GE punta sull’additive manufacturing per rivoluzionare le pratiche di progettazione dei suoi prodotti. Prima dell’introduzione dell’additive manufacturing, la complessità dei componenti era dettata e limitata dalla capacità produttiva di una subtractive manufacturing machine. L’additive manufacturing consente agli ingegneri di progettare contemporaneamente prodotti con migliori performance e affidabilità, controllando il costo e il peso, il tutto a velocità più elevate. Un esempio è l’Advanced Turboprop (ATP) di GE Aviation, che equipaggerà il nuovo velivolo turboelica monomotore Cessna Denali. Gli ingegneri GE hanno potuto ridurre 855 subtractive manufactured parts a 12 additive manufactured parts complesse, che costituiscono il 35% del totale dell’architettura del motore. Una delle 12 parti così realizzate è l’exhaust case. Gli additive components riducono il peso dell’ATP del 5%, contribuendo a un miglioramento dell’1% dello specific fuel consumption (SFC). L’ATP dovrebbe migliorare il time-on-wing del 33% rispetto ai motori turboelica odierni più avanzati. GE ha investito circa $ 1,5 miliardi di dollari in manufacturing and additive technologies, realizzando una rete globale di centri di formazione per far progredire la tecnologia. L’additive manufacturing, conosciuta anche come 3D Printing, consiste nel prelevare disegni digitali dal software di progettazione assistita da computer (CAD), con la successiva posa di sezioni orizzontali per produrre la parte. In sostanza “cresciuti” da zero, gli additive components generano molto meno materiale di scarto e sono in genere più leggeri e più durevoli delle parti tradizionali, perché richiedono meno saldature e lavorazioni.
(Ufficio Stampa GE Aviation)