CDA ALITALIA: APROVATO BILANCIO 2005. TUTTI I DETTAGLI.

Il Consiglio di Amministrazione di ALITALIA Linee Aeree Italiane S.p.A. riunitosi in data odierna sotto la presidenza dell’ing. Giancarlo Cimoli presso la sede della Società ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e bilancio consolidato al 31 dicembre 2005 del Gruppo Alitalia. Vediamo i dettagli.
L’esercizio 2005, il primo del quadriennio del Piano Industriale predisposto in occasione della ricapitalizzazione, ha visto il progressivo dispiegarsi, nell’ambito delle linee guida e dei contenuti declinati dal percorso di risanamento destinato a concludersi alla fine del 2006, di una serie di interventi ed azioni volti al riassetto strutturale del profilo industriale, reddituale e finanziario del Gruppo. Le misure realizzate nel corso del 2005 hanno consentito di riscontrare, a livello complessivo, sensibili miglioramenti nell’andamento economico ed operativo di Alitalia, i cui ritmi espansivi si sono avvalsi tra l’altro di un numero di aeromobili sostanzialmente costante rispetto al periodo a raffronto, registrando quindi una decisa inversione di tendenza nei confronti del recente passato.

Quanto sopra, va inserito in un contesto di settore consistentemente deteriorato dalla drammatica evoluzione intervenuta, a partire dalla primavera, nelle quotazioni petrolifere, che per quanto riguarda il carburante aeronautico, si sono stabilizzate per il Gruppo su livelli mediamente superiori del 35% nei confronti del precedente esercizio.

Ricordiamo che le principali variabili economiche e finanziarie consolidate relative all’esercizio 2005, sintetizzate di seguito, sono state redatte per la prima volta in conformità con i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e dal 10 novembre 2005 considerano un diverso perimetro aziendale a valle del deconsolidamento della partecipazione in Alitalia Servizi.

I ricavi netti nell’esercizio sono stati pari ad Euro 4.799 milioni con un incremento di Euro 498 milioni (+11,6%) rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.

Il costo per consumi di materiali e servizi (escluso il carburante) è stato pari ad Euro 2.588 milioni con un incremento di 111 milioni di Euro rispetto al 2004 (+4,4%).

Il costo del lavoro è stato pari ad Euro 982 milioni con un decremento di 449 milioni di Euro rispetto al 2004 (-31%). Va notato che al netto delle nuove poste iscritte in aderenza ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, la positiva variazione del costo del lavoro si riduce a 114 milioni di Euro e risulta sostanzialmente riconducibile alle azioni declinate ed introdotte dal Piano Industriale 2005 – 2008 in tema di contenimento degli oneri per il personale contestuale ad un deciso incremento della produttività.

Il risultato operativo dell’esercizio è stato pari ad una perdita di Euro 47 milioni in miglioramento rispetto al risultato dello scorso anno che aveva evidenziato una perdita pari a 775 milioni di Euro.

La perdita dell’esercizio 2005 è stata pari a 167 milioni di Euro in miglioramento di 691 milioni di Euro rispetto al precedente esercizio.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2005 è stata pari a 754 milioni di Euro in miglioramento rispetto al 31 dicembre dello scorso anno di circa 1.070 milioni di Euro. 

Relativamente alle passività finanziarie con scadenza oltre i 12 mesi ricordiamo che lo scorso 29 luglio 2005 è stata approvata da parte dell’Assemblea degli Obbligazionisti e dell’Assemblea degli Azionisti, la proposta di modifica del Prestito Obbligazionario Convertibile, ridenominato “Alitalia 7,5% 2002-2010 convertibile- il cui valore, in applicazione dei principi contabili internazionali, al 31 dicembre 2005 è pari a circa 688 milioni di Euro.

Gli elementi essenziali di tale ristrutturazione consistono nel differimento della scadenza dal 22 luglio 2007 al 22 luglio 2010 e nell’aumento del tasso d’interesse annuo dal 2,9% al 7,5% a decorrere dal 4 agosto 2005.

In conseguenza di quanto esposto, per il solo periodo tra il 31 marzo 2005 ed il 31 marzo 2006 la cedola che verrà corrisposta agli obbligazionisti per ogni obbligazione posseduta corrisponderà ad un tasso d’interesse pari a circa il 5,92%.

Il flusso monetario dell’esercizio 2005 è stato positivo per 1.027 milioni di Euro. Nel dettaglio il flusso da attività di esercizio è risultato negativo per 287 milioni di Euro, il flusso monetario da attività di investimento è stato positivo per 225 milioni di Euro e il flusso monetario da attività di finanziamento è stato positivo per 1.089 milioni di Euro.

La forza media retribuita del Gruppo nel 2005 è stata pari a  17.679 unità, con un decremento di 2.819 unità rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente (20.498 unità).

La forza puntuale al 31 dicembre 2005 del Gruppo è stata pari a 11.174 unità in calo di 9.401 unità rispetto al 31 dicembre 2004 grazie all’avvenuto deconsolidamento di Alitalia Servizi e al percorso di efficientamento riguardo l’utilizzo delle risorse.  

La flotta operativa al 31 dicembre 2005 si componeva di 177 aeromobili, con un’età media di 10,4 anni, dei quali 151 dedicati al breve/medio raggio e 26 al lungo raggio.

Per quanto concerne l’evoluzione del traffico e del network nel settore passeggeri, comparto dal quale trae sostanzialmente origine il risultato gestionale del Gruppo Alitalia, nell’esercizio 2005 può osservarsi, in termini complessivi, quanto segue:

– in coerenza con l’impianto strategico individuato dal Piano Industriale 2005-2008, che ha definito il ruolo di Alitalia quale “vettore a rete altamente efficiente- focalizzandone lo sviluppo sul mercato domestico italiano, sui Paesi del Mediterraneo, sull’Europa dell’Est e sui bacini di traffico intercontinentale i cui flussi si prevedono in forte espansione (soprattutto India e Cina), i livelli di offerto sulla rete passeggeri hanno registrato, a sostanziale parità di flotta impiegata, un incremento pari al +9,1% (da 4.821 milioni di tonnellate chilometro offerte nel 2004 a 5.258 milioni di tonnellate chilometro offerte nel 2005). Le ottimizzazioni introdotte nell’utilizzo degli aeromobili ed i primi, forti recuperi di efficienza e produttività del personale navigante, si sono in effetti riflessi, essenzialmente, in un arricchimento delle destinazioni e degli aeroporti serviti, in un aumento delle frequenze, soprattutto sui mercati business di Roma e Milano, ed in una crescita delle connessioni disponibili su Fiumicino e Malpensa onde massimizzarne il relativo ruolo di “hub-. In parallelo, è stato ampliato il portafoglio delle partnership commerciali. La dimensione dell’espansione appare considerevole nel ragguaglio con quella riscontratasi lungo l’intero corso del 2005 a livello AEA (+4,4% sulle rotte internazionali; +4,3% includendovi anche i settori nazionali delle aerolinee aderenti);

– all’incremento della capacità offerta ha corrisposto una crescita del trasportato lievemente superiore, pari al +9,5% (da 3.432 milioni di tonnellate chilometro trasportate nel 2004 a 3.759 milioni di tonnellate chilometro trasportate nel 2005), con un conseguente miglioramento del coefficiente di occupazione, attestatosi al 71,5%, pari a +0,3 punti percentuali. Espansione, va nuovamente rilevato, di particolare significatività sia nel confronto con la media AEA (+6,5% a livello internazionale; +6,3% considerando invece anche i comparti nazionali dei vettori aderenti), sia considerando come essa sia venuta a determinarsi in un quadro macroeconomico caratterizzato dal rallentamento della domanda aggregata ed in uno scenario industriale caratterizzato da un progressivo inasprimento della già accesa competitività, anche quale conseguenza della sempre più aggressiva penetrazione dei vettori “low cost- sui mercati europei e nazionale. A livello intera rete, quanto in precedenza illustrato ha trovato riflesso in un aumento del numero dei passeggeri trasportati pari al +7,8% (da 22,2 milioni nel 2004 a 23,9 milioni nel 2005).
Entro tale contesto va altresì rilevata la soddisfacente tenuta, in termini complessivi, dello yield, aumentato dell’1,6% (ancorché sconti una flessione del 4,7% sul settore europeo e del bacino del Mediterraneo) e sorretto, a fronte delle richiamate tensioni competitive che ne depauperano i livelli, dall’applicazione di “fuel surcharge- destinate ad attenuare gli effetti dell’ascesa del prezzo del carburante, prassi, comunque, usuale e comune a quella degli altri vettori di riferimento. Quanto rappresentato si è riverberato in una crescita dei proventi del traffico passeggeri pari al +11,3%. In parallelo ha comunque assunto particolare significatività, nella delineata cornice di sostenuta espansione, il favorevole andamento del RATK (provento per unità di prodotto), incrementatosi del 2,1% rispetto al livello evidenziato nel 2004.

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Al fine di poter produrre un’informativa più esaustiva sugli andamenti economici del Gruppo Alitalia, in particolare alla luce delle previsioni per il 2005 del Piano Industriale, evitando alcuni effetti distorsivi derivanti dall’applicazione dei principi contabili internazionali e dal deconsolidamento della partecipazione in Alitalia Servizi dal 10 novembre 2005 (ricordiamo infatti che il Piano Industriale era stato redatto secondo i principi contabili italiani e prevede il deconsolidamento di Alitalia Servizi dal 1 gennaio 2005) è stato predisposto un utile confronto di risultati consuntivi pienamente comparabili.
E’ stato perciò elaborato un conto economico consuntivo del 2005 (c.d. pro-forma) che, oltre ad adottare i principi contabili italiani, simula l’effetto del deconsolidamento della partecipazione in Alitalia Servizi dal 1 gennaio 2005.

A livello di valore della produzione pro-forma (4.346 milioni di Euro) nel 2005 sono stati generati circa 56 milioni di Euro in meno rispetto alla previsione per il primo anno di Piano principalmente a causa di una minore attività sviluppata sul network dalla Compagnia rispetto alle previsioni originarie, soprattutto nel corso dell’ultimo trimestre.
Il risultato operativo pro-forma del 2005 (-164 milioni di Euro) è stato inferiore a quello previsto nel primo anno di Piano di circa 81 milioni di Euro mentre il risultato netto pro-forma del 2005 (-153 milioni di Euro) è stato inferiore alla previsione di Piano di soli 12 milioni di Euro.  

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Potrebbe infine esser utile osservare il risultato conseguito dalla sola Capogruppo Alitalia-Linee Aeree Italiane SpA al fine di poter segnalare il miglioramento della gestione nell’anno in continuità di principi contabili adottati. Ricordiamo infatti che la Capogruppo, per l’esercizio al 31 dicembre 2005, ha adottato per l’ultima volta i principi contabili Italiani. Gli effetti dell’espansione produttiva e degli interventi di ristrutturazione ed efficientamento realizzati nel corso dell’esercizio ed in precedenza richiamati, unitamente ad una serie di misure addizionali introdotte già nel trimestre finale del 2005, si sono significativamente e positivamente riflessi sull’andamento economico di Alitalia, facendo evidenziare un miglioramento pari a circa 230 milioni di Euro a livello di risultato operativo, ridottosi da una perdita di 432 milioni di Euro nel 2004 ad una di 202 milioni nel 2005 con un miglioramento di circa 230 milioni di Euro. Quanto espresso, si fa rilevare, in presenza di maggiori oneri per il carburante attribuibili all’ascesa del prezzo del greggio pari a circa 233 milioni di Euro. A livello di risultato netto è stata invece riscontrata una perdita di 160 milioni di Euro circa, inferiore di 650 milioni di Euro a quella consuntivata alla chiusura dell’esercizio 2004 per effetto essenzialmente, rispetto a quanto evidenziato in termini di risultato operativo, della positiva variazione delle poste di carattere non ricorrente.

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Relativamente alla prevedibile evoluzione della gestione, si segnala che, allo stato, si conferma quanto reso noto il 31 gennaio u.s. a seguito della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato il Budget del corrente esercizio con la previsione di un risultato netto positivo per l’esercizio in corso. Si evidenzia, tuttavia, che appare necessario approfondire ulteriormente gli effetti che si possono determinare nel 2006 a causa delle agitazioni sindacali registratesi nello scorso mese di gennaio. In tale quadro, il Consiglio di Amministrazione si convocherà il prossimo 10 marzo per valutare gli esiti di detti approfondimenti e, quindi, rivedere anche la prevedibile evoluzione della gestione.

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Il Consiglio di Amministrazione, in ultimo, ha deliberato di convocare l’Assemblea ordinaria degli Azionisti – con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2005 – per il 31 marzo 2006, in prima convocazione, e, occorrendo, per il 3 aprile 2006, in seconda convocazione.

(fonte: Andrea Coco – Positive Climb)