Si è svolta lo scorso fine settimana, presso l’aeroporto G. Caproni di Trento, la nona edizione di Festivolare, manifestazione aerea che ha richiamato un buon numero di spettatori nonostante la defezione della PAN per il noto incidente occorso la settimana precedente a Torino Caselle (le Frecce Tricolori hanno eseguito solo un sorvolo delle città di Trento e Bolzano nella giornata di ieri, 25 settembre.

In entrambi i giorni di Festivolare 2023 le mattinate sono state dedicate alla mostra statica, cui si riferisce l’album a seguire, e i pomeriggi sono stati riservati alle esibizioni in volo (album a fine articolo).

Oltre a quanto già citato gli spettatori avevamo la possibilità di visitare il museo Caproni sito proprio all’interno dell’aeroporto di Trento, gli hangar Airbus Helicopters, effettuare voli in elicottero e molto altro.

Tra i performer all’opera nelle due giornate di Festivolare possiamo citare una presenza quasi costante delle esibizioni, il bravo Guido Raccioppoli con il Sukhoi-31, ma anche Piero Angiolillo con il biplano storico Stearman, Luca Bertossio con il suo aliante Swift S1, la francese Mélanie Astles che ha messo in mostra tutti gli skill nel pilotare l’Extra 300, il Blanix-Team con la sua consueta coppia di alianti, Paolo Pocobelli con il Cap 10, CrewRV8, il Team Legend con la formazione composta da G46 + T6 + MB326 e, oltre a diversi velivoli ad ala rotante che hanno simulato operazioni antincendio e SAR, i Pitts di Francesco Fullin e Maurizio Costa.

Per quest’ultimo va rimarcato come la propria esibizione preveda in apertura di display una figura che disegna un nastro in cielo: il “Nastro Viola”. Si tratta del simbolo di riconoscimento per coloro che hanno sconfitto il tumore del pancreas ed è anche il nome dell’Associazione sorta per sensibilizzare sulla malattia e aiutare la ricerca. L’apertura è dedicata alla figlia del Pilota, che ha dovuto a soli 16 anni combattere contro questo tumore e che oggi è una testimonial e raccoglie fondi per la ricerca su questa malattia che colpisce anche tanti giovani e giovanissimi.

(Fabrizio Ripamonti)