Leonardo e Telespazio premiano i vincitori dell’edizione 2022 del #T-TeC, concorso internazionale di Open Innovation in ambito spaziale

Si è svolta oggi a Bruxelles, nell’ambito della quindicesima edizione dell’European Space Conference, la cerimonia di premiazione del #T-TeC 2022, il concorso di Open Innovation promosso da Leonardo e Telespazio, aperto a studenti e ricercatori provenienti da università e dipartimenti di tutto il mondo con l’obiettivo di promuovere l’innovazione tecnologica nel settore spaziale tra le giovani generazioni, valorizzarne idee e intuizioni e immaginare insieme le tecnologie che segneranno il futuro.

I riconoscimenti sono stati consegnati dal Coordinatore delle Attività spaziali di Leonardo e Amministratore delegato di Telespazio, Luigi Pasquali, dal Chief Technology and Innovation Officer di Leonardo, Franco Ongaro, dal responsabile Innovation and Technology Governance di Telespazio, Marco Brancati e dall’astronauta italiana Samantha Cristoforetti. Sono intervenuti alla cerimonia il Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Josef Aschbacher e il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Giorgio Saccoccia.

Giunto alla quarta edizione, il Telespazio Technology Contest – che nel 2022 ha visto la presentazione di 20 proposte da team di 21 università di 12 Paesi – da quest’anno si trasforma in un incubatore di start-up. Il team vincitore, infatti, oltre al premio in denaro di 10 mila euro accederà a un percorso di accelerazione per lo sviluppo del progetto premiato attraverso la Business Innovation Factory (BIF) di Leonardo.

Il primo premio è stato conferito a un team della Delft University of Technology (Paesi Bassi) e dell’Observatoire de Paris (Francia) che ha presentato il progetto SAFE – System to Avoid Fatal Events, un software innovativo che può essere facilmente integrato in qualsiasi stazione di terra in grado di valutare le probabilità di collisioni in orbita e suggerire le manovre ottimali per evitarle, riducendo al minimo il consumo di carburante e i tempi di inattività del servizio.

Il secondo premio, del valore di 6 mila euro, è stato assegnato a un team dell’Imperial College (Regno Unito), del Max Planck Institute (Germania), dell’ETH Zurich (Svizzera), della Stanford University (USA) e della University of Oxford (Regno Unito). Nome del progetto è SPAICE e ha l’obiettivo di supportare l’In-Orbit Servicing offrendo una soluzione basata su tecniche di miglioramento del fotorealismo, ossia sulla trasformazione delle immagini sintetiche (realizzate al computer) di assetti spaziali in una versione dall’aspetto realistico. Grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, SPAICE fornisce immagini accurate, indispensabili nelle operazioni in orbita finalizzate all’avvicinamento e all’aggancio di un oggetto in movimento, come ad esempio il rifornimento o la riparazione di un satellite. Il progetto sarà avviato ad un percorso di pre-incubazione a cura della I3P del Politecnico di Torino, che permetterà al team di prepararsi al meglio per ambire a un posto nel percorso di incubazione dell’Agenzia Spaziale Europea presso il Business Incubator Centre di Torino (ESA BIC Turin).

Il terzo premio, del valore di 4mila euro, è stato attribuito a un team del Politecnico di Milano, con il progetto SunCubes. La proposta si candida a fornire un’alternativa all’attuale sistema di alimentazione elettrica degli assetti orbitanti e consiste nel proporre una rete di satelliti allo scopo principale di produrre e accumulare energia, riducendo drasticamente i costi sostenuti dai produttori di satelliti per i sistemi di generazione e accumulazione di energia elettrica a bordo.

Un quarto team del Politecnico di Torino ha ricevuto il premio che rappresenta una delle novità di questa edizione, il Test-it Award. La giuria ha ritenuto infatti che il progetto Constellation architecture in lunar orbit for energy wireless transmission on the Moon, che si propone di realizzare un’infrastruttura in orbita lunare per la trasmissione di energia senza fili alla superficie della Luna attraverso una costellazione di satelliti, sia pronto per una “proof of concept” finanziata da Leonardo con la collaborazione tecnica di Telespazio. Questo fornirà al team strumenti e risorse per passare dall’idea alla sperimentazione e verifica del progetto in laboratorio.

“Questa edizione del Telespazio Technology Contest rappresenta una conferma e al tempo stesso un cambio di passo nella storia di questo concorso. Per la prima volta, infatti, abbiamo deciso di promuovere un vero e proprio percorso di pre-incubazione e accelerazione che aiuterà i progetti più meritevoli a trasformarsi in soluzioni reali e concrete, in grado di contribuire alla crescita della space economy”, ha dichiarato Luigi Pasquali, Coordinatore delle Attività spaziali di Leonardo e Amministratore Delegato di Telespazio. “Oggi premiamo idee innovative di studenti e ricercatori su tecnologie di frontiera, nel rispetto di una sostenibilità sempre più importante anche nel settore spaziale”.

“Ricerca e innovazione sono alla base delle nostre attività – sottolinea Franco Ongaro, Chief Technology and Innovation Officer di Leonardo – in quest’ottica rafforzare un modello di innovazione condivisa è essenziale per trovare soluzioni utili ad arricchire la nostra offerta, le nostre soluzioni, i nostri prodotti. Iniziative come #T-TeC contribuiscono a creare un canale diretto con giovani di talento, start up e università. Vogliamo rafforzare un sistema di innovazione aperta che oggi, per Leonardo, è rappresentato dalla collaborazione con oltre 90 tra atenei e centri di ricerca a livello globale – con circa 400 progetti di ricerca in corso – oltre 90 PhD finanziati nel 2022 e più di 100 ricercatori impegnati nei Leonardo Labs, i laboratori di ricerca dell’Azienda dedicati alle tecnologie di frontiera”.

L’iniziativa rientra nelle attività promosse da Leonardo per l’Open Innovation: l’innovazione condivisa che ha assunto un ruolo chiave nel promuovere nuove idee e opportunità, con una visione di lungo periodo delineata dal piano strategico Be Tomorrow – Leonardo 2030.

Leonardo: al via la seconda edizione della Business Innovation Factory (BIF), l’acceleratore di startup realizzato in partnership con LVenture Group

Al via la seconda edizione del Business Innovation Factory (BIF), l’acceleratore di start up di Leonardo realizzato in partnership con LVenture Group che, forte del successo raggiunto durante la prima edizione, si è distinto all’interno dell’ecosistema dell’innovazione italiano come centro d’eccellenza per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche ad alto potenziale. Due sono i verticali di interesse oggetto della seconda call, aperta a startup e spin-off universitari nazionali e internazionali, anche in fase di costituzione. Il primo è in ambito simulation and gamification e concerne lo sviluppo di soluzioni di simulazione di scenari realistici e digital twin per migliorare l’analisi, la pianificazione e la gestione di missioni critiche, e di soluzioni di serious gaming per applicazioni di addestramento simultaneo da remoto; ma anche soluzioni per migliorare il supporto ed il coinvolgimento dei clienti nell’utilizzo e gestione delle piattaforme Leonardo. Nel secondo verticale, networking & cybersecurity, sono comprese soluzioni di IoT cybersecurity e infrastrutture di comunicazione basate su software, applicazioni Zero-Trust Security, protezione dei dati e crittografia, Active Defence, quantum communication e quantum computing. Sarà possibile candidarsi direttamente online al sito www.leonardoaccelerator.com, compilando l’applicazione dedicata, fino al 24 marzo. Durante il periodo aperto alle candidature, verrà effettuato un roadshow di promozione della seconda call della BIF che farà tappa a Napoli, Milano, Tel Aviv, Londra e Monaco. Il programma di accelerazione si concentra sulla fase pre-seed/seed, in linea con i requisiti della call e con un Minimum Viable Product (MVP) dimostrabile. Le startup in accelerazione avranno anche l’opportunità di dimostrare e di convalidare la soluzione tecnologica sugli use case specifici di Leonardo, progettando e sviluppando un Proof of Concept (PoC) direttamente con le business unit di Leonardo

Il programma di accelerazione per le startup selezionate avrà una durata di sei mesi e si terrà negli spazi Business Innovation Factory presso l’Hub di LVenture Group di Roma, uno dei principali poli di innovazione a livello europeo. Il programma, svolto da LVenture Group, metterà a disposizione delle startup selezionate le competenze verticali del suo team nei principali ambiti strategici per la crescita delle imprese, secondo l’approccio “Full-Stack”, ossia di supporto a 360° dall’accelerazione all’exit, che contraddistingue la società.

La seconda edizione di Business Innovation Factory è parte del percorso triennale dell’acceleratore che punta a selezionare fino a dieci startup all’anno, per un totale di 30, in grado di sviluppare soluzioni innovative per contribuire ad ampliare l’offerta di servizi digitali di Leonardo, tra i leader mondiali nell’Aerospazio Difesa & Sicurezza. La nascita dell’acceleratore BIF si inserisce infatti nell’approccio di Leonardo all’innovazione che si fonda, come indicato dal piano strategico di crescita Be Tomorrow 2030, su interazione e collaborazione tra diversi attori, interni ed esterni, per favorire la condivisione di idee e conoscenze, alimentando opportunità di sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche.

La prima edizione di BIF – focalizzata sui verticali servitization e autonomous systems – ha ottenuto un importante successo con oltre 170 candidature ricevute, delle quali il 41% provenienti dall’estero. L’analisi dei progetti da parte del team dedicato di Leonardo con il supporto di LVenture Group ha portato alla definizione di una short list composta da venti startup, all’interno della quale sono state scelte le dieci migliori startup ammesse al primo programma di accelerazione di BIF, durato cinque mesi e concluso, nell’ottobre 2022, con il demo day di presentazione dei risultati ottenuti dagli startupper. Due di queste, la svedese Canary Bit (ambito servitization), che sviluppa una soluzione di confidential computing per la gestione sicura dello scambio dati B2B, e l’italiana Volta Structural Energy (ambito autonomous systems), che produce batterie strutturali agli ioni di alluminio, sono state selezionate per un investimento da parte di Leonardo.

(Ufficio Stampa Leonardo)