Il 28 marzo 1923 nasceva la Regia Aeronautica: una ricorrenza vissuta quest’anno senza cerimonie ufficiali, operando senza sosta con le altre Forze Armate per l’emergenza Coronavirus. “Oggi, in un momento particolarmente difficile della nostra storia”, ha affermato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Alberto Rosso nel suo video messaggio pubblicato sulla pagina YouTube della Forza Armata, “il modo migliore per festeggiare il nostro 97° anniversario è semplicemente fare il nostro dovere con servizio e responsabilità. Servizio e responsabilità penso siano le due parole che devono contraddistinguere l’operato di tutti gli uomini e le donne della Forza Armata, ma anche i due valori che ciascun cittadino deve avere ben presenti per affrontare questo momento di difficoltà”.
Continua senza sosta l’impegno degli uomini e delle donne dell’Aeronautica per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
Sono tredici ad oggi le missioni di trasporto effettuate dai velivoli dell’Aeronautica Militare per trasferire in sicurezza pazienti da un ospedale all’altro, alleviando così la pressione sui centri di cura del nord Italia in questo momento maggiormente interessati dal problema.
Attivo 24 ore su 24, l’ hub temporaneo costituito presso la base aerea di Cervia, dove sono sempre pronti al decollo elicotteri HH-101 ed equipaggi del 15° Stormo, nonché team di medici ed infermieri della Forza Armata specializzati in trasporti in alto bio-contenimento.
Sono otto i trasporti effettuati fino ad oggi dai velivoli C-130J della 46ª Brigata Aerea per il trasporto di pazienti che da Bergamo sono stati trasferiti in altri ospedali, nello specifico sono stati cinque i voli sul territorio nazionale e tre quelli diretti in Germania (due a Lipsia ed uno a Dresda). In ognuno degli interventi effettuati, il velivolo, in stato di allerta sulla base di Pisa e attivato su richiesta del Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) della Protezione Civile, ha prelevato sull’aeroporto di Cervia il team di bio-contenimento e le speciali barelle di isolamento, per poi dirigersi verso l’aeroporto di Orio al Serio per l’imbarco dei pazienti.
Altri cinque trasporti di questo genere sono stati garantiti con gli elicotteri HH-101 del 15° Stormo, con il supporto anche di equipaggi del 9° Stormo di Grazzanise, sempre partendo dalla base di Cervia per intervenire in diversi luoghi del territorio nazionale.
L’instancabile lavoro degli uomini e delle donne dell’ATOC (Air Terminal Operation Center) di Pratica di Mare ha garantito il necessario supporto logistico ai 14 velivoli russi atterrati nei giorni scorsi sulla base aerea dell’Aeronautica Militare con a bordo medici specialisti militari, esperti di malattie infettive ed unità mobili per disinfettare automezzi e spazi pubblici.
L’Aeronautica Militare sta contribuendo con diverse capacità ed assetti al dispositivo messo in campo dal Ministero della Difesa per l’emergenza COVID-19. In primo piano l’impegno del Team di Bio-contenimento dell’Infermeria Principale di Pratica di Mare, composto da medici ed infermieri specializzati nel trasporto aereo di pazienti infettivi, una capacità di eccellenza e peculiare della Forza Armata in ambito internazionale e di fondamentale importanza in questo scenario di emergenza per trasferire rapidamente ed in totale sicurezza pazienti infettivi da un ospedale all’altro.
Gli aeromobili, normalmente utilizzati per diverse tipologie di missioni – dalla ricerca e soccorso fino al supporto alle operazioni speciali – diventano in questo frangente delle vere e proprie “ambulanze volanti”, in grado di trasportare pazienti in modalità di bio-contenimento attraverso speciali barelle isolate A.T.I. (Aircraft Transit Isolator), nonché assistere i pazienti con apparati di respirazione durante il volo.
L’Aeronautica Militare ha sviluppato diversi anni fa questa particolare capacità di trasporto, la prima sperimentazione in tal senso risale al 2005. In questo periodo, tuttavia, il numero di richieste di trasferimento di malati è elevatissimo e per questo motivo il Reparto Sperimentale di Volo (RSV), uno dei tre Reparti dipendenti dal Centro Sperimentale di Volo, è stato coinvolto per aumentare la capacità di trasporto dei pazienti in isolamento e del team medico di supporto.
Attraverso lo strumento della Certificazione Tecnico-Operativa (CTO), l’RSV ha avviato una serie di attività di studio, ricerca e sperimentazione finalizzate a produrre le evidenze necessarie ad ampliare la capacità di trasportare barelle di diverse tipologie sia su velivoli da trasporto per esigenze di lungo raggio, che elicotteri per voli che richiedono distanze più contenute.
Questa capacità tecnica unica, posseduta esclusivamente dall’Aeronautica Militare, ha consentito di potenziare considerevolmente le capacità di biocontenimento dei velivoli KC-767A, C-27J, C-130J e degli elicotteri HH-101A, HH-139A e HH-212. L’attività, portata a termine in tempi ridottissimi, è risultata particolarmente complessa perché ha interessato diverse linee di volo della Forza Armata e al contempo diverse tipologie di unità di bio-contenimento.
(Ufficio Stampa Aeronautica Militare)