RUSSIA IN DIFFICOLTA’ PER IL RECUPERO RELITTO DELL’AEREO ARMENO CADUTO NEL MAR NERO

L’aereo, con 113 persone a bordo – tutte perite nell’incidente – è caduto due giorni fa nelle acque del Mar Nero.
Alcuni corpi delle vittime sono stati recuperati, ma ora il Cremlino ammette la sua difficoltà a raggiungere e a recuperare il relitto dell’aereo, che si trova intorno ai 680 metri di profondità.
La tecnologia russa
nel recupero di relitti in mare, siano questi sottomarini (ricordiamo la tragedia del sottomarino nucleare Kursk, avvenuta nel Mare di Barents il 12 agosto del 2000), o aerei piuttosto che navi, situati a grosse profondità non è sufficiente, in quanto questa tocca solo fino a quota 500 metri.
«Il Paese dovrà quindi rivolgersi ad altre nazioni affinché vengano in suo aiuto», ha dichiarato oggi il ministro dei trasporti russo Igor Levitin.
Proprio come avvenne per il già citato Kursk, che si inabissò con a bordo 118 membri di equipaggio: per tentare di salvare i superstiti di quello che venne definita come una collisione tra sottomarini, la Russia ebbe l’aiuto di tecnici e tecnologia norvegese e britannica, ma forse lo chiese troppo tardi, perché tutto l’equipaggio superstite morì di una lenta agonia.
(Fonte: World Aeronautical Press Agency)