Nella mattinata odierna sono stati inaugurati la nuova mensa e i nuovi spogliatoi dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. La realizzazione delle nuove strutture si inserisce nel piano di riqualificazione con diversa destinazione d’uso della vecchia aerostazione dell’aeroporto Marco Polo realizzata negli anni novanta e dismessa dal 2002. Nello specifico, quest’area di intervento si localizza nella parte centrale dell’edificio compresa fra l’area interessata dal sito di DHL e quella adibita ad archivi e uffici doganali del magazzino UPS. L’intervento complessivo consiste in: costruzione di nuovo refettorio aziendale airside (130 posti in sala ristoro); costruzione di area spogliatoi (300 stipetti) con docce per operatori handler; costruzione di area adibita ad uffici e magazzini per subconcessionari che operano in air side; installazione impianto di pannelli solari in copertura.
La nuova mensa, situata in zona airside, si aggiunge a quella già esistente in area darsena, ed è pertanto destinata al personale che opera sul piazzale. Il fine è duplice, dare un migliore servizio agli operatori accorciando i tempi di trasferimento al refettorio aziendale, e decongestionare i varchi di sicurezza che ad oggi, nelle ore pasti, vengono utilizzati sia dal personale aeroportuale (per recarsi alla mensa in darsena) che dai passeggeri. L’area del nuovo refettorio, che entrerà in funzione il 20 dicembre, è di 745 mq, che si aggiungono pertanto ai 470 mq della mensa in area landside. I nuovi spogliatoi, destinati agli handler GH e Aviapartner e in funzione da metà gennaio, sostituiscono gli attuali potenziandoli in funzione della prevista crescita del traffico, offrendo un miglior servizio al personale e liberando un’area in piazzale che sarà così recuperata ai fini operativi. Si passa così da una superficie 342 mq ad una di 570 mq, da 222 stipetti a 300, da 22 docce a 32. L’intero intervento, finanziato da SAVE, è stato pari a circa euro 2.000.000.
“Con queste nuove strutture continuiamo a garantire e migliorare le condizioni di lavoro degli operatori aeroportuali” – afferma Enrico Marchi, Presidente di SAVE – “Si tratta tra l’altro di una delle prime opere previste dal Contratto di Programma, la cui attuazione progressiva asseconderà il previsto incremento di traffico dei prossimi anni, con la realizzazione di nuove efficienti infrastrutture per personale e passeggeri”.
(Ufficio Stampa SAVE)