Cinquant’anni fa, il 16 luglio 1970, nella sede della Camera di Commercio di Bergamo, veniva costituita la Società per l’Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio – SACBO. Un atto che concludeva un iter iniziato due anni prima quando si pensò di dare vita all’attività di aviazione civile sul preesistente aeroporto militare sorto nel 1939.
Il primo volo civile venne effettuato il 21 marzo 1972, con il decollo del DC9 Itavia diretto a Roma Ciampino sulla pista che allora misurava 1.800 metri e alla fine del decennio successivo sarebbe stata allungata progressivamente a 2.800 metri.
Il 1° marzo 1978, con lo scioglimento del Reparto Volo della Prima Regione Aerea dell’Aeronautica Militare Italiana, l’aeroporto diventava definitivamente civile con la sola presenza del distaccamento preposto all’assistenza al volo, a quel tempo ancora affidato all’Aeronautica Militare.
Nei primi anni il traffico passeggeri è stato molto contenuto, ma ha acquisito un importante valore strategico il movimento delle merci aeree, fin dal 1976 quando DHL decise di allestire il proprio gateway a Orio al Serio, seguita poi da UPS. L’attività dei corrieri espresso ha costituito nel corso dei decenni una specializzazione per l’aeroporto, rappresentandone una importante quota di mercato a livello nazionale e facendone il terzo scalo italiano dopo Fiumicino e Malpensa.
L’infrastruttura aeroportuale ha iniziato a prendere forma nella seconda metà degli anni ’80, con il primo blocco di interventi che permisero di disporre di un’aerostazione adeguata ad accogliere un numero crescente di passeggeri e di un piazzale aeromobili in grado di accrescerne la capacità operativa. Il 26 febbraio 1986 ebbe luogo l’inaugurazione della nuova aerostazione, annessa alla quale sorgeva la nuova torre di controllo.
Va sottolineato che SACBO ha conseguito utili di esercizio a partire dal 1988, il che ha permesso di varare un programma di opere in autofinanziamento. La prima, importante fase di interventi per il potenziamento di infrastrutture e servizi sono proseguiti fino al 1995. Nel frattempo, anche SEA ha fatto il suo ingresso nel capitale sociale di SACBO, inizialmente con una quota del 20%, poi salita negli anni a 49,98% per poi fissarsi nel febbraio 2009 all’attuale 30,98%.
Nell’ottobre 1998 furono sufficienti 48 ore di chiusura per consentire il prolungamento della pista da 2.850 a 3.022 metri. Un intervento realizzato nell’ambito di un programma di investimenti triennale da 150 miliardi di lire, 90 dei quali a carico di SACBO e comprendente l’ampliamento dell’aerostazione con installazione di due finger e adeguamento di piazzali e parcheggi.
Nel 1999 l’aeroporto di Orio al Serio superava per la prima volta la quota annua di un milione di passeggeri. La svolta nel traffico passeggeri porta la data del 14 febbraio 2002, giorno di San Valentino scelto da Ryanair per inaugurare le operazioni sull’Aeroporto di Orio al Serio, con un volo da Francoforte Hahn a bordo del quale si è celebrato un matrimonio. Nel 2003, anno in cui Ryanair ha aperto la sua base operativa, il movimento passeggeri è passato da 1,2 a 2,7 milioni avviando una crescita senza soluzione di continuità fino a sfiorare i 14 milioni a fine 2019.
Sotto la presidenza di Ilario Testa maturano nel 2002 la concessione quarantennale da parte di ENAC e nel 2004 l’approvazione del Piano di Sviluppo Aeroportuale fino al 2015. Due tappe fondamentali per il varo delle strategie che accompagneranno la crescita dello scalo.
Prima della conclusione del suo ultimo mandato, Testa tenne a battesimo la nuova, imponente e moderna torre di controllo di ENAV.
Nel triennio 2008-2011 viene inaugurato il nuovo terminal partenze, che tra fine 2009 e inizio primavera 2010 segna una svolta ulteriore in termini di capacità e spazi a disposizione dei passeggeri.
Nei due mandati successivi, dal 2011 al 2017 viene realizzato l’importante intervento di rifacimento della pista e delle infrastrutture di volo, con una metodologia innovativa che limita la chiusura delle operazioni a soli 20 giorni nella primavera 2014. L’anno successivo un altro importante tassello nel piano di adeguamento infrastrutturale, con l’ampliamento del terminal voli Schengen e dell’area arrivi.
Nel contempo, si avvia l’iter per la realizzazione del collegamento con il treno e si gettano le basi per il Piano di Sviluppo Aeroportuale al 2030. Obiettivi perseguiti in chiave di continuità sotto la presidenza di Roberto Bruni (2017-2019), quando si completa l’intervento di adeguamento del piazzale aeromobili a nord del sedime aeroportuale e si avvia il cantiere per la realizzazione della nuova area destinata ai voli extra-Schengen, oggi pronta nonostante le problematiche connesse al lockdown seguìto alla pandemia di Covid-19.
L’Aeroporto continua a crescere in termini infrastrutturali e, dopo l’arrivo alla presidenza di Giovanni Sanga, si è aperto il cantiere che permetterà entro il 2021 di espandere l’aerostazione sul lato ovest, potenziando la capacità al servizio dei voli Schengen e predisponendo il collegamento diretto con la futura stazione capolinea della linea ferroviaria.
Nel suo mezzo secolo di storia, SACBO – Società di gestione dell’Aeroporto di Bergamo Orio al Serio ha contato complessivamente 1.044 dipendenti. Figure che hanno assolto mansioni a vari livelli, da quelli dirigenziali agli operativi e amministrativi, molti dei quali hanno iniziato e concluso l’intera esperienza lavorativa della loro vita nell’organizzazione aziendale aeroportuale.
Ognuno di essi ha contribuito allo sviluppo e alle fortune dell’aeroporto, apportando le competenze che hanno permesso di raggiungere elevati e riconosciuti livelli di qualità e ottenere crescente apprezzamento da utilizzatori e operatori.
Attualmente il gruppo SACBO, che comprende la capogruppo SACBO e la società di handling controllata al 100% BIS (BGY International Services), annovera 518 dipendenti (234 SACBO e 284 BIS).
Per le motivazioni sopra descritte, SACBO ha deciso di omaggiare tutti coloro i quali hanno prestato la propria opera alle dipendenze dell’azienda e al servizio dell’aeroporto, racchiudendoli idealmente nella citazione “L’AEROPORTO DEI MILLE”.
La nuova area extra-Schengen dell’Aeroporto di Milano Bergamo
La nuova area extra-Schengen è frutto dell’intervento portato a termine sul lato est dell’aerostazione per la realizzazione del cosiddetto Lotto 4A, i cui lavori sono iniziati il 21 gennaio 2019 e si sono conclusi a giugno 2020.
L’opera, aggiudicata per l’importo di 14,4 milioni, rientra nel programma di interventi, interamente finanziati da SACBO per un importo di circa 40 milioni, che si estendono al lato ovest dell’aerostazione e, entro il 2021, faranno aumentare la superficie totale a 70mila mq, predisponendo il raccordo del terminal a ovest con il capolinea del futuro collegamento ferroviario.
Nel nuovo corpo di fabbrica, realizzato nell’ala est in continuità al terminal passeggeri, è stato trasferito il traffico extra-Schengen, con arrivi posti al piano terra e partenze al piano superiore, creando un percorso dedicato ai passeggeri in transito. L’intervento ha permesso di riqualificare gli spazi disponibili e aggiungere due nuovi pontili serviti anche da ascensore, con contestuale aumento da 5 a 10 dei gate di imbarco.
Contestualmente, al piano terra sono stati predisposti agli spazi destinati a ospitare il blocco BHS, il sistema per il controllo dei bagagli che successivamente sarà ampliato e adeguato alla normativa Standard 3, con installazione di macchine radiogene di ultima generazione.
La realizzazione del Lotto 4A, comprendente la nuova area extra-Schengen, le cui volumetrie sono state previste nel vigente piano di sviluppo aeroportuale e riportate nel PSA 2030 (approvato in linea tecnica da ENAC), rientra nel programma di investimenti finanziati interamente da SACBO per un importo complessivo di 450 milioni, il cui prossimo capitolo è rappresentato dai lavori in corso nell’ala ovest dell’aerostazione, relativi al programma di ampliamento dell’area Schengen che si ricollega all’infrastruttura ferroviaria in divenire con la creazione della stazione capolinea dei treni.
(Ufficio Stampa SACBO)