Boeing: atterrata con successo la capsula Starliner

La prima missione del Boeing CST-100 Starliner si è conclusa oggi, diventando la prima capsula spaziale orbitale americana ad atterrare sul suolo americano piuttosto che in un oceano.

Lo spacecraft crew module è atterrato presso l’U.S. Army’s White Sands Missile Range alle 5:48 a.m. Mountain time, dopo aver trascorso poco più di due giorni in orbita e aver verificato una serie di flight test objectives. L’ultima volta che un veicolo spaziale è atterrato sulla storica White Sands Space Harbor runway è stato nel 1982, quando lo Space Shuttle Columbia è atterrato terminando la sua missione STS-3.

Poco dopo il suo lancio il 20 dicembre e la separazione dal suo booster rocket, lo Starliner ha sperimentato un’anomalia nel mission timing che lo ha portato a utilizzare troppo carburante per il raggiungimento della destinazione prevista, la International Space Station. I Flight controllers sono stati in grado di risolvere il problema e mettere lo Starliner in un’orbita più bassa e stabile. Il veicolo ha dimostrato i sistemi chiave e le capacità prima del ritorno sulla Terra.

“Il rapido recupero dello Starliner team e la capacità di raggiungere molti obiettivi della missione – tra cui safe deorbit, re-entry and landing – è una testimonianza per le persone di Boeing che hanno dedicato anni della propria vita a lavorare per il raggiungimento del commercial human spaceflight”, ha detto John Mulholland, vice president and program manager of Boeing’s Commercial Crew Program. “La loro professionalità e collaborazione con i nostri clienti della NASA in condizioni difficili ci ha permesso di sfruttare al meglio questa missione”.

L’atterraggio dello Starliner ha dimostrato la solidità dei suoi landing systems, compresi i suoi innovativi paracadute e airbag.

Anche se questo Starliner non trasportava persone, aveva un passeggero. Un anthropometric test device, chiamato “Rosie”, era al posto del comandante per l’intera missione. Era dotata di una dozzina di sensori che raccoglievano dati per aiutare a dimostrare che lo Starliner è sicuro per i futuri equipaggi umani.

Successivamente, questo crew module verrà restituito in Florida per il data retrieval, l’analisi e il refurbishment per le missioni future.

È il veicolo scelto per portare gli astronauti della NASA Sunita “Suni” Williams e Josh Cassada, insieme a due astronauti partner internazionali, nella prima missione operativa.

Parallelamente, il team Starliner di Boeing sta finalizzando il veicolo che porterà l’astronauta Boeing Chris Ferguson e gli astronauti NASA Mike Fincke e Nicole Mann durante il Crewed Flight Test.

(Ufficio Stampa Boeing)