Aeronautica Militare: presentato il nuovo Point of Entry Sanitario a Villafranca

Aeronautica Militare LogoSi è svolta mercoledì 26 novembre, presso la base militare di Villafranca (Verona), sede del 3° Stormo dell’Aeronautica Militare, la presentazione di un nuovo Point of Entry (POE) Sanitario, una capacità dispiegabile unica in ambito nazionale, progettata per la prevenzione, la gestione delle emergenze nonché l’addestramento e la ricerca congiunte con il mondo accademico. Alla cerimonia, presieduta dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Antonio Conserva, hanno preso parte numerose Autorità civili e militari del territorio tra cui il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano e l’Ispettrice Nazionale del Corpo Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, Sorella Emilia Bruna Scarcella.

Il POE è una struttura campale modulare in grado di accogliere fino a 92 pazienti, articolata in aree dedicate al triage, alla terapia intensiva, alla degenza e all’isolamento, progettate per garantire la separazione dei percorsi sanitari e la massima sicurezza del personale. Dotato di sistemi avanzati di ventilazione, filtrazione e biosicurezza, il POE è impiegabile tanto in contesti militari quanto civili, rappresentando un assetto plug & play pronto a supportare il Servizio Sanitario Nazionale e la Protezione Civile. Il progetto, nato nell’ambito delle misure di rilancio e ammodernamento delle strutture sanitarie nazionali pensate a seguito della pandemia Covid-19, costituisce un investimento strategico nella resilienza sanitaria della Nazione: una capacità flessibile e di immediata proiezione, in grado di essere rischierata presso differenti hub aeroportuali nazionali.

Così il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Antonio Conserva: “Oggi consegniamo al Paese una capacità nuova, concreta e immediatamente impiegabile. Il Point of Entry Sanitario è una dimostrazione tangibile di come l’Aeronautica Militare sappia evolversi e mettere la propria competenza al servizio della collettività. Si tratta di una capacità che si integra e si completa con quelle delle altre Forze Armate, contribuendo a rafforzare in modo sinergico l’intero sistema sanitario della Difesa. In uno scenario globale in cui le minacce non sono solo militari, ma anche sanitarie, la nostra Forza Armata continua a essere un presidio di sicurezza, innovazione e prontezza operativa”.

“La nascita di questa capacità affonda le sue radici nell’esperienza maturata durante la pandemia da COVID-19, quando emerse chiaramente la necessità di potenziare i servizi sanitari militari. È in quel contesto che lo Stato Maggiore dell’Aeronautica avvertì l’urgenza di sviluppare un Point of Entry sanitario anche a Villafranca, così da affiancare il POE principale di Pratica di Mare e garantire una copertura più equilibrata del territorio nazionale. Questo centro rappresenta il risultato di quella lezione: una struttura che rafforza la nostra capacità di soccorso e trasporto aereo e che l’Aeronautica Militare mette oggi a disposizione dell’intero Sistema Paese per affrontare con maggiore prontezza le future emergenze sanitarie”, ha illustrato il Capo del Corpo Sanitario, Generale Ispettore Capo Pietro Perelli, riguardo alla genesi della capacità.

Il Brigadier Generale Emanuele Garzia, Capo del Servizio Sanitario AM, ha spiegato: “Il POE di Villafranca è un Treatment Center moderno, modulare e rapidamente dispiegabile, progettato secondo gli standard dell’OMS per gestire pazienti e feriti, anche in biocontenimento. Operando in stretto coordinamento con il POE di Pratica di Mare, funge da punto di ingresso aereo avanzato, dotato di capacità di triage e decontaminazione CBRN e in grado di attivare un flusso operativo integrato: dal trasporto aereo con assetti dedicati alla stabilizzazione a terra, fino allo smistamento verso le strutture ospedaliere civili e militari. Questa struttura è anche un centro formativo, dove – grazie alla collaborazione con Università ed Enti di ricerca – si svilupperanno attività congiunte di addestramento, ricerca e innovazione per rafforzare ulteriormente la risposta sanitaria nazionale”.

Il Capo del Servizio dei Supporti del Comando Logistico, Generale di Brigata Massimo Cicerone, ha sottolineato: “La forza di questa capacità risiede nella sua piena proiettabilità: il Point of Entry Sanitario è un assetto aviotrasportabile, pensato per essere rischierato rapidamente ovunque serva, mantenendo elevati standard sanitari e logistici. Le aree a pressione positiva, i sistemi di filtrazione ad alta efficienza, la diagnostica avanzata e la produzione autonoma di ossigeno garantiscono un ambiente clinico sicuro e immediatamente operativo. È una piattaforma che unisce mobilità, tecnologia e resilienza, permettendoci di portare capacità sanitarie complesse direttamente nei luoghi in cui occorre intervenire”.

Le attività sono iniziate con l’arrivo di un drone terrestre a guida autonoma, impiegato per il trasferimento controllato di un “paziente zero” verso la tenda di triage, dove il personale sanitario ha eseguito i primi controlli clinici e prelievo di campioni, digitalizzando l’intero processo tramite piattaforma Medical Cloud. A seguire, un drone velivolo ha effettuato il prelievo dei campioni ed il trasporto verso l’Ospedale “Magalini” di Villafranca, simulando una catena di evacuazione rapida e sicura in scenari di potenziale contagio. Parallelamente sono stati gestiti più pazienti con sintomatologia compatibile, simulando l’evoluzione dell’emergenza con triage, identificazione e instradamento nei percorsi assistenziali dedicati. Il peggioramento del paziente zero ha consentito di mostrare l’applicazione di procedure cliniche avanzate e il successivo trasferimento in biocontenimento. La dimostrazione è proseguita con una simulazione di emergenza sanitaria acuta e con un successivo scenario di tipo CBRN, evidenziando la capacità del personale di operare in contesti ad alta complessità. La visita si è conclusa con la presentazione dell’assetto di Realtà Virtuale, utilizzato per riprodurre in modo immersivo protocolli e procedure addestrative.

Il 3° Stormo di Villafranca, da sempre riferimento logistico della Forza Armata, avrà un ruolo centrale nell’addestramento del personale, nella sperimentazione e nella costante preparazione operativa legata alla gestione del POE. Le esercitazioni che verranno condotte all’interno della struttura consentiranno di mantenere elevata la prontezza e di consolidare procedure sanitarie e logistiche anche in scenari complessi.

(Ufficio Stampa Aeronautica Militare – Photo Credits: Aeronautica Militare)

2025-11-27