Il Salone Internazione dell’Aeronautica e dello Spazio di Paris – Le Bourget è stato anche la location per fare il punto sul programma I.F.T.S. (International Flight Training School), risultato di una comune visione e di un’analisi prospettica tra Leonardo e L’Aeronautica Militare Italiana. Ne hanno parlato in un press briefing Giuseppe Recchia, Vice President Training Leonardo Aircraft Division, e il Col. Luigi Casali, Head Of IFTS Program Officer.
Un progetto che ha avuto origine nello scorso Farnborough Airshow, con un focus su attività per militari italiani e stranieri che unisca le capacità di training dell’Aeronautica Militare con il know-how e le capacità di Leonardo.
Il programma si basa fondamentalmente su due pilastri:
– il know-how
– gli asset forniti
IFTS fornisce la formazione propedeutica ai caccia di 5° generazione, con un sistema integrato per il T-346: un sistema tecnologicamente all’avanguardia che mette l’Aeronautica in una posizione di leadership nel training che poche altre forze straniere possono eguagliare.
Uno scenario, con un sistema comunemente chiamato LVC (Live-Virtual-Constructive) Training adottato da un numero sempre maggiore di forze aeree e non solo, che è già realtà: la base di Galatina, in Puglia, già oggi offre un sistema di training di questo tipo che permette di sfruttare le potenzialità del sistema integrato LVC del T-346 per creare scenari complessi. La base di Galatina già citata oggi dispone di 3 velivoli IFTS già pienamente operativi e il primo blocco di piloti ha già completato tutta la procedura, mentre il primo corso per forze aeree straniere vedrà il via entro la fine del 2019.
Nel medio termine, il perimetro dell’IFTS si allargherà fino ad includere elicotteri, velivoli multi-engine e UAV, ed è inoltre previsto uno “Step 2” che vedrà la nascita di un ulteriore centro IFTS presso la base di Decimomannu, in Sardegna, ad ogni ancora in fase di preliminary design.
Il prossimo futuro vedrà quindi l’incremento di capacità di Phase IV Training (Fighter Lead In Training) a Galatina attraverso l’incremento di macchine, personale e la nascita di ulteriori 8 corsi Phase IV in partenza nella seconda metà dell’anno corrente; dall’altro lato inizierà a muoversi la macchina di Decimomannu, con sviluppi che dovrebbero seguire la seguente cronotabella:
– 2020 –> arrivo T-345 a Galatina per consolidare i training di Phase II e Phase III
– 2021+ –> spostamento del sistema T-346 a Decimomannu e raggiungimento progressivo della full capability
La scelta è ricaduta sulla base sarda per una serie di fattori che possono agevolare e far rendere nel minore dei modi il programma: la presenza di due piste, uno spazio aereo su cui operare, la possibilità di unirsi con operazioni internazionali già di consueto attive nell’area, e non ultimo il meteo spesso favorevole.
(Fabrizio Ripamonti)