Nel primo trimestre, Boeing Company ha registrato ricavi pari a $16,9 miliardi, una perdita GAAP per azione di ($1,11) e una perdita core per azione (non-GAAP) di ($1,70), che riflette principalmente l’impatto del COVID-19 e della messa a terra del 737 MAX. Boeing ha registrato un flusso di cassa operativo di ($4,3) miliardi.
“La pandemia del COVID-19 sta influenzando ogni aspetto della nostra attività, compresa la domanda delle compagnie aeree nostre clienti, la continuità della produzione e la stabilità della catena dei fornitori”, ha affermato David Calhoun, Presidente e CEO di Boeing. “Il nostro principale obiettivo è salvaguardare la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e delle comunità in cui operiamo, mentre mettiamo in atto azioni severe ma necessarie per affrontare questa crisi sanitaria senza precedenti e adattarci a un nuovo scenario di marcato”.
Vista la continua riduzione del traffico passeggeri delle compagnie aeree per via della pandemia, Boeing stima un impatto significativo sulla domanda di nuovi aerei commerciali e servizi, con i vettori che ritardano l’acquisto di nuovi velivoli, riducono il ritmo dei programmi di consegna e rinviano le operazioni di manutenzione. Per allineare il business alla nuova realtà di mercato, Boeing sta adottando diverse misure, tra cui una riduzione del tasso di produzione degli aerei commerciali. Inoltre la società ha annunciato dei cambiamenti nella leadership e una ristrutturazione a livello organizzativo, con l’obiettivo di snellire ruoli e responsabilità, e prevede di ridurre l’organico totale, attraverso un programma di licenziamento volontario e ulteriori azioni che riguardano il personale, qualora fosse necessario.
Boeing è intervenuta per gestire la liquidità a breve termine e ha infatti contratto un prestito; ha ridotto i costi operativi e la spesa discrezionale; ha esteso l’attuale blocco dell’attività di riacquisto di azioni e ha sospeso il pagamento dei dividendi fino a nuovo ordine; ha ridotto o differito le spese per le attività di ricerca e sviluppo e gli investimenti; ha eliminato i compensi annuali del CEO e del Chairman. L’accesso a ulteriore liquidità sarà fondamentale per Boeing e per il settore manifatturiero aerospaziale, al fine di intraprendere la fase di ripresa e la società sta esplorando attivamente tutte le opzioni a disposizione. Boeing ritiene di essere in grado di ottenere liquidità sufficiente per finanziare le proprie operazioni.
“Il COVID-19 sta aggiungendo una pressione senza precedenti alle nostre attività, ma noi siamo fiduciosi per il nostro futuro a lungo termine”, ha dichiarato Calhoun. “Continuiamo a sostenere i nostri clienti del settore della difesa nelle loro missioni per la sicurezza nazionale. Stiamo proseguendo le operazioni per rimettere in servizio in assoluta sicurezza il 737 MAX; sicurezza, qualità ed eccellenza operativa sono il fulcro di tutte le nostre attività giornaliere. Il settore del trasporto aereo è sempre stato resiliente, il nostro portafoglio di prodotti e tecnologie è ben posizionato, e siamo fiduciosi di riuscire a uscire da questa crisi, a prosperare nuovamente e a posizionarci come leader del nostro settore”.
I ricavi del primo trimestre di Commercial Airplanes sono stati pari a $6,2 miliardi, riflettendo le minori consegne principalmente legate alla messa a terra del 737 MAX e gli impatti della pandemia di COVID-19. Il margine operativo del primo trimestre è diminuito del (33,3)%, per via del calo delle consegne, di costi di produzione anomali per la sospensione temporanea della produzione dei 737 MAX pari a $797 milioni e di oneri dal valore di $336 milioni relativi ai costi di riparazione del 737 Next Generation frame fitting component (pickle fork), del calo dei margini del 787 principalmente a causa degli effetti della pandemia di COVID-19 e di $137 milioni di costi di produzione anomali legati alla sospensione temporanea delle operazioni dello stabilimento di Puget Sound in risposta alla diffusione del COVID-19.
Tenendo conto dell’impatto del COVID-19 sulla domanda, la produzione di velivoli 737 MAX riprenderà nel 2020 a un tasso più lento, quando le tempistiche e le condizioni per la ripresa della produzione saranno più chiare, per poi raggiungere gradualmente 31 unità al mese nel 2021, seguito da ulteriori incrementi graduali in linea con l’aumento della domanda proveniente dal mercato.
Considerando l’impatto del COVID-19 sulle operazioni e sulle prospettive della domanda, Commercial Airplanes ha apportato un aggiornamento alle stime del tasso di produzione, che continueranno ad essere costantemente valutate. Nel 2020 il tasso di produzione del 787 sarà ridotto da 14 unità al mese a 10 unità al mese per poi essere gradualmente ridotto a 7 unità al mese entro il 2022. Il tasso di produzione combinato 777/777X sarà verrà ridotto a 3 unità al mese nel 2021. Ad oggi, le stime relative al tasso di produzione del 767 e 747 restano invariate.
Commercial Airplanes ha consegnato 50 aerei nel corso del trimestre, inclusi 29 velivoli 787. Commercial Airplanes si è aggiudicata un ordine per 12 aerei 787 da All Nippon Airways e ha prodotto la millesima unità del modello 787 nello stabilimento Boeing South Carolina. Il portafoglio ordini di Commercial Airplanes comprendeva oltre 5.400 aerei per un valore di $352 miliardi.
I ricavi del primo trimestre di Defense, Space & Security sono scesi a $6 miliardi, trainati principalmente da oneri sul KC-46A Tanker. Il margine operativo del primo trimestre è sceso al (3,2%) a causa di un onere al lordo delle imposte di $827 milioni per il KC-46A Tanker, di cui 551 milioni rappresentano costi associati all’accordo firmato ad aprile con l’Air Force statunitense per sviluppare e integrare un nuovo Remote Vision System, mentre i costi rimanenti riflettono le inefficienze di produzione e le interruzioni delle attività dovute al COVID-19. Altri programmi sono stati influenzati negativamente dal COVID-19, fattore che ha ridotto ulteriormente il margine del trimestre. Nel primo trimestre, Defense, Space & Security si è aggiudicata un contratto per la produzione di 18 pattugliatori marittimi P-8A Poseidon, oltre a un contratto per la produzione di un prototipo SB>1 DEFIANT per il programma Future Long Range Assault Aircraft dell’esercito statunitense.
Nel primo trimestre, Global Services ha riportato ricavi pari a $4,6 miliardi, che riflette l’aumento del volume dei servizi in ambito pubblico, in gran parte compensato da un minore volume dei servizi commerciali per via del COVID-19. Il margine operativo del primo trimestre è salito al 15,3%, principalmente grazie alle performance favorevoli nel settore dei servizi pubblici.
Il presidente e CEO di Boeing, Dave Calhoun, ha inviato oggi una lettera ai dipendenti in merito alle realtà del mercato aerospaziale, in cui afferma, tra le altre cose: “La pandemia globale ha cambiato il modo di vivere e lavorare. Sta cambiando il nostro settore. Stiamo affrontando sfide assolutamente inaspettate. La pandemia sta inoltre producendo un duro colpo per la nostra attività, influenzando la domanda dei clienti delle compagnie aeree, la continuità della produzione e la stabilità della catena di approvvigionamento. La domanda di viaggi delle compagnie aeree commerciali è caduta, con volumi di passeggeri statunitensi in calo di oltre il 95% rispetto allo scorso anno. A livello globale, le entrate delle compagnie aeree commerciali dovrebbero scendere di $314 miliardi quest’anno. Di conseguenza, le compagnie aeree stanno ritardando gli acquisti di nuovi jet, frenando i programmi di consegna e rinviando l’elective maintenance. Stiamo inoltre assistendo a un impatto drammatico sul nostro commercial services business, poiché le flotte aeree a terra riducono la domanda per le nostre offerte”.
“Abbiamo lavorato duramente per mantenere la stabilità della nostra forza lavoro, evitando licenziamenti nonostante la messa a terra del 737 MAX. Ma queste nuove riduzioni dei nostri tassi di produzione e il continuo impatto di COVID-19 sulla nostra attività ci costringeranno a ridurre le dimensioni della nostra forza lavoro. Mi dispiace di dover consegnare queste notizie. Abbiamo iniziato ad agire per ridurre il nostro numero di dipendenti di circa il 10% attraverso una combinazione di licenziamenti volontari (VLO), turnover naturale e licenziamenti involontari, se necessario. Questo è il 10% in totale per l’impresa. Dovremo fare riduzioni ancora più profonde nelle aree più esposte alle condizioni dei nostri clienti commerciali – oltre il 15% nei nostri commercial airplanes and services business, nonché le nostre corporate functions. Allo stesso tempo, la stabilità costante delle nostre defense, space activities e servizi correlati ci aiuterà a limitare la profondità complessiva del taglio. E alla fine, poiché ci sono così tanti fattori imprevedibili per questa crisi, dovremo monitorare continuamente ciò che sta accadendo nei nostri mercati e faremo aggiustamenti ogni volta che sarà necessario per assicurarci di adeguare le dimensioni della nostra attività al cambiamento della domanda nel mercato”, afferma Calhoun.
(Ufficio Stampa Boeing)