L’European Union Aviation Safety Agency (EASA) ha pubblicato i risultati di un sondaggio sull’“Ethics for Artificial Intelligence in Aviation”, in concomitanza con l’evento annuale “AI Days”.
“Il report raccoglie le opinioni dei professionisti dell’aviazione di tutta Europa sulla dimensione etica dell’implementazione dell’intelligenza artificiale nelle operazioni di volo.
La terza edizione dell’evento AI Days si è tenuta a Colonia il 27 e 28 agosto. Quasi 200 professionisti dell’aviazione provenienti da tutto il mondo hanno partecipato all’evento in loco, e un numero ancora maggiore online, per riflettere sull’intelligenza artificiale nell’aviazione.
Nel suo discorso di apertura, Christine Berg, Head of Unit – Aviation Safety at the European Commission (DG MOVE), ha presentato il contesto europeo più ampio per l’adozione dell’AI, sottolineando che l’AI Act europeo rappresenta il primo quadro giuridico completo al mondo per l’intelligenza artificiale”, afferma l’EASA.
“Nel settore dei trasporti, l’AI è già più che una teoria”, ha affermato Berg. “Viene impiegata per ottimizzare i flussi di traffico, migliorare la manutenzione predittiva e abilitare sistemi autonomi. Il potenziale è enorme. Ma lo sono anche le sfide in termini di sicurezza e certificazione.
L’aviazione è per definizione un’attività safety-critical. Ciò significa che abbiamo bisogno di sistemi che non siano solo intelligenti, ma anche spiegabili, affidabili e certificabili. Il lavoro dell’EASA, inclusa la sua AI roadmap and guidance on machine learning, è essenziale per affrontare queste questioni”.
“Il sondaggio sugli aspetti etici dell’AI ha presentato un ulteriore aspetto dell’approccio dell’EASA.
Il sondaggio ha esplorato otto ipotetici scenari applicativi dell’AI, misurando i livelli di comfort, fiducia e accettazione. I risultati hanno mostrato una prospettiva equilibrata: in media, i professionisti hanno valutato la loro accettazione dell’AI con un punteggio di 4,4 su 7, riflettendo un cauto ottimismo sul suo potenziale, pur sollevando preoccupazioni sui suoi rischi.
I risultati principali includono:
Diversi livelli di accettazione: circa due terzi degli intervistati hanno espresso riserve, rifiutando almeno un AI scenario.
Principali preoccupazioni identificate: limiti riguardo AI performance, data protection and privacy, accountability, e possibili implicazioni per la safety.
Chiara richiesta di supervisione: una forte maggioranza ha sottolineato la necessità di una regolamentazione e di una supervisione solide da parte dell’EASA e delle autorità aeronautiche nazionali per guidare un’integrazione dell’AI sicura e responsabile.
Preoccupazione per il de-skilling: i partecipanti temevano che le conoscenze e le capacità umane potessero deteriorarsi se l’AI assumesse parzialmente o totalmente il controllo dei compiti”, prosegue l’EASA.
Commentando il report, Guillaume Soudain, EASA AI Programme Manager, ha dichiarato: “L’AI offre enormi opportunità per migliorare aviation safety and efficiency, ma la fiducia è fondamentale. Questa indagine sottolinea l’importanza di un quadro normativo equilibrato, che garantisca il massimo livello di sicurezza per i cittadini e promuova al contempo l’innovazione e la competitività nell’aviation sector europeo”.
“Quest’anno gli AI Days si sono aperti con un pre-evento: una sessione di formazione dedicata alle autorità aeronautiche internazionali, che ha riunito rappresentanti di Europa, Asia-Pacifico e America Latina. L’obiettivo era quello di aggiornare queste organizzazioni sui contenuti della EASA AI Roadmap.
Nella conferenza più ampia, l’EASA AI Programme team ha condiviso lo sviluppo del lavoro svolto nell’ultimo anno su AI Assurance, Human Factors and Ethics-based assessment. Una serie di workshop con i partecipanti in loco ha permesso all’EASA di raccogliere feedback diretti dall’industria, dalle autorità, dai centri di ricerca e dalle università e di sondare le loro opinioni su ciò che l’EASA dovrebbe rafforzare e sviluppare ulteriormente in futuro.
I flash talk di FAA ed EUROCAE hanno offerto una prospettiva più ampia sulle modalità di applicazione degli sviluppi dell’AI in ambito aeronautico e hanno rafforzato lo spirito di collaborazione tra queste organizzazioni e l’EASA.
Il secondo giorno della conferenza si è concentrato su Innovation and Research. Due casi di studio hanno evidenziato come l’industria stia collaborando con l’EASA attraverso un accordo noto come Innovation Partnership Contract, che consente l’esplorazione di soluzioni concrete. Boeing ha condiviso la sua analisi di un auto-taxiing AI-based system e Lufthansa Group ha discusso della loro ricerca su un Large Language Model (LLM)-based troubleshooting assistant. La giornata ha incluso anche discussion panels su Human Oversight in Level 3 AI e un AI-based operational tools all’interno di approved Aviation Organisations.
Sono stati presentati e discussi tre progetti in corso di realizzazione sotto l’egida di SESAR-JU: JARVIS ‘Just a Rather Very Intelligent System by Collins, DARWIN ‘Digital Assistants for Reducing Workload & Collaboration by Honeywell e SynthAIR (Improved ATM automation and simulation through AI-based universal models for synthetic data generation) by SINTEF“, continua l’EASA.
“Gli esiti delle discussioni svoltesi durante l’evento e i risultati dell’indagine etica confluiranno nel lavoro in corso dell’EASA nell’ambito della sua AI Roadmap, con ulteriori consultazioni pubbliche previste. L’Agenzia rimane impegnata a garantire che l’adozione dell’AI nel settore aeronautico rispetti i principi etici.
Il full survey report è disponibile sull’EASA website: Ethics for Artificial Intelligence in Aviation – Aviation Professionals Survey Results 2024/2025“, conclude l’EASA.
(Ufficio Stampa EASA)