la possibilità di intervistare Guillaume Glize, CEO di Airbus Helicopters Italia da settembre dello scorso anno.
Con Guillaume Glize abbiamo discusso dell’andamento del mercato in Italia, dell’importanza per il nostro Paese del centro di manutenzione di Trento e dei modelli che fanno parte della gamma di Airbus Helicopters.
“L’andamento del mercato in Italia è senz’altro positivo. Non ci aspettiamo grandi picchi di crescita, ma una crescita regolare e continua. Oltre ai settori in cui siamo leader (ad esempio, lavoro aereo e HEMS), cercheremo di aumentare la nostra presenza anche in altri campi, con l’obiettivo di crescere non solo come ordini e consegne ma anche a livello di varietà di modelli. Dovremo essere attenti a fornire al cliente l’elicottero che cerca, con un’elevata customizzazione. Quello italiano è un mercato decisamente maturo e molto dinamico”, ha affermato Guillaume Glize.
Gli elicotteri Airbus attualmente in servizio nel nostro Paese sono circa 220.
“Riguardo la manutenzione, è sicuramente un aspetto molto importante per noi di Airbus Helicopters Italia. Con l’incremento delle ore volate, aumenta la richiesta di manutenzione da parte dei clienti. Dobbiamo fornire loro il servizio rapido e accurato che si aspettano, riducendo allo stretto necessario il tempo in cui l’elicottero resta a terra. Per far questo stiamo ampliando sempre di più le nostre capacità, presso il centro di manutenzione di Trento”, ha proseguito Guillaume Glize.
Negli ultimi anni le problematiche riguardo la supply chain hanno toccato tutti i costruttori aeronautici, sia nel settore degli aeromobili ad ala fissa che negli elicotteri, con alcuni ritardi nelle consegne. Glize ha affermato che queste problematiche con i fornitori hanno avuto sicuramente conseguenze negli anni scorsi, soprattutto in merito alle tempistiche di consegna; ultimamente si rileva un miglioramento e si stima che, a lungo termine, questo trend proseguirà.
Glize ha rimarcato che un aspetto molto importante, per un mercato solido, è rappresentato dal ruolo delle banche, indispensabili per finanziare il mercato.
Un argomento che avrà sviluppi molto interessanti sarà il teaming tra elicotteri con equipaggio ed aeromobili senza pilota (UAS). “In alcuni Paesi esteri vi sono già sperimentazioni in atto, soprattutto in ambito militare. Puntiamo a sviluppare anche in Italia questa tecnologia per un utilizzo in campo civile: l’elicottero pilotato potrà comandare uno sciame di UAS per svariati compiti, come ad esempio la ricerca ed il soccorso. Naturalmente dovremo discutere con Enac le relative certificazioni necessarie”.
Lo scorso anno Airbus Helicopters ha consegnato in Italia il primo H160 (leggi anche qui). “L’H160 è una macchina eccezionale, molto performante e gradita dai clienti. Uno dei nostri impegni, quest’anno e nei prossimi anni, sarà ampliarne la presenza in Italia”, ha proseguito Glize.
Infine abbiamo domandato a Glize quali sono le aspettative per il nuovo H140, appena presentato, che ha già riscosso un notevole successo in termini di ordini: “Sarà sicuramente molto importante anche per il nostro mercato. La certificazione è prevista per il 2028, quindi verosimilmente speriamo arriverà in Italia nel 2029. E’ più grande dell’H135, un po’ più piccolo dell’H145 e rappresenterà una piattaforma ideale per l’HEMS, con cabina ed equipaggiamenti appositamente realizzati”.
Riguardo le priorità per Airbus Helicopters Italia, Guillaume Glize ha concluso: “La nostra priorità, il nostro impegno più importante, oggi e nei prossimi anni, sarà dare valore ai nostri clienti, ai nostri dipendenti ed alla European Sovereignty, sempre più importante nel contesto geopolitico attuale”.
(Redazione Md80.it – Photo Credits: Airbus Helicopters)