PILOTI ITALIANI UNITI: PREMATURO FORNIRE GIUDIZI SUL PIANO INDUSTRIALE

Le linee guida del Piano Industriale Alitalia 2008/2010, illustrate ieri alle parti sociali dal neo Presidente Maurizio Prato, hanno confermato la gravità della crisi finanziaria ed operativa di Alitalia e la necessità di interventi rapidi e concreti per garantirne la  sopravvivenza. Piloti Italiani Uniti, pur apprezzando la franchezza e la  disponibilità al dialogo del nuovo Presidente, attende la ripresa degli incontri sui dettagli del piano industriale prima di fornire giudizi di merito. Il confronto sul progetto di ridisegno della rete e di contrazione dell’operativo, prospettati ieri, non può infatti essere disgiunto dalla visibilità su un chiaro e credibile percorso, finalizzato allo sviluppo di Alitalia ed al reperimento delle risorse 
necessarie alla sua realizzazione.

Se è infatti indispensabile, pena la sopravvivenza stessa dell’Azienda, fornire rapidamente ai mercati ed agli analisti finanziari un credibile Piano di Impresa basato solo sugli assets 
attuali, queste misure devono servire unicamente a traghettare in tempi rapidi la Compagnia verso una definitiva e proficua privatizzazione. Prestigiosi gruppi imprenditoriali, sia italiani che internazionali, stanno infatti continuando a manifestare la propria disponibilità ad investire miliardi di euro nel rilancio della  Compagnia di Bandiera. Il Governo deve sgombrare rapidamente il campo da tutti quegli ostacoli e quelle indecisioni che hanno fino ad oggi impedito a questi soggetti di entrare realmente nel merito del confronto con l’Azienda e con le parti sociali sulla base dei propri progetti industriali. Le conseguenze  dell’attuale dissesto non possono essere ancora una volta scaricate sui Piloti, che hanno già accettato pesantissimi sacrifici economici e normativi. La responsabilità della crisi di Alitalia va infatti addebitata unicamente ai tentennamenti ed alle interferenze della politica ed alle incapacità manageriali degli ultimi amministratori, che hanno dilapidato miliardi di euro senza acquisire nuovi aeromobili, puntando unicamente sull’abbattimento del costo del lavoro, invece di aumentare i ricavi implementando il network e migliorando il servizio alla clientela. I Piloti sono pronti al confronto, ma non ad ulteriori sacrifici. PIU ritiene infine del tutto inopportuno, in questa fase delicata ed interlocutoria, minacciare azioni di sciopero contro un’Azienda agonizzante, come annunciato ieri dal Presidente di quella compagine sindacale che ha pesanti responsabilità nella drammatica crisi  attuale, avendo sostenuto incondizionatamente, contro tutto e contro tutti, per quasi tre anni,  tutte le scelte sbagliate, miopi e suicide della disastrosa gestione Cimoli. 

 

(Comunicato stampa PIU)