Il 16 aprile scorso, presso l’aeroporto militare di Sigonella, alla presenza del Comandante della Squadra Aerea/1ª Regione Aerea, Generale di Squadra Aerea Alberto Biavati, si è svolta la cerimonia di phase-in presso il 61° Gruppo Volo Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR) del velivolo MQ-9 Block 5, nuovo sistema d’arma che sostituisce il velivolo Predator MQ-1C finora impiegato dal Gruppo e che rappresenta un significativo aggiornamento in termini di prestazioni e capacità nell’ambito delle peculiari e consolidate competenze ISTAR (Intelligence, Surveillance Target Acquisition e Reconnaissance) che l’Aeronautica Militare è in grado di esprimere con gli aeromobili a pilotaggio remoto in attività a supporto della sicurezza del Paese, in particolare a favore della collettività e per attività di sorveglianza per la tutela ambientale.
Nel corso della cerimonia, il Comandante della Squadra Aerea/1ª Regione Aerea ha sottolineato come “il nuovo assetto non rappresenta solo un salto tecnologico: è la testimonianza concreta della capacità della nostra Forza Armata di rinnovarsi, di affrontare le sfide del presente e di prepararsi con lucidità e determinazione a quelle del futuro”.
L’evento ha visto la presenza, tra gli altri, del Colonnello Antonio Vivolo, Comandante del 32° Stormo, Ente alle cui dipendenze è posto il 61° Gruppo Volo APR e del Colonnello Stefano Spreafico, Comandante del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto di Sigonella, Ente che fornisce un fondamentale supporto logistico-amministrativo e presso cui il Gruppo è ubicato.
Il Comandante del 32° Stormo, nel suo breve cenno di saluto, ha ripercorso le tappe e le sfide che hanno portato all’introduzione del nuovo sistema APR, sia in termini addestrativi con un lungo iter di qualifica per il personale pilota, sensor operator e tecnico, sia in termini logistici e infrastrutturali con la realizzazione della nuova TMA (Temporary Maintenance Area), necessaria ad accogliere il nuovo assetto.
(Ufficio Stampa Aeronautica Militare – Photo Credits: Aeronautica Militare)